Azienda dona ad onlus perché questa effettui (a sua volta) erogazioni: donazioni deducibili

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E’ stata or ora pubblicata la Risoluzione 401/08 dell’Agenzia delle Entrate, recante il seguente caso.
La società Alfa costituisce una Onlus. Questa Onlus interviene (da statuto) in “n” settori tra i quali anche la beneficenza.
Alfa e altre società intendono erogare alla Onlus somme di denari in modo che quest’ultima contribuisca “al Fondo speciale di solidarietà sociale istituito dall’art. 81, commi 29 e seguenti, del decreto-legge 25 giugno 2008, n.112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”.
Società Alfa chiede. Posso dedurmi ai sensi dell’art 100, c 2, lett h del DPR 917/86 TUIR le donazioni?
L’Agenzia dice che la società Alfa può dedursi le somme in quanto l’attività a valle (il fatto che la Onlus contribuisca al Fondo di cui sopra) è da intendersi come attività di beneficenza, termine da intendersi nell’accezione che la stessa Agenzia ha “svecchiato” in sede di Risoluzione 292/02.

Volete sapere in cosa consiste questo fondo?
Leggete il testo di legge riportato qui in calce, e capirete; in sintesi si tratta di aiuto alle famiglie e ai soggetti che vertono in condizioni svantaggiate, aiuto che va a soddisfare esigenze alimentari, energetiche e sanitarie.
Dato che lo Stato è tra i soggetti che – secondo la Ris 292/02 – possono beneficiare di donazioni da parte di Onlus (troppa grazia sant’Antonio) l’erogazione dell’azienda alla Onlus, essendo appropriata la destinazione delle risorse da parte della Onlus a favore dello Stato, è deducibile, nei limiti prescritti dal TUIR.

Un dubbio e una certezza.
Ma lo Stato ha bisogno dell’elemosina delle Onlus? Evidentemente sì. (questo rimane un dubbio, almeno a livello di eticità e opportunità).
Ma una associazione Onlus costituita da un’azienda … non avevano detto che non si poteva fare?
Sì e no. Sì, nel senso che se la società ha un “dominio” sull’ente Onlus (esempio tipico con Fondazione, della quale condiziona la governance, ad esempio nominando gran parte dei consiglieri di amministrazione) a parere dell’agenzia la questione non è possibile.
No – crediamo di interpretare – nel caso di un’associazione con tutti i crismi di democraticità, nella quale l’associato azienda vale “uno” come gli altri.

Carlo Mazzini

———–

Testo dell’art 81, cc 29 – 38-ter, DL 112/08, convertito con modif in L 133/08

“29. E’ istituito un Fondo speciale destinato al soddisfacimento delle esigenze prioritariamente di natura alimentare e successivamente anche energetiche e sanitarie dei cittadini meno abbienti.

30. Il Fondo e’ alimentato:
a) dalle somme riscosse in eccesso dagli agenti della riscossione ai sensi dell’articolo 83, comma 22;
b) dalle somme conseguenti al recupero dell’aiuto di Stato dichiarato incompatibile dalla decisione C(2008)869 def. dell’11 marzo 2008 della Commissione;
c) dalle somme versate dalle cooperative a mutualità prevalente di cui all’articolo 82, commi 25 e 26;
d) con trasferimenti dal bilancio dello Stato;
e) con versamenti a titolo spontaneo e solidale effettuati da chiunque, ivi inclusi in particolare le società e gli enti che operano nel comparto energetico.

31. (Soppresso).

32. In considerazione delle straordinarie tensioni cui sono sottoposti i prezzi dei generi alimentari e il costo delle bollette energetiche, nonche’ il costo per la fornitura di gas da privati, al fine di soccorrere le fasce deboli di popolazione in stato di particolare bisogno e su domanda di queste, e’ concessa ai residenti di cittadinanza italiana che versano in condizione di maggior disagio economico, individuati ai sensi del comma 33, una carta acquisti finalizzata all’acquisto di tali beni e servizi, con onere a carico dello Stato.

33. Entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, con decreto interdipartimentale del Ministero dell’economia e delle finanze e del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, sono disciplinati, nei limiti delle risorse disponibili a legislazione vigente:
a) i criteri e le modalità di individuazione dei titolari del beneficio di cui al comma 32, tenendo conto dell’età dei cittadini, dei trattamenti pensionistici e di altre forme di sussidi e trasferimenti già ricevuti dallo Stato, della situazione economica del nucleo familiare, dei redditi conseguiti, nonche’ di eventuali ulteriori elementi atti a escludere soggetti non in stato di effettivo bisogno;
b) l’ammontare del beneficio unitario;
c) le modalità e i limiti di utilizzo del Fondo di cui al comma 29 e di fruizione del beneficio di cui al comma 32.

33-bis. Per favorire la diffusione della carta acquisti tra le fasce più deboli della popolazione, possono essere avviate idonee iniziative di comunicazione.

34. Ai fini dell’attuazione dei commi 32 e 33, che in ogni caso deve essere conseguita entro il 30 settembre 2008, il Ministero dell’economia e delle finanze può avvalersi di altre amministrazioni, di enti pubblici, di Poste italiane S.p.a., di SOGEI S.p.a. o di CONSIP S.p.a..

35. Il Ministero dell’economia e delle finanze, ovvero uno dei soggetti di cui questo si avvale ai sensi del comma 34, individua:
a) i titolari del beneficio di cui al comma 32, in conformità alla disciplina di cui al comma 33;
b) il gestore del servizio integrato di gestione delle carte acquisti e dei relativi rapporti amministrativi, tenendo conto della disponibilità di una rete distributiva diffusa in maniera capillare sul territorio della Repubblica, che possa fornire funzioni di sportello relative all’attivazione della carta e alla gestione dei rapporti amministrativi, al fine di minimizzare gli oneri, anche di spostamento, dei titolari del beneficio, e tenendo conto altresì di precedenti esperienze in iniziative di erogazione di contributi pubblici.

36. Le pubbliche amministrazioni e gli enti pubblici che detengono informazioni funzionali all’individuazione dei titolari del beneficio di cui al comma 32 o all’accertamento delle dichiarazioni da questi effettuate per l’ottenimento dello stesso, forniscono, in conformità alle leggi che disciplinano i rispettivi ordinamenti, dati, notizie, documenti e ogni ulteriore collaborazione richiesta dal Ministero dell’economia e delle finanze o dalle amministrazioni o enti di cui questo si avvale, secondo gli indirizzi da questo impartiti.

37. Il Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, con apposite convenzioni, promuove il concorso del settore privato al supporto economico in favore dei titolari delle carte acquisti. 38. Agli oneri derivanti dall’attuazione dei commi da 32 a 37 si provvede mediante utilizzo del Fondo di cui al comma 29.

38-bis. Entro sei mesi dall’approvazione del decreto di cui al comma 33 e successivamente entro il 31 dicembre di ogni anno, il Governo presenta una relazione al Parlamento sull’attuazione della carta acquisti di cui al comma 32.

38-ter. La dotazione del Fondo per gli interventi strutturali di politica economica di cui all’articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307, e’ integrata a valere sulla quota delle maggiori entrate derivanti dalle modifiche normative previste dagli articoli 81 e 82 del presente decreto, dell’importo di 168 milioni di euro per l’anno 2008, 267,3 milioni di euro per l’anno 2009, 71,7 milioni di euro per l’anno 2010 e 77,5 milioni di euro a decorrere dall’anno 2011. Il medesimo fondo e’ ridotto di 168 milioni di euro nel 2008 e di 267 milioni di euro nel 2009.”

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