Art 30: proroga farsa al 31 dicembre

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Schermata 2009-12-16 a 17.46.49Vi ricordate la copertina di Cuore dell’8 aprile 1991?

Occhiello

Crisi di governo. Dopo un giro di consultazioni, la nostra serena analisi

Titolo

Hanno la faccia come il …. (i puntini sono miei)

E’ il primo pensiero che mi è venuto in mente e dato che credo che va bene essere professionisti, va bene che siamo in pubblico, va bene che un pò di forma è necessaria perché la forma è anche la sostanza, ma qui si esagera!

L’Agenzia delle Entrate ha percentuali di adesione al Modello EAS     R I D I C O L E e si sono pensati – i geni – “teniamo aperto fino al 31 dicembre!” Ci sono o ci fanno?

Se poi penso che il “la” è stato dato in qualche modo anche da una dichiarazione del Portavoce del Forum del Terzo Settore (Olivero) sul Sole 24 Ore che diceva (pag 33 del 11.12.09) “Qualche settimana in più non danneggerebbe lo spirito della norma ma aiuterebbe la crescita della legalità” …

In certi casi, quando non si sa di cosa si sta parlando, meglio stare zitti!

Al Forum forse non sapevano che dire qualche settimana poteva spingere l’Agenzia a fare ciò che non doveva fare (e che naturalmente ha fatto), ovvero una proroga assolutamente inutile perché nei 15 giorni quasi tutti festivi CHI si interessa di cose amministrative di un’associazione?

Se io sono un Presidente di un’associazione e non mi sono accorto di nulla in tutto questo tempo, non è che – preso a cornate dalle renne – mi sospingo verso un intermediario abilitato a scrivere scientemente le 38 dichiarazioni!

Proposta: regaliamo al Forum del Terzo Settore un calendario con evidenziate le date festive e i periodi festivi

Qui lo spensierato Comunicato Stampa dell’Agenzia delle Entrate che recita (non vi deprimete)

COMUNICATO STAMPA

Modello Eas, più tempo per l’invio

Per inviare il modello Eas c’è tempo fino a fine anno. L’Agenzia delle Entrate, in considerazione dell’ampia platea di soggetti interessati all’adempimento, in larga parte composta da piccole associazioni, ha deciso di concedere quindici giorni in più per la compilazione e trasmissione telematica del modello, accogliendo la richiesta avanzata dal Forum del Terzo settore. L’Amministrazione ricorda che tutti i suoi uffici locali sono a disposizione per offrire assistenza nella compilazione e per l’invio.

Roma, 16 dicembre 2009

Carlo Mazzini

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10 commenti

  1. Questo dimostra ancora una volta che quello che manca di più in chi gestisce questo adempimento (oltre alla competenza, il rispetto, l’intelligenza,…di cui si è sentita molto la mancanza in questo caso)…. e’ il BUON SENSO. .
    La beffa più grande poi sta nella frase finale del comunicato stampa “L’Amministrazione ricorda che tutti i suoi uffici locali sono a disposizione per offrire assistenza nella compilazione e per l’invio.” basta provare ad entrare in un ufficio dell’ AE e provare a chiedere…..’Scusi mi spiega come compilare il MOD EAS?’ …. lacrime e sangue !!!

    • Sottoscrivo totalmente. E rincaro: associazioni ad oggi inadempienti, andate presso gli uffici locali delle Entrate e fatevi aiutare!
      Ad oggi i racconti pervenutici sono sconfortanti. Ma siamo ottimisti, in fondo è quasi Natale.

      Carlo Mazzini

  2. Incredibile ma, come al solito, vero.
    E noi (pochi) commercialisti che si occupano di enti no profit e che si sono sbattuti fino all’ultimo per spiegare (anche a colleghi che non ne capiscono nulla) l’importanza del mod. EAS e le conseguenze devastanti per gli enti che non avrebbero aderito? Visto? Eravamo tutti su “scherzi a parte”?? E chi mi dice che di proroga non ce ne sarà un’altra? Magari, come ho sentito, fino al 28 di febbraio. E così di proroga in proroga si consolida il rapporto e aumenta la fiducia nella serietà della Amministrazione.

