Modello EAS: ancora tu! ma non dovevamo vederci più? (aggiornato 20.12)

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Schermata 12-2456275 alle 09.22.57ATTENZIONE: Qui trovate la Guida completa sull’EAS aggiornata a Marzo 2013

L’Agenzia delle Entrate, sollecitata dal Forum del Terzo Settore, esce con una Risoluzione (la numero 110) che in merito all’EAS non innova alcunché, chiarendo ciò che a mio avviso era già chiaro.

Ma tant’è: per chi non l’avesse capito, il termine ultimo della remissione in bonis – la possibilità di sanare entro una certa data la mancata o tardiva presentazione del modello EAS – risulta essere (MIO AGGIORNAMENTO 20.12.2012)

– per chi si è costituito nel 2011 o negli anni precedenti il 31.12.2012

– per chi si è costituito entro il 1 agosto 2012 il termine resta il 31.12.2012

– per chi si è costituito a partire dal 1 agosto 2012, il termine è il 30.9.2013

– per chi si costituirà entro il 1 agosto 2013, il termine sarà il 30.9.2013

– per chi si costituirà dopo il 1 agosto 2013, il termine sarà il 30.9.2014

 

Ovviamente, se uno non vuole pagare la remissione in bonis, ha solo una cosa da fare: presentare l’EAS entro 60 gg dalla costituzione.

Qual è la morale? Che il termine vicinissimo del 31.12.2012 sarà uno spartacque per molti enti che – costituiti precedentemente all’1 agosto 2012 – ad oggi non si sono ancora messi in regola con l’EAS.

Chi avrebbe dovuto avvertirli?

L’Agenzia delle Entrate, che nella stragrande maggioranza dei casi non dà alcuna informazione a chi si reca a registrare lo statuto o a chiedere il codice fiscale per nuova associazione

i commercialisti e professionisti (inclusi i notai), che ignorano (spesso, non sempre) l’esistenza e l’importanza dell’adempimento

Carlo Mazzini

ATTENZIONE: Qui trovate la Guida completa sull’EAS aggiornata a Marzo 2013

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29 commenti

  1. Buongiorno e complimenti per questo articolo e per i precedenti! Le scrivo per comprendere una questione che al momento non ha trovato alcuna risposta, nemmeno in questo articolo purtroppo.
    Ho una associazione, costituita il 1 luglio 2012 e non ho inviato EAS, tantomeno la sanatoria. Non riesco a capire se, inviando l’EAS oggi e pagando la sanatoria, riesco a risolvere il problema. Non trovo da nessuna parte la procedura per chi, dopo il 31 dicembre 2012 vuole sistemare la questione. Se lo invio oggi con la sanatoria, sono a posto e sanzionabile solo per i giorni dal 1 al 6 gennaio, oppure sono sempre sanzionabile? grazie mille per l’eventuale risposta. Paolo Retinanzi

    • Vorrei saperlo anch’io! Considerata la buona fede della sua associazione, le spiegazioni “confuse” dell’Agenzia e la prossimità del termine (il fatto cioé che avreste sforato di poco il termine) io andrei a pagare la sanzione e invierei contestualmente l’EAS.
      Molto meglio così che chiudere l’associazione – come consigliano alcuni – e costituirne una nuova.
      Cordiali saluti

      cm

  2. Grazie di cuore. Ha confermato quanto pensavo per logica. Spero che questo possa essere un proficuo spunto per un nuovo post nel momento in cui la situazione sarà chiarita. Procedo quindi con l’eas + ravvedimento. Ovviamente metterò nell’anno da indicare sull’f24 2013…
    Grazie ancora. Paolo

  3. anch’io vorrei saperlo in quanto ho costituito un’associazione nel dicembre 2011, ho saputo di dover inviare l’EAS entro 60gg dalla costituzione a luglio 2012 e quindi ho provveduto ad inviarlo, oggi 27/01/2012 scopro che per poter regolarizzare il ritartdo nell’invio dovevo versare la sanzione di 258 E. Posso ancora pagarla oppure non posso fare più nulla?

    • In fondo a pag 5 della risoluzione allegata trova parziale risposta al suo quesito. La remissione in bonis valeva fino al 31.12 dell’anno scorso.
      Io ritengo che l’interpretazione dell’Agenzia sia sbagliata e che la scadenza per voi sia da posticipare al 30.09.13. Ma è un mio parere e lo prenda come tale. Inoltre, il fatto che ancora una volta la norma ci dia un termine ultimo senza dirci cosa succede dopo o è una carognata o è un modo per l’AdE per avere le mani libere (ok, assomiglia molto ad una carognata anche questa). Io mi richiamerei ai principi di buona fede e al fatto che non si dica cosa succede dopo la scadenza. Paghi e aspetti. Di certo dal momento in cui paga si presume sia in regola.

      cm

  4. Salve dott. Mazzini,

    ho costituito l’associazione nel 2009 e non ho ancora inviato il modello eas. Ho appreso dal vostro sito che potevo farlo entro il 31 dicembre pagando la sanzione di 258 euro…posso ancora farlo?

