I 10 principi che scaturiscono dall’affaire 124/17 sulla pubblicazione delle entrate pubbliche

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Dall’affaire “124”, cioè dall’obbligo di pubblicare online le entrate di natura pubblica, possiamo trarre i seguenti 10 principi.

  1. Pensare male le leggi e scriverle peggio non aiuta a rinsaldare la fiducia tra cittadini e apparato burocratico e tra cittadini e politici.
  2. Non rileva che la legge sia stata ispirata dalle migliori intenzioni (trasparenza ecc): se non è chiaro ambito soggettivo, ambito oggettivo, controllori, e se le sanzioni non sono proporzionate, le migliori intenzioni fanno la fine del migliore lastricato: conducono verso l’inferno.
  3. Se ministeri e autorità non sono competenti (per norma specifica o per norma generale), sarebbe meglio che se ne stessero zitti.
  4. Se non se ne stanno zitti, dovrebbero dirci quale valore hanno le missive che si inviano gli uni agli altri. Chi vincolano?
  5. Se un ministero si accorge che una norma mette in difficoltà i cittadini, è pregato di darsi da fare – come chiedere un parere al Consiglio di Stato) in tempo utile, non quando i buoi sono scappati.
  6. E se un ministero chiede un parere al Consiglio di Stato e fa avere il documento ad un’associazione di categoria, non sarebbe una cattiva idea che inserisse nella lettera una data e un numero di protocollo, oltre ad una firma. Nello specifico, la lettera del MISE (ieri resa nota dal Forum) che sbugiarda la propria Direzione Generale per il Mercato (che in precedenza si era espressa per l’applicazione fin dal 2018), manca evidentemente di una prima lettera di accompagnamento e quindi non si capisce quando sia stata inviata.
  7. Se associazioni di categoria del non profit ritengono valida una certa posizione (si inizia dal 2019 e non dal 2018) la argomentino solidamente con argomenti giuridici, perché è il principio di legalità che deve guidare noi cittadini. 
  8. Le associazioni di rappresentanza (Forum ma anche altre) o gli enti che supportano le non profit (vedi i CSV) dovrebbero far proprio anche il principio di prudenza: anche se tutti concordiamo con la “follia” della norma – e io con loro come ogni professionista – ci si rende conto che dire “non bisogna farlo” mette a rischio non loro ma le organizzazioni? L’”ipse dixit” è principio sepolto da secoli; se ne facciano una ragione.
  9. Non è male “studiare” la norma; ciò vuol dire andare a “scovare” le dichiarazioni dei proponenti la legge in sede di commissione, leggere i Dossier delle camere, ricostruire complessivamente l’iter.
  10. Per i politici: se avete appena legiferato in merito alle non profit (D Lgs 117/17, del 3.7.17) in direzione di una semplificazione degli adempimenti, perché vi contraddite con norma che va in direzione ostinata e contraria approvata il mese successivo (L 124 del 4.8.17)?

Carlo Mazzini

 

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