Il Governo taglia anche le deduzioni della “+ dai, – versi”

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Donatori e beneficiari legati da un identico destino; la manovra di stabilità colpisce entrambi, soprattutto a seguito dell’introduzione della franchigia di 250 euro per oneri deducibili e detraibili che, come temono organizzazioni e fundraiser, limita e limiterà in futuro la propensione a donare dei contribuenti.

Mentre il ddl sta per essere presentato ai due rami del parlamento, si delineano le conseguenze pratiche delle misure contenute nel ddl Stabilità per enti non profit e contribuenti, e queste appaiono persino più pesanti di quanto si immaginava fino a pochi giorni fa.

Nella seconda stesura del testo, infatti, è comparsa una disposizione aggiuntiva – assente nella prima versione – che afferma (art 12, c 6) che le franchigie trovano applicazione anche con riferimento agli oneri e alle spese la cui deducibilità dal reddito complessivo dall’imposta lorda è riconducibile agli articoli 10 e 15 del TUIR.

Se, parlando di Onlus, fino alla prima stesura del ddl si riteneva applicabile la franchigia alle sole detrazioni previste già originariamente fin dal 1997 (data del decreto legislativo che introdusse la nuova tipologia di ente), con l’ultima versione il taglio al risparmio fiscale sulle donazioni è verosimile che sia esteso anche alla cd “+ dai, – versi”, (art 14, DL 35/05), quello che consente la deduzione fino al 10% del reddito per un massimo di 70mila euro.

Questa novità colpisce gran parte del comparto non profit.

Dalle Onlus (incluse quelle di diritto, quindi le organizzazioni di volontariato, le organizzazioni non governative e le cooperative sociali), alle associazioni e fondazioni di ricerca scientifica iscritte in un elenco aggiornato periodicamente, dalle fondazioni e associazioni che tutelano e valorizzano i beni artistici, storici e paesaggistici, alle associazioni di promozione sociale.

La riduzione del beneficio fiscale appare particolarmente grave anche alla luce dei dati reperibili dalle statistiche ufficiali del Ministero dell’economia e delle finanze che, in merito alle detrazioni alle Onlus registra un valore di donazione portato in detrazione pari a 210 euro – quindi persino al di sotto della franchigia -, mentre, dalla relazione finale del gruppo di studio sull’erosione fiscale, si viene a sapere che la donazione media di chi utilizza la “+ dai, – versi” è pari a 320 euro.

Sono quindi oltre un milione e mezzo i contribuenti che vedranno ridotti sensibilmente o persino totalmente annullati i benefici fiscali delle norme che il legislatore ha introdotto negli ultimi 15 anni per promuovere le attività sociali del non profit.

Benefici che ora rischiano di sfumare, compromettendo le raccolte fondi delle organizzazioni e la realizzazione dei loro compiti istituzionali.

 

Carlo Mazzini

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