5 per mille 2010: ecco la proposta di Tremonti (Agg.to Bocciata! ecco le ragioni)

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Schermata 2009-12-01 a 17.01.15Con un pò di ricerca, alla fine si riesce a trovare tanto, se non tutto.

E così è anche per il 5 per mille 2010 che finalmente entra in discussione alla Commissione referente della Camera (V Commissione – Bilancio, tesoro e programmazione) con una proposta del Governo; non più una delle tante proposte di maggioranza o d’opposizione (ne abbiamo viste a iosa, tutte affondate dai voti, alcune sprofondate nel ridicolo).

E’ proprio il Governo che parla, ma – per capirlo – bisogna tradurlo.

Prima questione: c’è lo Scudo Fiscale, la piccola manna (per le finanze pubbliche) di questo fine anno. I soldi o parte di questi servono a finanziare misure che diversamente il Governo non sarebbe riuscito a finanziare; tra esse anche il 5 per mille 2010.

Seconda questione: come inseriscono il 5 per mille? Ci sarà un emendamento che inizierà dicendo … “Per l’anno finanziario ecc una quota paria al cinque per mille …”? No. Allacciatevi le cinture. Il Governo aggiunge un elenco e modifica l’art 3 comma 7 del ddl, dicendo in definitiva:

1. abbiamo nuova linfa grazie allo Scudo Fiscale

2. questa linfa prima entra nelle casse dello Stato che poi la riassegna con uno o più decreti del Ministro dell’economia e delle finanze (leggasi: io, Tremonti, decido come disegnare il 5 per mille – e le altre misure)

3. i decreti del Ministro vanno sì al Parlamento, presso le Commissioni competenti, ma comunque 30 giorni dopo la trasmissione possono essere adottati.

Pertanto, il perno della questione non è più fare pressione su di un politico o l’altro, ma direttamente sul Ministro dell’Economia.

Il quale potrà evitarci le brutture degli scorsi anni (DPCM usciti con già chiusi i giochi e scritti malissimo) ma dovrà anche dirci chi saranno i soggetti ammessi; varrà la legge dello scorso anno oppure farà uscire – appunto – un nuovo decreto con modifiche anche nell’ambito dei beneficiari?

Staremo a vedere. Qui di seguito il testo dell’emendamento proposto dal Governo con le modifiche in rosso

Carlo Mazzini

ATTENZIONE: Aggiornamento (sera 1.12)

Emendamento Bocciato dalla Commissione.  Il Dirigismo di Tremonti non è proprio piaciuto!

AGGIORNAMENTO 2.12 (mattina)

Si riporta qui di seguito la motivazione della bocciatura, che forse è da considerarsi quasi una “rimandatura”

Dice il Presidente GIORGETTI

“Relativamente all’emendamento 3.125, osserva che la proposta, nella sua attuale formulazione, prevede che le maggiori entrate, per l’anno 2010, derivanti dal differimento del versamento di acconti d’imposta di cui al decreto-legge n. 168 del 2009 siano iscritte nel Fondo grandi eventi previsto dall’articolo 7-quinquies del decreto-legge n. 5 del 2009 per essere destinate a finalità esplicitamente indicate in allegato alla legge finanziaria. Precisa che alla ripartizione delle risorse si provvederà con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri da trasmettere al Parlamento per l’espressione del parere da parte delle Commissioni competenti per i profili finanziari. Ritiene la procedura di ripartizione delle risorse prevista dalla proposta emendativa non pienamente conforme alla vigente disciplina contabile, in quanto la proposta emendativa rinvia ad una norma di rango secondario il finanziamento di interventi per la gran parte dei quali sono previste, a legislazione vigente, esplicite autorizzazioni di spesa, senza tra l’altro indicare espressamente il quantum di risorse da destinare agli stessi e non rendendo, quindi, possibile la verifica della congruità delle stesse rispetto agli interventi previsti. Rileva in particolare, che, per il rifinanziamento di alcune delle finalità previste dall’allegato, per le quali sono già previste a legislazione vigente esplicite autorizzazioni di spesa, quali ad esempio, il Fondo missioni internazionali di pace, la gratuità dei libri di testo, il Fondo per il finanziamento delle università, appare opportuno integrare l’allegato indicando esplicitamente le relative autorizzazioni spesa. Qualora queste non possano essere individuate, potrebbe prevedersi il rifinanziamento di specifiche voci programmatiche da inserire nelle Tabelle A e B allegate alla legge finanziaria. Avverte quindi che l’emendamento potrebbe ritenersi ammissibile solo qualora venisse impostato in modo da fornire indicazioni in ordine alle risorse destinate ai diversi interventi e da specificare esplicitamente per ogni intervento le relative autorizzazioni legislative di spesa e, comunque, definendo procedure rispettose delle prerogative costituzionali del Parlamento in materia di bilancio.”

Capito Tremonti? Dicono: ci hai provato, non ti è riuscita sia per ragioni tecniche (dicci quanto assegni ad ogni voce) sia perché hai cercato di superarci a destra. E non si fa.

EMENDAMENTO DEL GOVERNO (art 3, c 7)

7. Le risorse come integrate dal decreto-legge 23 novembre 2009, n. 168 affluite alla contabilità speciale istituita ai sensi del comma 8 dell’articolo 13-bis del decreto-legge 1o luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102, sono versate all’entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnate, con uno o più decreti del Ministro dell’economia e delle finanze, al fondo di cui all’articolo 7-quinquies, comma 1, del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33 , per essere destinate alle finalità di cui all’elenco 1 allegato alla presente legge. Gli schemi di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, corredati da relazione tecnica ai sensi della normativa vigente verificata anche in ordine all’assenza di effetti negativi sui saldi di finanza pubblica, sono trasmessi al Parlamento per l’espressione del parere delle Commissioni competenti per i profili di carattere finanziario. Decorsi trenta giorni dalla trasmissione della richiesta, i decreti possono essere comunque adottati. Il Governo, ove non intenda conformarsi alle condizioni formulate con riferimento ai profili finanziari, ritrasmette alle Camere gli schemi di decreto corredati dei necessari elementi integrativi di informazione, per i pareri definitivi delle Commissioni competenti per i profili di carattere finanziario, che devono essere espressi entro dieci giorni.

ELENCO 1 
(articolo 3, comma 7)

INTERVENTO
Sostegno al settore dell’autotrasporto, anche attraverso la proroga di istituti vigenti
Prosecuzione della partecipazione italiana alle missioni internazionali di pace
Adempimento degli impegni dello Stato italiano derivanti dalla partecipazione a banche e fondi internazionali
Proroga della devoluzione della quota del 5 per mille IRPEF, anche attraverso il rifinanziamento dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 3, comma 8, della legge 24 dicembre 2007, n. 244
Garanzia dell’equilibrio di bilancio per gli enti locali danneggiati dagli eventi del 6 aprile 2009 per sospensione riscossione entrate proprie
Adempimenti comunitari per enti locali
Interventi per assicurare la gratuità parziale dei libri di testo scolastici
Interventi vari in agricoltura
Proroga delle attività di cui all’articolo 78, comma 31, della legge 23 dicembre 2000, n. 388
Incremento della dotazione finanziaria del fondo per il finanziamento delle università
Sostegno alle scuole non statali
Stipula di convenzioni con i comuni interessati per l’attuazione di misure di politiche attive del lavoro finalizzate alla stabilizzazione occupazionale dei lavoratori impiegati in attività socialmente utili
Esigenze funzionali del settore della giustizia
Sostegno per categorie socialmente svantaggiate
Ratifiche internazionali
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