Domani (mercoledì 11) parte il Festival del Fundraising 2016, nona edizione.
Ora, se non sapete di cosa si tratta
a. siete perdonati se non fate parte di alcuna organizzazione (ma allora che ci fate qui?)
b. siete più che scusati se fate parte di un ente davvero piccolo
c. siete incorreggibili se ritenete che avrei dovuto scrivere “… del foundraising”
d. non avete scuse se fate parte di un ente medio – grosso.
Nell’ipotesi d. potete iniziare ad inginocchiarvi sui granelli di sale e far stridore con i vostri denti sperando di non finire nel fuoco della Geenna.
Tanto per capirci: ci sono moltissimi relatori (fundraiser) in gamba (il fatto che ci sia io è l’eccezione che conferma anche qui la regola), si fanno di continuo incontri interessanti e si parla di come far crescere le organizzazioni e i rapporti con i donatori, nei 1000 e più modi che i fundraiser trovano andando oltre ogni legge della fisica, ogni tanto (temo) anche della legge.
Balza agli occhi l’assenza di istanze e presenze politiche, il che è un pregio (abbasserebbe il livello di probità) e un difetto. Nell’anno della riforma, non parlare della riforma del III settore mi sembra un controsenso, ma è anche vero che visto il vuoto assoluto cui si assiste quando i politici parlano di questa materia, forse è meglio così.
Vi invito ad andare a leggere il programma del Festival.
Se avete twitter, cercate l’hashtag #FFR16 e @fundraisingfest (oltre a @quinonprofit)
Per confermare la mia pirlaggine, ho pensato di presentarmi così come relatore:
CARLO MAZZINI
Consulente
Conterraneo senza meriti di Govi e De Andrè, dopo una laurea sbadatamente presa in Economia e Commercio, si trasferisce a Milano, dove costruisce, figlio dopo figlio, una famiglia.
Di lavoro farebbe il consulente di enti nonprofit sulla materia della legislazione speciale e della fiscalità, ma quando lo dice non viene creduto e allora vira su un più credibile profilo di “animatore di funerali collettivi”.
Da quando gli hanno dato un computer scrive articoli per Vita Magazine e Il Sole 24 Ore, e questi, incredibilmente, glieli pubblicano. Ha anche un blog – quinonprofit.it – da dove lancia strali verso il mondo intero, ma il mondo intero non sembra accorgersene.
Per due anni non ha parlato con sua suocera. Non voleva interromperla.
Carlo Mazzini