    Siamo due soci e non versiamo quote associative, abbiamo versato un contributo di eguale importo (500 euro) all’atto della costituzione dal notaio.

    Abbiamo iniziato l’attività nel 2010 quando abbiamo stampato un libro pe il comune e abbiamo emesso una fattura al 4%.

    Poi nel maggio 2012 abbiamo realizzato una mostra per la regione e abbiamo stampato dei pannelli e anche qui abbiamo emesso una fattura al 4%

    Infine nel dicembre 2012 abbiamo collaborato con una società di milano che doveva realizzare un documentario e abbiamo emesso una fattura al 21%

    Ho il problema dell’iva e del modello eas! devo versare l’iva? ho sbagliato a fatturare al 4% agli enti e al 21% alla Società?

    • Quindi, da ciò che scrive, lei ha costituito un’associazione che è di fatto un ente commerciale. I problemi con l’IVA ce li ha se non ha adempiuto agli obblighi, mentre dell’EAS – nel caso fosse ente commerciale – non si deve interessare.
      cm

  5. Gentile Dottor Mazzini,
    la mia ASD costituita nel 2010 ha aperto la P.Iva nell’ottobre 2012: io purtroppo sono venuto a sapere di tutte quante queste storie sul modello Eas troppo tardi. Mi sciolga l’ultimo dubbio: non avendo purtroppo fatto il ravvedimento in tempo (entro il 31.12.2012) la mia Asd è condannata in eterno a vedersi tassata come se fosse un ente commerciale??

      • Capisco. Quindi non vi sono certezze.
        Ma in ogni caso, se io sano domani, anche se oltre i termini, tutto ciò che farò in futuro sarà ‘ok’, giusto? Perché in caso contrario mi conviene chiude l’asd e fondare una nuova facendo tutto perbene dall’inizio..
        La ringrazio molto per la risposta!

  6. Salve, ho costituito un’associazione di promozione sociale (a.p.s.) non ai fini di lucro, ad agosto 2012, senza partita iva, solo con codice fiscale, avevo l’obbligo di presentare l’eas? Anche se abbiamo ricevuto solo ed unicamente quote associative e poi nient’altro?Se si, come posso regolarizzare? Grazie

    • Se avete ricevuto quote sociali dovete fare l’EAS. Potete regolarizzare – essendovi costituiti dopo 1.8.12 – entro 30.9.13, pagando la sanzione di 258 euro e presentando, ovviamente, il modello EAS

  7. Salve,
    la nostra associazione ASD è stata costituita nel 2008 e vengo a sapere solo oggi (o meglio ieri) dell’esistenza di questo EAS.

    Leggendo ho capito che la nostra associazione deve fare l’EAS, ma a questo punto posso farlo adesso, pagare la multa ed essere così in regola?

    Mi sapete eventualmente dare delle indicazioni su quali campi riempire per effettuare la compilazione “semplificata” che dovrebbe spettare alle ASD senza parte commerciale?

    Grazie!

    • In merito all’obbligo, legga la Guida.
      In relazione ai codici tributo e alla compilazione e invio del modello deve comunque rivolgersi ad un intermediario abilitato, commercialista o CAF
      Tenga conto che come leggerà nella guida, le ASD possono adempiere rispondendo solo a poche domande: 4, 5, 6, 20, 25 e 26

      cm

  8. In merita alle dinamiche di una ASD iscritto regolarmente al Registro Coni e aderisce alla 398…come comportarsi di fronte al EAS 2013?Siamo obbligati a presentarlo entro il 2 Aprile 2013?restiamo in attesa di una vs. conferma

    • Attenzione: non esiste l’EAS 2013. Esiste l’obbligo di dichiarare entro il 31 marzo (quest’anno il 2/4) le modifiche intervenute nel corso del precedente anno.
      Ma la federazione italiana pallacanestro non vi dice nulla?
      cm

  9. Alessandro on

    Salve, ho fondato un’asd con codice fiscale nel settembre 2011. Dopo questo evento l’asd è rimasta del tutto inattiva quindi non ha ricevuto ne quote associative e non ha nemmeno emesso fatture. Come devo comportarmi con la presentazione del modello eas?

  10. elio del mastro on

    Salve, abbiamo costituito un’associazione culturale nell’anno 2004 ci siamo accorti adesso dell’esistenza del mod EAS preciso che non abbiamo mai emesso fatture neanche quote associative quando facciamo attivita di promozione del territorio con antiche tradizioni ci autofinanziamo. Possiamo presentare solo il modello o dobbiamo pagare la sanzione di 258 euro?

  11. Luigi De marco on

    salve sono il presidente di un associazione nata il 02 settembre 2013 e da nessuno, nè commercialista nè agenzia delle entrate, mi è stato detto di questa EAS, chi deve pagare la mora..dato che i commercialisti hanno l’assicurazione sui propri errori?

