Imbolsiti da pranzi e cene esagerate, con incubi notturni di tacchini over-size (a casa mia uno di almeno 7 kg ci ha “seguito” anche in montagna), riprendiamo la lettura di ciò che succede dalle parti delle normative non profit.
3 temi
1. la Finanziaria 2008. Del 5 per mille 2008 sappiamo tutto – qui il testo già annunciato in queste pagine – e incrociamo le dita su
– quando uscirà il decreto di attuazione del 5 per mille 2008, recante le modalità di iscrizione,
– quando (e come) saranno disponibili le somme del 5 per mille 2006
– quando ci saranno comunicati i risultati definitivi del 5 per mille 2007
Un commento dettagliato sulla finanziaria è reperibile sul sito del Sole 24 Ore.
Un altro, più mirato sul non profit, lo trovate nel sito del Ciessevi (Centro di Servizio per il Volontariato).
2. A dicembre è uscita una “strana” norma di attuazione di una ancora più strana norma contenuta nella precedente finanziaria. Parla di come ottenere una defiscalizzazione (IRES, equiparazione a stato e enti locali territoriali) per le associazioni che operano per la realizzazione o che partecipano a manifestazioni di particolare interesse storico, artistico e culturale, legate agli usi e alle tradizioni delle comunità locali. Nel sito dell’Agenzia delle Entrate trovate tutto, tranne un perché. Sarà nostra cura cercarlo e informarvi.
3. Sempre a dicembre è uscita una norma di particolare interesse per chi si interessa di “Responsabilità Amministrativa degli Enti” (D Lgs 231/01) da non confondersi con la meno incidente Responsabilità Sociale d’Impresa.
Bene; il nuovo D Lgs 231/07 (quasi omonimo del sopra richiamato) tratta del tema antiriciclaggio, lotta al terrorismo ed amenità del genere, temi complessi e solo in minima parte (si spera) coinvolgenti il non profit. Detto Decreto (che è entrato in vigore il 29 dicembre 2007) introduce (art 63, c 3) proprio una nuova “famiglia di reati” afferenti la ricettazione, il riciclaggio e l’impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, alla già nutrita schiera di reati previsti dalla 231/01.
E’ necessario quindi rimettere mano – per chi lo avesse predisposto – al cd Modello organizzativo ex 231 per aggiornarlo oltre ad aggiungere nuovi compiti all’Organismo di Vigilanza (cfr. art 52, D Lgs 231/07).
Cordiali saluti
Carlo Mazzini
