Leggo che il Forum del Terzo Settore dice di rappresentare 100mila organizzazioni (cioè un ente non profit su tre di quelli esistenti in Italia), e ciò mi ricorda il PD che afferma di rappresentare le ragioni della sinistra in Italia.
E’ tutta una questione di credibilità. Se chiedo a voi pochi lettori di questo sito le 5 grandi battaglie combattute – e vinte – dal Forum negli ultimi 5 anni, cosa mi dite?
Ecco, appunto.
Chi ritiene di rappresentare un movimento di cui non ci ricordiamo le gesta eroiche ma solo i moniti lanciati all’insaputa degli obiettivi dei moniti? Di pochi giorni fa: pare che alcuni fondi importantissimi per la spesa sociale siano stati tagliati, non si sa come, non si sa da chi. Cosa dice il Forum? “Tagli alla spesa sociale, ci auguriamo che il Governo smentisca”. Ah, te lo auguri? Anch’io mi auguro che il prossimo week end faccia bel tempo! Quando il 12 dicembre si insedia il Governo Gentiloni, titola il comunicato stampa del Forum: “Il Forum sul governo Gentiloni: le nostre priorità”, al che da Palazzo Chigi deve essere stato tutto un tremito e un chiedersi quali priorità avesse questo mostro di autorevolezza, questo “grande vecchio del non profit” che da sempre rappresenta il terzo settore! E poi si legge il comunicato stampa del Forum che è tutto un augurio che si continui come prima più di prima perché il toscano sarà stato anche un pò bischero, ma noi del forum ci garbava tanto! Pensate che il Forum era tutto contento che avessero confermato Poletti, uno dei maggiori gaffeur che la storia dei ministri repubblicani si ricordi.
Questa è la situazione attuale del Forum, il quale, mentre scrive con il Ministero del Lavoro la bozza del decreto legislativo sulle reti associative cercando di far diventare se stesso unico ente deputato a rappresentare il non profit (son tanto democratici), elegge il suo nuovo portavoce, Claudia Fiaschi, già presidente di CGM, area cooperative bianche. Inutile dire che la signora è ottima persona, così come lo era (lo è) il past president Barbieri.
Ma io mi chiedo: siano nel momento sensibile di modifica della legislazione del non profit. Da più parti si considera una iattura il fatto che si assottigli la differenza – forse anche di agevolazioni – tra enti commerciali low profit (cooperative sociali e non, imprese sociali) e enti non commerciali non profit. Si chiede che non ci si faccia abbagliare dal sol dell’avvenire ma, rimanendo con i piedi per terra, si continui a essere capaci a distinguere, perché nella distinzione c’è la capacità di ragionare, nella confusione no.
Si chiede in definitiva che il volontariato rimanga tale e che non si venga più di tanto accomunati alle low profit, non perché siano appestate, ma perché il rischio di confusione è davvero alto. “Ma allora è possibile dividere un pò gli utili?” questo mi chiedono le organizzazioni leggermente obnubilate da pastoni della stampa generalista dove i giornalisti spiegano male qualcosa che hanno capito poco.
Premesse tutte queste richieste, cosa fa il Forum? Elegge Portavoce (quanto mi urta questa political correctness per cui uno non possa avere un presidente!) un’ottima rappresentante della parte “commerciale”, produttiva del Terzo Settore, cioè la parte delle cooperative (sociali e non).
Che fai, provochi? Allora dillo. Dillo che per te (Forum) il pastone va bene, che è bene farsi rappresentare in questo momento da qualcuno che ha già blindato l’unica parte che gli interessa (impresa sociale) e che non conosce e comunque NON RAPPRESENTA la parte del non profit e le sue problematiche, anche perché non le conosce. I problemi di una cooperativa (sociale, asociale …) sono totalmente diversi da quelli degli enti non profit non commerciali. Dite: e va beh, fanno parte anche loro del Terzo Settore! Bravi tarlucchi! E’ come dire che le istanze dei piloti vengono rappresentate dalle hostess, tanto … non lavorano tutti sull’aereo?
Ma poi cavolo, le cooperative non hanno già Lega delle cooperative, Confcooperative e a far sintesi Alleanza delle cooperative italiane?
Ecco: spesso si dice che il male dell’Italia sia la mancanza di una classe dirigente. Concordo e aggiungo “anche nel non profit”. Se l’assemblea del Forum ha tirato fuori dal cilindro questa opzione formidabile di farsi rappresentare ADESSO da qualcuno che già altrove presenta le istanze di chi rappresenta davvero (movimento cooperativo), c’è da pensare che l’associazione più importante del Forum non siano ARCI, ACLI e compagnia bella. E’ la AMI: associazione masochisti d’Italia.
Carlo Mazzini