5 per mille “ad libitum”: ecco la propostina Lupi (Gruppo per la Sussidiarietà)

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Quasi 100 giorni!
A fine Novembre scorso, l’onorevole Lupi ha presentato una proposta di legge sul 5 per mille “ad libitum”, quello che – a partire dal 2010 – dovrebbe essere reso stabile, perenne, continuo. Quello che, per intenderci, non dovrebbe più farci penare ad ogni finanziaria, tra tetti, requisiti soggettivi e amenità varie.
L’ha presentato, senza pubblicarlo, però.
Era alla ricerca di co-firmatari, e in 100 giorni ne ha trovati parecchi, direi. Forse con Facebook faceva prima.
Qualche giorno fa – forse oggi – è stata pubblicata la Proposta di legge sul sito della Camera ed è stata assegnata alla 5ª Commissione permanente (Bilancio, tesoro e programmazione) in sede referente.

Allego qui la proposta in pdf e in calce la ritrovate in tutta la sua … brevità.

Cosa dire?
Appunto, è breve.
La sintesi è una virtù, capiamoci, ma questa proposta è veramente troppo breve.
L’arcano è presto svelato.
Al comma 4, si rimanda ad un decreto di natura non regolamentare del Presidente del Consiglio dei Ministri che stabilirà le modalità di richiesta, le liste dei soggetti ammessi al riparto e le modalità di riparto delle somme.
Ma allora non è per nulla il nuovo che avanza!
Ma non abbiamo imparato proprio nulla dal passato!
Se si rimanda “il succo” ad un DPCM – cioè agli uffici tecnici e legislativi dei Ministeri – l’iter di iscrizione ecc, è chiaro che gran parte delle grane delle quali il non profit ha sofferto in questi anni si riproporranno.
Ma non era proprio possibile mettere qualche paletto?
E sì che ce ne erano parecchi che interessavano il non profit. L’Agenzia delle Onlus aveva proposto un interessante documento che – seppur non condiviso al 100% da parte mia – segnava una concreta evoluzione dello strumento.
Niente. Non prometteteci tutto attraverso un DPCM, dato che
a. come detto, di anno in anno il contenuto del DPCM – le regole – potranno cambiare
b. di stabile ci sarà solo il nostro versamento biliare, l’attesa spasmodica; vedi quest’anno. Siamo al 3 marzo e non sappiamo ancora niente di quando ci si iscrive e su come ci si iscrive.

Carlo Mazzini

—-
Qui la pagina della Camera con firmatari e presentazione della proposta.

PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.
1. Fermo restando quanto già dovuto dai contribuenti a titolo di imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) e delle imposte sostitutive previste dall’articolo 13 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, e dall’articolo 1, comma 105, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, una quota pari al 5 per mille dell’IRPEF, calcolata al netto del credito d’imposta per i redditi prodotti all’estero e degli altri crediti d’imposta spettanti, e delle suddette imposte sostitutive è destinata, in base alla scelta del contribuente, alle seguenti finalità:

a) sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale di cui all’articolo 10 del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460, e successive modificazioni, nonché delle associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionale, regionali e provinciali previsti dall’articolo 7, commi 1, 2, 3 e 4, della legge 7 dicembre 2000, n. 383, delle associazioni riconosciute e delle fondazioni che operano nei settori di cui al citato articolo 10, comma 1, lettera a), del decreto legislativo n. 460 del 1997, e delle associazioni sportive dilettantistiche riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano ai fini sportivi ai sensi dell’articolo 7 del decreto-legge 28 maggio 2004, n. 136, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 luglio 2004, n. 186;

b) finanziamento degli enti di ricerca scientifica e delle università;

c) finanziamento della ricerca sanitaria.

2. Restano ferme le disposizioni in materia di destinazione dell’8 per mille dell’IRPEF, di cui alla legge 20 maggio 1985, n. 222.

3. Le somme corrispondenti alla quota di cui al comma 1 sono determinate, sulla base delle scelte espresse dai contribuenti, in relazione agli incassi in conto competenza relativi all’IRPEF e alle imposte sostitutive individuate ai sensi del medesimo comma 1, risultanti dal rendiconto generale dello Stato.

4. Con decreto di natura non regolamentare del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca e del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono stabilite le modalità di richiesta, le liste dei soggetti ammessi al riparto e le modalità del riparto delle somme di cui al comma 3.

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3 commenti

  1. Caro Mazzini,
    che tristezza! Ancora una volta la montagna( 206 parlamentari firmatari!) ha partorito il topolino (una proposta di legge che come fa notare lei delega a un DPCM di normare quello che dovrebbe in effetti normare lei!).
    Così torneremo anno dopo anno ad attendere la pubblicazione di regolamenti partoriti dagli uffici tecnici di ministeri e agenzie delle entrate, a districarci fra autocertificazioni inutili e tetti e tettucci di ogni tipo, a mendicare riammissioni dopo esclusioni per vizi formali ecc.ecc.
    (in questo periodo mi telefonano 10 Associazioni al giorno chiedendo perchè non parte ancora l’iscrizione al 5 per mille 2009).
    Cari parlamentari, dopo aver scritto nel cappello della proposta di legge “è questa la fase in cui occorrono atti di grande responsabilità e di grande capacità, in grado di sostenere e individuare i punti di eccellenza del nostro”sistema Paese”, prendetevela questa responsabilità una buona volta!
    Usciamo da quello che da quattro anni si continua a definire “periodo di sperimentazione”, cambiamo l’iter di corresponsione che si è rivelato fonte di notevolissimi e ingiustificati ritardi:lasciamo la gestione dei pagamenti in capo a un unico soggetto, in modo da farli gestire direttamente all’Agenzia delle Entrate con gli strumenti ritenuti più opportuni, cosa peraltro già fatta per delega dai Ministeri competenti nella tornata precedente (vedi documento di proposta dell’Agenzia per le Onlus): in fondo, si tratta solo di tenere più in considerazione i suggerimenti di quelli che le Onlus le conoscono più da vicino per motivi diciamo così istituzionali …ma forse è questa la cosa più difficile!
    Con stima
    Andrea Vuano

  2. A qundo la quantificazione in Euro del 5 per mille 2007 e 2008 da ricevere ed entro quando alle onlus??
    Vediamo almeno di definire il passato.

  3. Il passato è passato; è più facile fare promesse sul futuro, perché si mantiene l’attenzione e la tensione degli elettori.
    Che appealing ha il politico che dice; “finalmente ora vi erogo i soldi dei quali avete diritto”?
    Mentre se vi dice; “ora ghe pensi mi a rendervi ricchi (in futuro)” … vuole mettere le aspettative?

    Certo, se fossimo un popolo serio queste cose non accadrebbero.

    cm

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