Legge di stabilità 2016: ecco le novità definitive per il non profit

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E anche quest’anno la legge di stabilità è fatta (manca solo l’ok scontato del Senato). Mance, mancette, disposizioni che nulla c’entrano con una legge del bilancio dello stato, incroci poco magici e poco comprensibili (una legge che richiama un’altra cancellando “e inoltre”, ma che vvò ddì?). E alcune disposizioni che interessano il non profit. Ecco quelle che ho trovato scorrendo gli oltre 600 commi, salvo errori e omissioni. Vita aveva dato riscontro su altre disposizioni relative le politiche sociali.

Due per mille per associazioni culturali

Mettiamola in questo modo. Il 5 per mille per la cultura esiste già. Funziona male perché al MIBACT da 3 ani lo fanno funzionare male, come è stato ribadito per la terza volta dalla Corte dei Conti. Qui viene istituito un inutile, incerto e vaghissimo 2 per mille. Inutile perché appunto esiste già il 5 per mille. Incerto e perché qui parla – sotto il profilo soggettivo – di “associazioni”. Quali? Riconosciute? Non riconosciute? Da quanto tempo fanno attività culturale? Vaghissimo perché sotto il profilo oggettivo, di quale “cultura” stiamo parlando? Mò costituisco l’”associazione culturale per la diffusione delle tradizioni maori in Italia”, e vediamo se riesco a finanziarmi con il 2 per mille!
(comma 548-duodevicies)

Art Bonus

Finalmente lo rendono perpetuo, e il credito d’imposta sarà sempre del 65%.
Ottimo. Se poi qualche amministrazione pubblica si svegliasse non solo nel mettere i beni nel portale, ma anche a istituire una funzione “fundraising” negli uffici comunali, non sarebbe male.
(commi 172-173)

Volontariato “pubblico” con assicurazione

Viene istituito un fondo per assicurare quei soggetti (stranieri, chi ha accesso a forme di integrazione del reddito, detenuti ecc) che fanno volontariato per conto / con gli enti territoriali.
(commi 167-171)

Più facile farsi donare beni

Una serie di soggetti – tra cui le Onlus – vedono alzarsi il limite del valore dei beni al di sotto dei quali non è dovuta – dalle aziende donatrici – una comunicazione (altrimenti obbligatoria) all’amministrazione finanziaria. Il limite non vale per i beni facilmente deperibili (e quindi non è mai dovuta). Il limite viene alzato da 5.164,57 euro a 15.000 euro.
(comma 217)

8 per mille statale decurtato

L’8 per mille di pertinenza statale (che servirebbe per un sacco di cose) viene tagliato di altri 10 milioni. E’ come Sanremo. Ogni anno c’è: una presenza (quella del taglio) inevitabile.
(comma 336)

2 per mille partiti politici

Viene tagliato anche il 2 per mille ai partiti, ma non disperate. Tanto il tetto che era stato fissato non lo hanno mai raggiunto, nonostante quel gran pezzo della leopolda.
(comma 341)

Cooperative sociali al 5% d’IVA

Le cooperative sociali applicheranno il 5% ad una serie di prestazioni di servizi rese in esecuzione di contratti di appalto e di convenzioni in generale oppure rese direttamente ai beneficiari.
(commi 545-547)

Società benefit

Ne ho già parlato qui
(commi 198-206)
Carlo Mazzini
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