Il lento Prefetto di Genova decreta le donazioni deducibili per l’alluvione

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Ogni volta che succede una qualche tragedia che coinvolge un’intera comunità (terremoti, alluvioni, dichiarazioni di Gasparri … quest’ultima no!), si innesca un meccanismo legislativo – amministrativo pro donazioni a favore dei poveri cittadini che hanno perso tutto negli eventi.

In sintesi la questione è:

– la L 133/99, art 27 prevede (al comma 4) che per le sfighe di casa nostra i prefetti individuino le organizzazioni alle quali siano erogabili – in deduzione totale – le donazioni di beni effettuate da imprese così come le donazioni in denaro. In relazione ai beni ci si ferma all’agevolazione TUIR e pertanto le aziende che donano rimangono impiccate all’IVA a monte che si erano detratti e che ora devono versare. Le donazioni sono comunque esenti dall’imposta sulle donazioni;

– una volta che il Governo ha dichiarato lo stato di emergenza, il Prefetto può uscire con il suo decreto;

– il Prefetto, il quale probabilmente ha i piedi all’asciutto, decide di norma di aspettare l’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile, assolutamente inutile ai fini dell’individuazione delle organizzazioni che possono fare in modo che le erogazioni ad esse donate siano totalmente deducibili;

– dopo un po’ di tempo – dai fatti, dai lutti – il Prefetto scrive il decreto.

Ora fermiamoci un attimo. Nella sostanza il Prefetto individua non il nome e cognome delle organizzazioni ma le tipologie delle stesse. Quindi non fa nessuna indagine per sapere se esistono enti nel territorio che fanno questa attività di soccorso ed aiuto, detto che gli enti possono essere anche di altri territori. Cosa deve scrivere, il signor Prefetto?

Fermiamoci ancora un attimo, scusate. Cosa serve questa normativa? L’abbiamo visto: a rendere più appetibile l’erogazione liberale a favore delle popolazioni colpite. Come chiunque sa, se si agisce subito si è più efficaci ed in termini di comunicazione dicendo: “in relazione all’alluvione della scorsa settimana, il Prefetto ha firmato il decreto che rende totalmente deducibili dal reddito d’impresa le donazioni in denaro e quelle in natura”, capite bene che il circolo virtuoso gira che è una meraviglia.

E’ così difficile capirlo? Naaaa.

Ed invece, cari lettori, ancora una volta siamo a sbattere il muso, increduli del fatto che ci sia una parte del paese che non capisca che i provvedimenti devono essere presi subito, e che non c’è scusa che tenga.

Ed infatti, nella GU del 19 gennaio, è stato pubblicato il Decreto del Prefetto di Genova datato 22 dicembre, relativo appunto all’individuazione delle organizzazioni per il cui tramite sono effettuate erogazioni liberali defiscalizzate a favore dei genovesi per gli eventi alluvionali avvenuti tra il 9 e il 13 ottobre.

Quindi, il signor Prefetto ha atteso il dpcm del 30 ottobre – che ci avvertiva dopo 17 giorni dai fatti che, essendoci mezza Genova con l’acqua alle ginocchia, potevamo pensare che fosse necessario uno stato d’emergenza (quanto è perspicace il toscano, eh?) – e poi ha atteso un’inutile ordinanza della Protezione civile che ai fini della legge non interessa nulla. Ma tant’è, è bello aspettare, in riva al fiume … ingrossato.

Aspetta che ti aspetta, il Prefetto inizia a vergare e rimane un po’ pensoso e si dice tra sé e sé: cosa ci scrivo?

Colto da un’intuizione formidabile va sulla Gazzetta Ufficiale e cerca un decreto simile e ne trova tantissimi.

Prende quello di Nuoro (eventi novembre 2013) e lo copia totalmente, cambiando la provincia, le date dei provvedimenti … e basta. Nient’altro. Non cambia altro. Parola per parola … identico.

Quanto ci mette a fare questo? Evidentemente tanto se il decreto è del 22 dicembre e il DPCM è del 30 ottobre. Secondo me gli si sono incastrati i tasti ctrl C e V, che ne dite?

Direte che avranno dovuto fare verifiche ecc? No. Nessuna verifica, solo copia ed incolla, copia ed incolla.

Nell’esempio di Nuoro, gli eventi sono del 18 novembre, il DPCM è del 19 novembre (1 giorno di distanza), l’ordinanza della Protezione civile è del 20 novembre (2 gg), il decreto del Prefetto è del 2 dicembre (14 gg) ed è stato pubblicato in GU il 18 dicembre. Soli 30 giorni!

Genova: gli eventi sono del 9 -13 ottobre, il DPCM è del 30 ottobre (17 gg), l’ordinanza della Protezione civile è del 14 novembre (32 gg), il decreto del Prefetto è del 22 dicembre (70 gg!!!) ed è stato pubblicato in GU il 19 gennaio. 98 giorni!

Ribadisco: detto che tutte le donazioni sono deducibili anche se effettuate prima del provvedimento, ma è possibile per una volta dare l’impressione di avere a cuore il destino delle persone e fare in modo che se c’è qualcosa che spinge le donazioni si faccia di tutto per fare il proprio dovere (non altro) ma in tempi rapidi?

E compriamogliela questa censura di tastiera nuova al Prefetto di Genova! Facciamo una colletta?

Carlo Mazzini

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