  3. Buongiorno,
    avrei un quesito che non si ricollega all’argomento modello EAS, sul quale concordo pienamente per quanto riguarda la farsa della proroga al 31 dicembre.
    Un’Associazione Sportiva Dilettantistica, anche in conseguenza dell’adempimento EAS, ha modificato il proprio statuto per adeguarsi pienamente alle norme dell’art.148 del Tuir.
    In sede di registrazione dello statuto,il funzionario dell’Agenzia Entrate ha affermato che la registrazione non era soggetta ad imposta di bollo in quanto l’associazione è iscritta al registro Coni.
    Ora, io sono del parere che l’esenzione da imposta di bollo,
    in base al comma 6 dell’art.90 della legge 289 del 2002 – numero 27-bis, spetti solamente alle Federazioni Sportive e agli enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni, ma non alle associazioni sportive dilettantistiche.
    Sbaglio io o l’Agenzia Entrate?
    L’atto é stato comunque registrato e, secondo me, la registrazione é comunque valida.
    Vorrei chiarire questo dubbio anche in relazione ad altri documenti potenzialmente soggetti ad imposta di bollo.
    Ad esempio i rimborsi forfettari ad atleti e/o allenatori, a mio parere, sono soggetti ad imposta di bollo.
    La ringrazio della risposta e Le rinnovo i miei complimenti per il lavoro che sta svolgendo.
    Buon Natale

  4. Anch’io concordo con la sua interpretazione, e ciò che più rileva è che concorda anche l’Agenzia delle Entrate la quale con Circolare 21 del 2003, al punto 9.2 affermava (parlando dell’esenzione dall’imposta di bollo) “Detta esenzione non trova applicazione nei confronti delle società e associazioni sportive dilettantistiche, in quanto non menzionate dalla norma.”
    Più chiaro di così!
    Il bollo deve essere applicato anche sulle ricevute dei compensi (sempre che non siano soggetti ad IVA).
    Carlo Mazzini

  5. Gentile QUINOPROFIT,
    sottopongo a voi un quesito che tocca da vicino una nutrita schiera di associazioni che operano nel campo degli eventi culturali. La formulazione è un po’ lunga ma per scelta la ripropongo integralmente così come l’ho inoltrata all’Agenzia Entrate (saltando il cappello iniziale). Ovviamente non ho ricevuto alcuna risposta…
    Grazie per quasiasi contribut.
    Alessio – FNAS

    OGGETTO: Obbligo di presentazione del modello EAS per gli enti associativi / perdita della qualifica di ente non commerciale.

    […]
    Il chiarimento che vorremmo avere è in relazione all’obbligo di presentazione del modello per le associazioni che non usufruiscono del regime agevolativo di cui all’Art. 148 del TUIR, ovvero associazioni che non prevedono alcuna quota sociale (art. 1), che non svolgono attività rivolta ai loro associati o a tesserati di associazioni nazionali delle quali fanno parte (art. 3).

    L’articolo 30 del D.L. 185, al comma 1 istituendo il nuovo adempimento, sembra introdurre un requisito oggettivo efficace esclusivamente negli effetti della decommercializzazione di cui all’Art. 148 del TUIR. La circolare 45/E del 29 ottobre 2009 sembra confermare che “la comunicazione dei dati e notizie rilevanti ai fini fiscali, prevista dall’articolo 30 del DL n. 185 del 2008, costituisce un onere che grava, in via generale, su tutti gli enti privati non commerciali di tipo associativo che si avvalgono del regime tributario previsto dall’articolo 148 del TUIR e dall’articolo 4, quarto comma, secondo periodo, e sesto comma, del DPR 26 ottobre 1972, n. 633.”

