Ecco gli emendamenti alla Riforma: consigli pratici per non perdersi

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Da poche ore sono stati pubblicati gli emendamenti – circa 700 – presentati dai senatori alla I Commissione.
Li trovate qui.
Ma prima di buttarvi sul link (fate pure), lasciatevi consigliare da chi è uso leggere – da un po’ di tempo – questi documenti.
I file sono raggruppati per articoli; questi i temi (rubriche) degli articoli
1 (Finalità e oggetto)
2 (Princìpi e criteri direttivi generali)
3 (Revisione del titolo II del libro primo del codice civile)
4 (Riordino e revisione della disciplina del Terzo settore e codice del Terzo settore)
5 (Attività di volontariato, di promozione sociale e di mutuo soccorso)
6 (Impresa sociale)
7 (Vigilanza, monitoraggio e controllo)
8 (Servizio civile universale)
9 (Misure fiscali e di sostegno economico)
10 (Disposizioni finanziarie e finali)
11 (Relazione alle Camere)

Gli emendamenti non sono ancora stati caricati nel motore di ricerca e quindi trovate 6 file del peso complessivo di circa 85 mega. Dalle parti di Palazzo Madama evidentemente non sanno che esistono software che trasformano i pdf “fotografati” in documenti di testo.
Ogni emendamento fa riferimento al testo uscito dalla Camera e in modo sibillino (ma è necessità tecnica) si legge “all’art 1, c 3 dopo la parola “anno” è inserita la parola “bisestile”” (è un esempio di fantasia). Quindi per capire a cosa si riferisca, bisogna andare nel testo originario e fare un copia ed incolla, in questo caso “mentale”.
Partite dalla considerazione che soprattutto i primi articoli – per come sono usciti dalla Camera – sono di per sé incomprensibili. E’ come avere una stele di Rosetta senza la parte di traduzione. Il fatto che aggiungano un “anche” o che cambino un’espressione, vuol dir poco. Vale il detto dei fumatori di pipa (lo dico per esperienza personale): è inutile che aggiungi tabacco buono al cattivo. La pipata rimane cattiva.

Segnalo che per quel che mi interessa più da vicino (fiscalità – art 9) ci sono alcuni emendamenti interessanti in quanto sembrano andare dentro la materia fiscale.
Segnalo anche che in più emendamenti si cerca di sdoganare fantomatici enti di rappresentanza del terzo settore come interlocutori “ex lege” del Governo. La cosa divertente è che ad un certo punto un emendamento parla di “piattaforme” di rappresentanze. Detto che il termine appare derivare da un lessico sindacale, devo dire che in questo caso ci hanno forse azzeccato. Se devo attribuire una “forma” alle rappresentanze attuali, in effetti, direi che quella “piatta” è quella più azzeccata!

Carlo Mazzini

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