    • Ovviamente l’Agenzia delle Entrate le dirà che è a suo carico l’obbligo di conoscere le leggi, come se fosse semplice districarsi – come semplice amministratore volontario di un costituendo ente – sapere tutto il da farsi.
      Il commercialista cosa dice? L’ha pagato affinché facesse tutti gli adempimenti del caso? Dovrebbe pagare lui, a mio avviso. Meglio abbandonarlo, se si nega.
      cm

  12. Buongiorno. Mi servirebbe un consiglio e non so a chi chiedere: ho creato una associazione politica. NESSUNO sapeva dirmi quali fossero gli adempimenti, così ho cercato di fare da solo. Compilato il modello EAS dopo i 60gg dalla fondazione, quindi pagando anche la rimessione in bonis di 258 euro. Ovviamente ho registrato lo Statuto, Ora ho dei dubbi terribili. Premetto che sono il Segretario e uno degli amministratori dell’Associazione, e compilando e lo statuto e il modulo EAS ho messo la sede legale in casa mia,. Poi nelle caselle sulla sede in cui l’EAS chiede se l’associazione sia proprietaria o titolare di contratto di locazione o comodato ho messo NO, NO, NO. Più giù, al punto 36 in cui il modulo chiede quali requisiti del comma 8 dell’articolo 148 del TUIR abbia incluso nello Statuto, non ho barrato le lettere C ed E. Questo perchè il comma 9 dell’art.148 del TUIR esonera dall’applicazione di quei due articoli le associazioni politiche. Avrei dovuto fare in modo diverso? Ho sbagliato?
    Cosa succede se ho sbagliato? come posso rimediare?

    • A mio avviso ha correttamente agito, sempre che abbia riportato nel primo riquadro (tipologia di ente) il numero 1, alla dichiarazione 25 il numero di attività 14.
      Quello che mi sfugge – nel senso che non so – è se basti affermare di essere associazione politica per esserlo veramente. Direi di sì, ma non ho certezze.
      cm

  13. Buongiorno,
    ho appena saputo dell’esistenza dell’eas, ma l’associazione culturale senza scopo di lucro che rappresento si è costituita prima del luglio 2013 e avrei quindi dovuto presentare domanda al massimo il 30 settembre 2013.
    L’associazione è rimasta inattiva sino ad ottobre/novembre 2013, quando ha ricevuto un finanziamento regionale (a seguito dell’ammissione e vittoria ad un bando regionale) per la realizzazione di un progetto culturale che si sta chiudendo in questi giorni (e per questo siamo venuti a conoscenza oggi dell’eas). Preciso che i fondi di tale finanziamento sono stati tutti utilizzati (e ovviamente tutti rendicontati) per il progetto in questione e ai soci è prevista solo una piccola retribuzione per le prestazioni eseguite nell’ambito del progetto stesso (e comunque, anche tali retribuzioni verranno poi utilizzate dai singoli soci per chiudere aspetti del progetto stesso). Oltretutto, l’associazione non prevede neppure una quota associativa.

    Come devo comportarmi?
    E non c’è nessuna legge che mi tuteli visto che in sede di costituzione dell’associazione ho chiaramente chiesto all’addetto dell’AdE (il cui nominativo tra l’altro compare anche sui documenti contestualmente emessi) “C’è qualcos’altro da presentare per completare la regolare costituzione dell’associazione? Altre domande o documentazioni?” e la risposta è stata “No signora è tutto a posto!”?

    • In relazione all’EAS, il mio consiglio è di andare a pagare la remissione in bonis e presentare l’Eas al più presto.
      A vostro favore ci sono i fatti che ha riportato, se riscontrabili.
      In relazione alla piccola retribuzione riconosciuta ai soci, fate attenzione di non diventare un ente con scopo di lucro. Se tutti i soci o la maggior parte di essi ricevono una retribuzione, vi può essere contestata la presenza di scopo di lucro di natura soggettiva.
      cm

      • Grazie mille.
        E tenendo presente che l’associazione culturale:
        1) non prevede quote associative

        2) ha una remota possibilità che in futuro emetta nuovamente un compenso ad alcuni soci, e comunque solo in casi straordinari e sporadici e non più di 1 volta l’anno

        3) cercherà di accedere a nuovi finanziamenti perchè prevede di ripetere annualmente il progetto culturale che comporta dei movimenti economici (progetto che è una pubblica manifestazione culturale/artistica ad accesso libero e che quindi rispecchia quanto indicato dell’art.2 della legge n.383 del 2000 e cioè è un'”attività di utilità sociale a favore di associati o di terzi”)

        Il modello eas da presentare è quello semplificato o completo?

        • 1) se l’associato non deve versare quota associativa né è previsto il pagamento di corrispettivi da parte dei soci per beni o servizi venduti dall’associazione, manca il presupposto della compilazione dell’EAS, quindi, a queste condizioni, non dovreste presentare l’EAS
          2) ok
          3) non rileva ai fini EAS
          cm

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