    Ciò nonostante molti autorevoli organi di stampa (tra i quali “Il Sole 24 Ore”) nonché moltissimi prefessionisti, sostengono che gli enti associativi i quali mancassero di presentare il modello EAS entro i termini (“Ilsole24ore.com” del 16.12.09) “..perderebbero la qualifica di ente non commerciale”.

    Dall’Art. 149 del TUIR risulta non equivoco come tale perdita di qualifica dipenda da una analisi soggettiva di diversi indici di commericalità, e come solo un’attenta valutazione di questi può permettere di identificare la natura dell’ente.

    Appare altrettanto indubbio che gli enti non commerciali possano dimostrare la loro identità anche attraverso altre attività di natura non-commerciale che non sono contemplate nell’articolo 148 del TUIR. E’ il caso di molte associazioni che operano nel campo dello spettacolo di strada, che non hanno attività economiche rivolte ai soci, che sostengono un bilancio di spesa nel quale hanno prevalenza le uscite istituzionali, che sono caratterizzate da una prevalenza di entrate per attività svolte sempre in attuazione dei fini statutari, e a favore delle quali ricevono contributi pubblici (art. 143 TUIR comma 3, lettera b) e/o svolgono prestazioni di servizi non rientranti nell’art. 2195 c.c. per le quali i corrispettivi incassati non superano i costi di diretta imputazione (art. 143 TUIR comma 1).

    A questo proposito si ritiene che dette associazioni non siano gravate dall’obbligo di presentazione del modello EAS né sia per questo in dubbio la loro natura di enti non commerciali.

    Rispetto a questa interpretazione sarebbe per noi prezioso ogni possibile e sollecito rilievo

  6. Carlo Mazzini on

    A mio avviso la vostra interpretazione è corretta.
    In merito agli articoli sul Sole 24H, io ho spesso commentato l’articolo 30 citando la perdita di qualifica ENC solo per chi è obbligato all’EAS, cioè le associazioni che ricevono quote sociali e/o corrispettivi da soci.
    In merito alla qualificazione delle vs attività, le conoscete meglio di me (che non la conosco), e pertanto me ne sto della vs spiegazione.

    Cordiali saluti

    Carlo Mazzini

  7. Grazie per la risposta, ricevo finalmente anche una conferma (ufficiosa?) dell’interpretazione da noi sostenuta, da parte della Agenzia Entrate, che riporto per quanto possa essere utile ad altri. Chiaramente invito quanti leggono a verificare le rispettive casistiche prima di decidere di astenersi dall’invio del modello.
    alessio – FNAS

    *******************************************
    AGENZIA ENTRATE
    Direzione Regionale del Veneto
    Settore Controlli, Contenzioso e Riscossione
    Ufficio Accertamento

    Solo gli enti non commerciali associativi di natura privata, esclusi quelli esonerati per espressa previsione dell’art. 30 del D.L. 185/2008, che si avvalgono delle disposizioni agevolative dell’art. 148 del TUIR e dell’art. 4, quarto comma, secondo periodo, e sesto comma, del DPR 633/72, sono tenuti alla compilazione del modello EAS.
    Pertanto, se le Associazioni di cui la Federazione Nazionale Arte e Strada svolge un ruolo di rappresentanza, non si avvalgono delle agevolazioni previste dall’art. 148 del TUIR, comma 1 e 3, non sono tenute alla compilazione e all’ invio telematico del Modello EAS.

    Cordiali Saluti

    Dre Veneto
    Ufficio Accertamento
    *******************************************

  8. per un associazione da sempre iscritta al cinque per mille che però nel 2010 non ha ripresentato la domanda on line , MA LHA PRESENTATA FUORI TERMINE come è possibile rientrare?
    grazie?

    • Ad oggi non è possibile rientrare; può sperare in una proroga dei termini di iscrizione telematica, ma dovrebbe aver provveduto all’iscrizione anche fuori tempo massimo (con ricezione di ricevuta di AdE che dice iscrizione non valida).

      Nel caso, la proroga dovrà essere contenuta in una legge, pertanto non è la cosa più semplice da “promuovere”.
      CM

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