Bilanci: entra in campo l’Agenzia per le Onlus, latitano le organizzazioni di rappresentanza del non profit

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Non sarà una riforma legislativa, ma di certo – se andrà in porto – l’iniziativa annunciata ieri (qui il comunicato stampa) dall’Agenzia per le Onlus darà un notevole impulso alla credibilità del non profit.
La questione è facile da spiegare: noi diamo soldi e risorse al non profit, gli enti utilizzano queste risorse … ma non esiste una codifica “ufficiale” per rendicontare le loro attività (dal punto di vista economico, finanziario, patrimoniale, sociale).
In realtà, i riferimenti di legge ci sono, ma essi sono vaghi e imprecisi (cfr. artt 20 e 20-bis DPR 600/73); molto più precisi e utili sono i testi prodotti negli anni dal Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti (commissione Aziende Non Profit), che trovate qui.
L’Agenzia per le Onlus ha assunto questo compito – peraltro previsto di fatto dalla legge – istituendo una Commissione ad hoc.
Incrociamo le dita, in quanto anche in passato abbiamo assistito a istituzioni di Commissioni ad hoc nell’AdO le quali (almeno alcune di esse) sono arrivate troppo faticosamente ad un finale non sempre, a mio avvviso, glorioso.
Che fine ha fatto, in termini di risultati, il binomio Libro Bianco e Libro Verde (di cui uno disponibile solo in vendita! horribile dictu!) che ha visto al lavoro (nella scorsa Agenzia) tanti illustri soggetti?
La risposta è che la maggior parte di coloro che leggono questo articolo non sapevano neppure che esistessero i libri banco-verdi o verdi-bianchi sul non profit.

Ma siamo pieni di fiducia, in quanto
a. la presente Agenzia si sta muovendo molto e bene, e ha prodotto in quasi un anno molto più di quanto avesse fatto in 5 anni la scorsa tornata;
b. a presiedere la Commissione sui Bilanci è stato chiamato il prof Propersi (Componente dell’Agenzia) di nota e chiara fama in quanto a “sapere” sullo specifico del non profit;

Inoltre fa ben sperare anche la compagnia di esperti che è stata “riunita” per concertare regole, prassi e format contabili / bilancistici.
Ci sono rapppresentanti dell’Associazione che riunisce le Società di Revisione, dei Dottori Commercialisti, Professori di diverse Università, l’Associazione Bancaria Italiana …

Cosa dite? Manca il non profit? Certo, la mancanza di “amministratori” di enti non profit tra le personalità che compongono la Commissione è a mio avviso grave. Diranno che verranno invitati per audizioni, e mi sembra il minimo. Ma non avrei visto male una presenza “istituzionalizzata” e qualificata di questi soggetti.

Non mi sorprende, invece, l’assenza – se non ho letto male – di associazioni “di categoria” del non profit … da tempo hanno perso (se mai l’hanno imboccata) la strada della conoscenza tecnica delle cose del non profit. Mentre si danno tanto da fare nelle questioni (sacrosante, per carità) politiche.

Carlo Mazzini

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