Imposta di registro su acquisto di immobili: dal 2014 le Onlus pagano il 9%!

Notizia vecchia fa buon brodo.

Come racconto oggi (30.9) sul Sole 24 Ore – in compagnia di Elio Silva – dal primo gennaio 2014 le Onlus non godranno più dell’agevolazione fiscale relativa all’imposta di registro nell’acquistare a titolo oneroso degli immobili (168 euro), ma dovranno pagare l’equivalente del 9% del valore di compravendita! Rimane – ci mancherebbe altro – l’agevolazione relativa all’acquisto a titolo gratuito degli immobili.

Perché notizia vecchia? Semplice, perché la norma è il D Lgs 23 del 2011 (art 10), regnante governo Berlusconi, mandante Tremonti, il quale continua evidentemente a far danni anche quando non è più al governo (da due anni).

Stupore, incredulità, incazzatura.

Verso chi nutro questi nobili sentimenti, soprattutto l’ultimo?

Prima di tutto verso me stesso, per non essermi accorto a quel tempo della immane fregatura che avevano architettato per finanziare e far decollare la “fiscalità municipale”, come venne chiamato l’insieme di norme contenute nel decreto.

Incazzato con me stesso ma anche con chi allora ed ora siede sugli alti scranni del Parlamento e dice di essere “amico del non profit”. Ma possibile che non si accorgano mai di nulla, se non del conto in banca – il loro – che aumenta tra diarie e prebende manifestamente troppo alte rispetto alla qualità del lavoro che producono?

Non ci vengano a dire che fanno gli interessi del non profit, che danno così tanta importanza al terzo settore, che, signora mia, le Onlus sono il futuro dell’Italia!

E’ palese, ovvio, lapalissiano. Questi ci prendono da troppo tempo per i fondelli facendosi belli di una vicinanza – solo a parole – al non profit.

La morale è triplice, per le Onlus.

1. se intendono acquistare un immobile, lo facciano entro la fine dell’anno, risparmiando così tantissimi soldi.

Tipo: acquisto di un immobile del valore di 500mila euro. Fino al 31.12.13 imposta di registro 168 euro. Dal 1 gennaio 2014: 45.000 euro. Aumento del 27.000 % (ventisettemila percento!!!). In valore assoluto (più significativo) tra il prima e il dopo la differenza è di un aumento di +44.832 euro.

2. Prendete a calci nel deretano il prossimo che vi dice che gli enti non profit hanno costi di struttura troppo alti, e non pensa (non sa? l’ignoranza è un’aggravante) che questi pagano molte imposte, che, oltre al citato aumento dell’imposta di registro, l’IVA domani aumenta non solo per i cittadini ma anche per le organizzazioni non profit che non possono detrarsi l’IVA a monte.

3. non vi fidate di chi a Palazzo Madama e a Montecitorio dice di voler fare gli interessi del non profit.

5 per mille, tariffe postali, imposta di registro, abolizione dell’Agenzia del Terzo Settore …

Usque tandem abutere, politici, patientia nostra?

Direte: ma nella stessa pagina del Sole troviamo un altro tuo articolo “memento” sull’aumento della detraibilità riconosciuta a chi – persona fisica – dona alle onlus. Dal 1 gennaio 2014 si passa dal 24% al 26%. Qualcosa quindi ci lasciano, in qualcosa ci aiutano.

E no, cari lettori. Non facciamoci prendere per il naso con così poco.

La misura – che prevedeva l’aumento dal classico 19% al 24 per il 2013 e poi al 26% dal 2014 – è una vera e propria foglia di fico – ma che dico? – una foglia di rosmarino dei politici per “motivare” un identico aumento riconosciuto ai donatori dei partiti politici. Con una notevole differenza. I partiti politici hanno come tetto di donazioni detraibili – da persone fisiche – 10.000 euro, le Onlus invece hanno solo 2.065 euro.

Usque tandem …

Carlo Mazzini