6 mesi dopo la comunicazione dei dati del 5 per mille (per il volontariato, per la ricerca scientifica ecc), buon ultimo arriva il 5 per mille per la cultura. Ne dà notizia – in modo molto nascosto – il Ministero dei Beni culturali attraverso il suo sito dei procedimenti amministrativi (grazie mitica AF per la segnalazione).
Si tratta della solita pazzia – perché non può chiamarsi diversamente – di un 5 per mille “strano” più volte stigmatizzato persino dalla Corte dei Conti per il fatto che il contribuente non può indicare l’ente beneficiario della scelta. Non solo, la divisione del malloppo segue regole stranissime, degne della peggiore tradizione borbonica / burocratica, meccanismo che non sto neppure a ribadirvi, tanto lo disprezzo per la manifesta illogicità.
Per vedere come sono stati distribuiti i soldi del 2003 (anzi assegnati, per l’erogazione c’è da aspettare ancora non si sa quanto tempo) andate su questa pagina e cercate di capirne qualcosa, se ci riuscite.
Carlo Mazzini

4 commenti
GRAZIE Carlo ! Sai quanto aspettavo questi dati !
PS: fantastica l’immagine che hai scelto ….
Marianna Martinoni
Del tutto casuale, Marianna!
😀
Egr. dott. Mazzini, le somme assegnate ogni anno al 5×100 sono quelle reali versate dai contribuenti o vengono ridotte in percentuale fino al raggiungimento dei 400 milioni?
Se questo è il funzionamento da quest’anno con l’aumento a 500 milioni le associazioni riceveranno in media il 25% in più?
Grazie.
Dovrebbe essere così, in effetti. Ma il tetto è stato aumentato a partire dal 2015, quindi le associazioni riceveranno questa % in + solo nel 2017
cm