5 per mille: 5 domande a chi ci governa

0

400 milioni al 5 per mille nel 2012. La notizia – anzi l’indiscrezione – ha percorso tutto il web, a partire da Vita che giustamente l’ha messa la scorsa settimana in prima pagina. Nel disegno di legge di stabilità che probabilmente questa settimana verrà presentato dal Governo alle Camere, dovrebbe esser quindi riportato il finanziamento relativo al 5 per mille.

Ma prima di festeggiare, alcune domande – che ho appena riportato sull’ultimo Vita “cartaceo” – sono d’obbligo, giusto per evitare che continuino a prenderci per cretini; facciamogli sapere che abbiamo mangiato la foglia

Ecco le domande

1. E’ possibile sapere a quanto ammonta, per ogni anno, il famoso “tetto”, giusto per capire se questo limite è congruo rispetto alle sottoscrizioni che gli italiani dichiarano nelle loro dichiarazioni dei redditi? Parliamo degli anni 2009, 2010, 2011?

2. Quei soldi sono disponibili? Quando ogni anno la legge di stabilità (ex finanziaria) ci dice che ci sono 300, 400 milioni, di cosa parla? Sono i soldi disponibili per l’anno di riferimento del documento di stabilità (criterio di cassa, per i 5 per mille saldati quest’anno sarà il 2012) o quelli stanziati per il saldo del 5 per mille che viene normato nel documento di stabilità (criterio di competenza, 5 per mille 2012, che verrà erogato nel 2014)?

3. Cosa vuol dire che la somma di tutti i 15 milioni di 5 per mille del 2009 ammonta a 420 milioni, precisi precisi, vuol dire 420.000.000,00 euro? Chi ha deciso di tagliare tutti i 5 per mille in modo tale da far risultare la cifra tonda? E’ possibile sapere: a. chi si è preso questa responsabilità, b. sulla base di quale disposizione di legge, c. perché non ci è stato detto nulla, d. a quanto ammonta la parte tagliata, e. che fine fanno i restanti soldi?

4. 5 per mille 2007 e 2008 non ancora erogati: a. quali sono le cause di questo ritardo, b. a quanto ammontano le somme non ancora pagate, c. quando i legittimi destinatari possono sperare di ottenere i soldi?

5. E’ possibile rendere stabile il 5 per mille così da fermare il contatore che ho attivato qui a destra, che misura il tempo che ci separa dall’ultima volta che la Commissione Finanze si è riunita per parlare seriamente e collegialmente della misura?

Queste domande, in una democrazia compiuta, dove ruoli e regole sono rispettati da tutti perché riconosciuti come collante del vivere civile, queste domande, dicevo, non dovrebbero neppure essere formulate perché le amministrazioni competenti avrebbero dovuto già porsele da sole e dare risposte esaurienti. Anzi, avrebbero dovuto fare in modo di non farsele porre, facendo funzionare un meccanismo banale come è il 5 per mille.

Ma qui siamo dove siamo, ed è necessario porre le domande. Nella speranza, ma non nella certezza, che qualcuno, dall’altra parte risponda.

Is there anybody out there?

Carlo Mazzini

PS: Ricordatevi che chi si abbona a Vita può leggere online tutto il settimanale

Ecco qui come abbonarsi o rinnovare l’abbonamento


Related Posts with Thumbnails
Share.

About Author

Leave A Reply

Time limit is exhausted. Please reload CAPTCHA.

Questo sito utilizza cookie per funzioni proprie. Se continui nella navigazione o clicchi su un elemento della pagina accetti il loro utilizzo Per maggiori informazioni vai in fondo alla pagina e clicca su "Privacy Policy"

Vai in fondo alla pagina e clicca su "Privacy Policy" - Per contattarci su questioni "Privacy" scrivi a "studiouno (chiocciola) quinonprofit.it"

Chiudi