Con inopportuno ritardo, vi segnalo un mio contributo alla rivista ASSOCIAZIONI E SPORT (numero ottobre / novembre), mensile di aggiornamento e approfondimento sugli enti associativi, edito da Euroconference.
Prima dell’estate, l’avv Martinelli – noto esperto in materia e direttore della rivista – mi ha contattato chiedendomi un piccolo contributo sulla riforma. Come al solito non mi sono tirato indietro, partendo però dalla considerazione che io conosco la normativa sullo sport “non profit” più per studio che per pratica professionale (e c’è una bella differenza).
Mi sono chiesto perché nella riforma non siano mai citate le “sportive dilettantistiche” e perché componenti di quel partito di maggioranza che esprime il presidente del consiglio dei ministri propongano nuove leggi sullo sport dilettantistico e associazioni proprio nel momento in cui una legge di riforma globale del non profit è stata appena votata (dallo stesso partito e su forte input del presidente medesimo). Forse che PD voglia dire “Pò Distratti”?
Come dire: mi sono fatto un pò di domande e mi son dato qualche parziale risposta.
Qui trovate l’indice del numero nel quale sono stato ospitato e qui trovate la pagina dove partire per abbonarvi.
Ecco come inizia il mio pezzo
“Lo sport fa male!” sentenziava il comico Gioele Dix, quando alcuni anni fa interpretava un professore argentino cattedratico di sport. Deve essere lo stesso pensiero che è passato per la testa al Legislatore nei 2 anni scarsi di discussione della legge di riforma del terzo settore. Questa mia convinzione è avvalorata dal fatto che la legge delega non cita, neppure per sbaglio, il termine “sport”, nemmeno nella sua forma dilettantistica che, come sa chi legge questa rivista, è l’attività di decine di migliaia di organizzazioni non profit italiane. …
Carlo Mazzini
