5 per mille 2023 e Onlus ancora sposi

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Il pericolo dovrebbe essere scampato.

Il DL Milleproroghe – che venga sempre glorificato dato che ha salvato il deretano al non profit molte volte – è stato ieri sera deliberato dal Consiglio dei Ministri e fra stasera e domani sera uscirà in Gazzetta Ufficiale.

In esso si legge(rebbe) la tanto sperata proroga di un anno per l’accesso delle Onlus (non ancora iscritte al RUNTS) al 5 per mille “primo riquadro”, quello che una volta veniva chiamato “del volontariato”.

All’art 9, comma 5 si legge(rebbe)

5. All’articolo 9, comma 6, del decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 228, convertito con modificazioni dalla legge 25 febbraio 2022, n. 15, le parole “secondo anno successivo” sono sostituite con le parole “terzo anno successivo” e le parole “31 dicembre 2022” sono sostituite con le parole “31 dicembre 2023”.

Che, tradotto, vuol dire quello che ho scritto prima, e cioè che chi è ancora iscritto all’Anagrafe delle Onlus può continuare (per l’edizione 2023) ad essere iscritto alle liste perpetue del 5 per mille.

Detto questo, mi sembra particolare il fatto che le Onlus che si reggono fondamentalmente sulle donazioni continuino a rimanere nell’Anagrafe omonima.

Così facendo si giocano la possibilità di realizzare attività diverse, ad esempio, che non sono poca cosa.

Ma ora basta; incrociamo le dita, tratteniamo il respiro e stappiamo le bottiglie.

Auguri a tutti voi!

Carlo Mazzini

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