Subito i fatti. E’ stato pubblicato sul sito del Senato il Disegno di legge 2968, legge di stabilità 2012 (che forse sarebbe meglio chiamare “io speriamo che me la cavo anche nel 2012”).
All’articolo 5, il comma 9 parla di cinque per mille 2012:
“9. Le disposizioni di cui all’articolo 2, commi da 4-novies a 4-undecies, del decreto-legge 25 marzo 2010, n. 40, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2010, n. 73, relative al riparto della quota del cinque per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche in base alla scelta del contribuente, si applicano anche relativamente all’esercizio finanziario 2012 con riferimento alle dichiarazioni dei redditi 2011. Le disposizioni contenute nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 aprile 2010, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 131 dell’8 giugno 2010, si applicano anche all’esercizio finanziario 2012 e i termini ivi stabiliti relativamente al predetto esercizio finanziario sono aggiornati per gli anni: da 2009 a 2010, da 2010 a 2011, da 2011 a 2012 e da 2012 a 2013. Le risorse complessive destinate alla liquidazione della quota del 5 per mille nell’anno 2012 sono quantificate nell’importo di euro 400 milioni.”
Come potete comprendere, con grossi sforzi e voli pindarici i tecnici del Ministero hanno azionato la Xerox, hanno aperto i flaconcini di bianchetti (quelli che puzzano terribilmente), e via che abbiamo il 5 per mille per il 2012.
Abbiamo i soldi?
No!
I soldi citati nell’ultimo periodo si riferiscono – questa volta in modo più chiaro e intelligibile – alle liquidazioni che nel corso del 2012 si effettueranno per i 5 per mille passati (verosimilmente il 5 per mille 2010).
Basteranno i 400 milioni per il 5 per mille 2012?
No, se l’ultimo anno saldato (parzialmente) ha richiesto risorse per 420 milioni comunque già decurtando gli importi assegnati dai contribuenti, come ho spiegato qui.
Qualcuno ha letto questo testo? Qualcuno ha capito ciò che c’è scritto? C’è qualcuno che vuol dire qualcosa? Ci va tutto bene?
Agenzia del Terzo Settore, Forum del Terzo Settore … qualcosa da dichiarare?
I promotori della legge sul 5 per mille ad libitum (a destra il count-up) si svegliano dal loro alto scranno o continuano a dormire sonni tranquilli, intanto a loro cosa importa?
Carlo Mazzini
Aggiornamento col testo approvato e il numero della Legge
L 183/11, art 33, c 11
11. Le disposizioni di cui all’articolo 2, commi da 4-novies a 4-undecies, del decreto-legge 25 marzo 2010, n. 40, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2010, n. 73, relative al riparto della quota del cinque per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche in base alla scelta del contribuente, si applicano anche relativamente all’esercizio finanziario 2012 con riferimento alle dichiarazioni dei redditi 2011. Le disposizioni contenute nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 aprile 2010, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 131 dell’8 giugno 2010, si applicano anche all’esercizio finanziario 2012 e i termini ivi stabiliti relativamente al predetto esercizio finanziario sono aggiornati per gli anni: da 2009 a 2011, da 2010 a 2012 e da 2011 a 2013. Le risorse complessive destinate alla liquidazione della quota del 5 per mille nell’anno 2012 sono quantificate nell’importo di euro 400 milioni.
