Agenzia per la cooperazione: pronti … quasi via!

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Nel corso dell’estate sono successi due fatti molto importanti per le ex Ong e per la cooperazione internazionale italiana.

E’ stato pubblicato in GU finalmente lo statuto dell’Agenzia per la cooperazione ed è stato pubblicato un avviso di selezione per il ruolo di direttore dell’Agenzia.

Statuto: il comunicato stampa reca una frase del Ministro Gentiloni che recita “Si conferma il forte impegno con cui il MAECI sta attuando la riforma, rispettando i tempi prefissati per il completamento della complessa fase di transizione verso il nuovo sistema italiano della Cooperazione allo Sviluppo”.

Io avrei detto che si conferma la volontà di prenderci per il naso tutti quanti.

All’art 17, comma 13 (e vabbè) della L 125/14 si legge che lo statuto deve essere emanato entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della legge. Quindi, doveva essere emanato entro febbraio 2015 ed invece hanno atteso altri 5 mesi. Dove è il rispetto dei tempi prefissati, Ministro Gentiloni?

Il ritardo della pubblicazione dello Statuto ha messo in crisi le ex-ong che speravano – così era stato detto loro – che lo statuto avrebbe avuto una norma salva Onlus che avrebbe loro permesso di continuare a dirsi Onlus anche senza modifica statutaria. Dato che lo statuto non è arrivato in tempo, l’Agenzia (delle Entrate) è venuta in extremis in aiuto delle ex-Ong dispensandole dalle modifiche statutarie per mantenerle “Onlus”.

Ora, il testo dello statuto recita all’articolo 17 (ma allora è una mania!) che entro 6 mesi dovrà essere emanato dalla Agenzia (della cooperazione) un regolamento per l’istituzione e l’iscrizione in un elenco degli enti che intendono fare cooperazione internazionale. Dal testo non si capisce (e ti pareva!) se le ex-Ong sono iscritte di diritto. Ai commi 3 e 4 si dice che l’Ag della cooperazione collabora con l’Agenzia delle Entrate per capire se le ex Ong che sono Onlus possono mantenere i requisiti da Onlus. Precedo pasticci: quale competenza può avere la neonata Agenzia nell’interpretazione della 460?

L’altra notizia è che è stato emanato l’avviso pubblico di selezione per il ruolo di Direttore e che il termine di presentazione delle candidature scade il 14 settembre alle ore 12. (lo trovate qui).

Giusto per capirci: all’articolo 16 dell’avviso di selezione si legge

“Il Ministro può disporre in ogni momento la revoca dell’incarico per inosservanza delle direttive generali e per i risultati negativi rispetto agli obiettivi assegnati”.

Solo per dire quanta indipendenza dal potere politico può avere il Direttore! Tanto valeva lasciare la vecchia Direzione alla Cooperazione Internazionale.

Carlo Mazzini

 

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