Oltre la topica: il vero lavoro delle Direzioni Regionali delle Entrate

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Ieri vi abbiamo informato in relazione all’errore della DRE della Lombardia che ha scambiato per truffa un’attività – se volete “originale” – del Ministero del Lavoro, cioè la richiesta di conferma a voce o via email del codice IBAN al fine di effettuare una prima “mandata” di erogazioni. Peraltro la DRE Lombardia è la stessa che meritatamente ha messo online una bella miniguida sulle truffe cd phishing, quelle bancarie online.

Appurato che di errore si è trattato, è bene non tacere del lavoro che le DRE istituzionalmente effettuano nel campo delle onlus e non profit.
Perché seppur lontani da definire quale è e cosa è la verità, almeno concedeteci il lusso di andare alla ricerca della realtà, del cui senso spesso ci sentiamo defraudati, come cittadini, come contribuenti.

Accenniamo ora solo al lavoro che – chi bene, chi meno bene – viene svolto per legge e decreto (ad es DM 266/03) dagli uffici preposti.

Facciamo alcuni esempi, per i quali – vi prego di credermi – non intendiamo stilare una classifica di virtuosi e meno virtuosi, ma di buone idee e di … leggerezza.

E’ una buona idea, anzi buonissima, mettere online l’Anagrafe delle Onlus, e ciò succede in Puglia.
E mi piace una frase della pagina; lì dove si afferma (quanto è vero!!!) “I dati inseriti sono pubblicati nell’interesse pubblico generale”

E’ un’idea delle peggiori lasciare online la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (quella del 5 per mille, quella del 30 giugno) ahimé riferita alle edizioni precedenti: lo dicemmo qualche tempo fa per la Lombardia che nel frattempo l’ha tolta (qualcuno laggiù ci legge). Il Veneto fa un pà di confusione, parlando genericamente di 5 per mille qui (ma era quello del secondo anno) nonostante una home page che parla diffusamente e correttamente di 5 per mille 2008.

E’ virtuoso fare accordi con i Centri di Servizio per il volontariato come ha fatto la DRE dell’Abruzzo, anche se avrei evitato di parlare nel comunicato stampa di “società no-profit”. Il servizio comunque c’è, ed è quello che conta.

La DRE della Calabria, come peraltro molte altre Direzioni, ad esempio quella campana, promuove attività a favore di persone con disabilità, per offrire “un ventaglio di possibilità da utilizzare in modo flessibile e commisurato al grado di difficoltà dei singoli soggetti.” La DRE dell’Emilia Romagna ha compilato persino una guida per le persone diversamente abili.

La DRE del Lazio dà informazioni generali sulle Onlus, utili comunque a farsi una prima idea, così come la vicina Toscana.

Per gli uffici della Liguria, lo ammetto, sono poco obiettivo. Comunque è veramente utile la loro pagina con una guida sulle Onlus e alcuni dati sul primo 5 per mille. Eccola.

Qualche informazione in più sugli esiti regionali del 5 per mille la danno anche la DRE del Piemonte e la Sardegna.

Chissà quante belle iniziative e quanti errori sono presenti nei siti delle singole DRE.
Se credete, segnalatecele.
In questo modo, assolveremo un compito di cittadinanza attiva che fa bene tanto a noi (o alle onlus ecc) quanto alle DRE stesse.

Carlo Mazzini

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