#riformaterzosettore: nasce la nuova impresa sociale un pò troppo low profit

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Stasera è la volta dell’Impresa sociale. E’ appena uscito in Gazzetta Ufficiale (oggi, 19 luglio 2017) il Decreto legislativo 112/17 relativo alla nuova disciplina delle imprese sociali (qui il testo).

Lasciando ai palafrenieri del Governo la sudata opera di dire quanta fortuna recheranno queste disposizioni al futuro radioso del paese, segnalo che in relazione al tema del low profit (cioè di concedere ai finanziatori / azionisti la divisione degli utili in parte ridotta) tra le forze in campo ha prevalso chi vedeva in questa ipotesi solo fumo negli occhi. Pertanto è stato previsto un meccanismo farraginoso recato all’art 3, comma 3 che recita
3. L’impresa sociale può destinare una quota inferiore al cinquanta per cento degli utili e degli avanzi di gestione annuali, dedotte eventuali perdite maturate negli esercizi precedenti:
a) se costituita nelle forme di cui al libro V del codice civile, ad aumento gratuito del capitale sociale sottoscritto e versato dai soci, nei limiti delle variazioni dell’indice nazionale generale annuo dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e di impiegati, calcolate dall’Istituto nazionale di statistica (ISTAT) per il periodo corrispondente a quello dell’esercizio sociale in cui gli utili e gli avanzi di gestione sono stati prodotti, oppure alla distribuzione, anche mediante aumento gratuito del capitale sociale o l’emissione di strumenti finanziari, di dividendi ai soci, in misura comunque non superiore all’interesse massimo dei buoni postali fruttiferi, aumentato di due punti e mezzo rispetto al capitale effettivamente versato;
b) a erogazioni gratuite in favore di enti del Terzo settore diversi dalle imprese sociali, che non siano fondatori, associati, soci dell’impresa sociale o società da questa controllate, finalizzate alla promozione di specifici progetti di utilità sociale.

Detto che soprattutto per il caso A, spiegarlo non è banale tra indici e valori degli interessi dei buoni postali fruttiferi, è un modo anche per dire: non conviene costituire le imprese sociali ma conviene buttarsi sulle benefit corporation.
Le agevolazioni fiscali degli investitori (art 18) si attiveranno solo dopo il ricevimento dell’autorizzazione della Commissione europea, quindi o dal 2019 o dal 2020.

Carlo Mazzini

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