Una stramba idea di federalismo delle Poste

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Come ho già riportato, in attesa che la paresi alla mano di Tremonti svanisca e il Ministro si metta nuovamente a firmare (soprattutto un decreto in particolare), a fine luglio alcune grandi organizzazioni hanno promosso presso Poste l’accesso generalizzato del non profit ad una tariffa che credo fosse già esistente.

Il nome della tariffa è Postatarget Creative Sperimentale e consentirebbe agli enti – nelle more del decreto – di inviare ad un costo minore rispetto ai 0,28 attuali di tariffa piena.

Alcuni miei clienti – per non dire dei componenti di una mailing list dedicata che sta seguendo la questione – mi hanno però comunicato che qualcosa non funziona.

La situazione è la seguente.

Poche direzioni regionali – o come si chiamano – delle Poste applicano la tariffa.

La maggior parte non la applica perchè

– non ne sanno nulla (gulp!), oppure

– dicono che il termine “sperimentale” non è stato messo lì a casaccio, e ci fanno sapere che la sperimentazione si è conclusa il 31 agosto.

Alcuni account delle Poste brancolano nel buio, promettono e poi si rimangiano la parola, allargano le braccia, non si fanno trovare, rimandano a future tariffe possibili, probabili, …

Quindi.

Mettiamoci l’anima in pace. La pagina web sulle iniziative di responsabilità sociale d’impresa di Poste è ferma al 2008, e qui finalmente scorgo un barlume di coerenza. Altrove si parla ancora di sostenibilità e menate varie ma lasciano – alla luce di queste notizie – il tempo che trovano.

Poste non è vicina al non profit. Siamo tranquilli, ognuno per la sua strada e non ci contiamo storie. Bene così, per intenderci. Preferiamo la sincerità all’ipocrisia, no?

E comunque, ricordiamoci che le tariffe agevolate rappresentavano un ottimo business per Poste, in quanto ciò che perdevano con lo sconto, lo incassavano con il rimborso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Grazie, Poste. Non appena arriva la liberalizzazione ci ricorderemo di questi alti servigi, della responsabilità sociale d’impresa, dei bilanci sociali (anche qui fermi al 2008).

Infine, imperdibile davvero sarà l’appuntamento di lunedì sera organizzato da ASSIF proprio sull’argomento.

Qui per saperne di più.

Carlo Mazzini

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2 commenti

  1. Beh potrebbero aggiornare almeno il sito con
    2009:
    aumento delle tariffe postali anche per tutto il settore non profit, messe in ginocchio tutte le organizzazioni italiane che si vedono costrette a bloccare le campagne mailing e i progetti considerando che non ricevono più donazioni!

    Mi sembra almeno “trasparente”!

    • Da quando la trasparenza è un concetto che l’amministrazione pubblica – anche aziendalizzata – ha fatto proprio?
      Fabio, siamo in Italia; esci dai tuoi week-end mangerecci e torna alla realtà!
      🙂
      cm

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