Fondi 5 per mille e tariffe postali nel mille proroghe di fine 2011

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Il milleproroghe di fine anno è uno degli eventi più attesi da cittadini, istituzioni ed imprese, in quanto contiene – come da denominazione – provvedimenti che confermano l’incapacità tutta italiana di rispettare gli impegni, persino con se stessi.

Nel caso del non profit, le due norme contenute nel testo di quest’anno (DL 216/11) sono invece un “minimo sindacale” rispetto al quale le organizzazioni non hanno alcuna responsabilità; si tratta di un vero atto dovuto dell’amministrazione pubblica.

5 per mille

I fondi dedicati al 5 per mille che non sono stati impegnati nel 2011, sono prorogati al 2012. Sarebbe utile capire a quanto ammontano questi fondi e se siano utilizzabili per 5 per mille passati ancora non erogati né definiti. Riecheggia nella mia testa due dei quesiti che posi su questo sito e su Vita che dicevano:

“1. E’ possibile sapere a quanto ammonta, per ogni anno, il famoso “tetto”, giusto per capire se questo limite è congruo rispetto alle sottoscrizioni che gli italiani dichiarano nelle loro dichiarazioni dei redditi? Parliamo degli anni 2009, 2010, 2011?

2. Quei soldi sono disponibili? Quando ogni anno la legge di stabilità (ex finanziaria) ci dice che ci sono 300, 400 milioni, di cosa parla? Sono i soldi disponibili per l’anno di riferimento del documento di stabilità (criterio di cassa, per i 5 per mille saldati quest’anno sarà il 2012) o quelli stanziati per il saldo del 5 per mille che viene normato nel documento di stabilità (criterio di competenza, 5 per mille 2012, che verrà erogato nel 2014)?”

Il testo dell’articolo 20 del milleproroghe dice

“Art. 20 Conservazione somme iscritte nel conto della competenza e dei residui per l’anno 2011 sul Fondo per il 5 mille del gettito IRPEF In vigore dal 29 dicembre 2011

1. Le somme iscritte in bilancio in conto competenza e nel conto dei residui nell’ambito della missione “Fondi da ripartire” e del programma “Fondi da assegnare”, capitolo n. 3094, dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, per l’anno finanziario 2011, non impegnate al termine dell’esercizio stesso, sono conservate in bilancio per essere utilizzate nell’esercizio successivo. Il Ministro dell’economia e delle finanze e’ autorizzato a ripartire per l’anno 2012, tra i pertinenti capitoli delle amministrazioni interessate, le somme conservate nel conto dei residui del predetto Fondo.”

Tariffe postali

In sostanza, il governo Monti dice che non si fa più riferimento alla legge – ormai defunta nei fatti – che consentiva alle non profit di ottenere le tariffe agevolate a spese dello Stato, ma il non profit dovrà chiedere (in ginocchio?) alle Poste SpA un accordo che preveda una riduzione delle tariffe, valido fino alla fine del 2013.

Chi contratterà, per conto del non profit, le nuove tariffe con le Poste?

“Art. 21 Proroga di norme nel settore postale In vigore dal 29 dicembre 2011

1…

2. Il termine di cui al comma 1-bis dell’articolo 2 decreto-legge 5 agosto 2010, n. 125 , convertito, con modificazioni, dalla legge 1° ottobre 2010, n. 163 , e’ prorogato al 31 dicembre 2013.

3. A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino al termine di cui al comma 2, i gestori dei servizi postali sono autorizzati ad applicare apposite tariffe per le spedizioni di prodotti editoriali con riferimento alle associazioni ed organizzazioni senza fini di lucro e alle associazioni d’arma e combattentistiche, ferma anche per queste la necessita’ dell’iscrizione al Registro degli operatori di comunicazione (ROC) e con esclusione dei prodotti di cui all’articolo 2, comma 1, lettera b), del decreto-legge 24 dicembre 2003, n. 353 , convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2004, n. 46 . Non si applica l’articolo 3, comma 1, del decreto-legge 24 dicembre 2003, n. 353 , convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2004, n. 46 .”

Carlo Mazzini

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2 commenti

  1. Gent.le sig. Mazzini,
    ma cosa si intende per ” fondi dedicati al 5 per mille che non sono stati impegnati nel 2011″, sono i fondi della racconta del 5 per mille dello scorso anno che non verranno distribuiti nel senso che la campagna dello scorso anno non riceverà distribuzione, oppure sono quelli che non vengono divisi per errori di compilazione del modello, o ancora quelli che sono “avanzati” (se ci sono) rispetto al tetto che era stato fissato (400milioni?)?
    Grazie infinite per il supporto che da ai nostri settori con questo suo blog!

    • L’ultima che ha detto, credo. Per farla breve, indifferentemente dalle ragioni di “avanzo”, esso sussistendo si è deliberato di mantenere nello stesso capitolo di bilancio i fondi che altrimenti sarebbero andati nel calderone generale.
      Da tempo ho rinunciato a capire tutto tutto.
      cm

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