Rifugiarsi nell’8 per mille

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Dato che del 5 per mille nulla si sa (DPCM 2009 desaparecido, di quelli futuri non si sa niente – solo un’ultima ed ennesima proposta di legge in ordine di tempo cfr Vita), cerchiamo conforto nell’8 per mille.
Come dite?
Non siete una confessione religiosa?

Nessuna paura.
Lo Stato – al quale è destinata una parte dell’8 per mille – “gira” le somme (o parte di esse) a enti pubblici e enti non profit che ne facciano richiesta, e che impieghino le somme in alcune tematiche:

(a) Fame nel mondo

Gli interventi sono diretti alla realizzazione di progetti finalizzati all’obiettivo della autosufficienza alimentare dei Paesi in via di sviluppo nonché alla qualificazione di personale endogeno da destinare a compiti di contrasto delle situazioni di sottosviluppo e denutrizione, che minacciano la sopravvivenza delle popolazioni ivi residenti.

(b) Calamità naturali

Gli interventi sono diretti ad attività di realizzazione di opere, lavori o interventi concernenti la pubblica incolumità o al ripristino di quelli danneggiati o distrutti a seguito di avversità della natura, di incendi o di movimenti del suolo. Tra i detti interventi rientrano la ricerca finalizzata, il monitoraggio, la ricognizione, la sistemazione ed il consolidamento del territorio.

(c) Assistenza ai rifugiati.

Gli interventi sono diretti ad assicurare a coloro cui sia stato riconosciuto lo status di rifugiato secondo la vigente normativa o, se privi di mezzi di sussistenza e ospitalità in Italia, a coloro che abbiano fatto richiesta di detto riconoscimento, l’accoglienza, la sistemazione, l’assistenza sanitaria e i sussidi previsti dalla vigente normativa.

(d) Conservazione di beni culturali

Gli interventi sono volti al restauro, alla valorizzazione, alla fruibilità da parte del pubblico di beni immobili o mobili, anche immateriali, che presentano un interesse architettonico, artistico, storico, archeologico, etnografico, scientifico, bibliografico ed archivistico.

(Fine della mia pedissequa scopiazzatura dal sito del Governo)
Questa la circolare di qualche anno fa che spiega come / cosa richiedere.
Su Nonprofitonline e su Vita le informazioni base, prelevate a loro volta dal sito del Governo.
Sappiate comunque – di più non dico per manifesta e voluta ignoranza – che il termine entro il quale inviare la documentazione è il 16 marzo 2009.

Carlo Mazzini

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