5 per mille 2009 per lo sport: ecco come ottenere i soldi

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Sul sito dell’Ufficio per lo Sport – insediato presso la Presidenza del Consiglio dei ministri – sono state pubblicate oggi, 27 gennaio, le istruzioni utili a 3.951 enti che non hanno ancora ricevuto il 5 per mille del 2009.

L’Ufficio ha inviato in questi giorni una comunicazione ad ogni ente con la quale spiega la procedura per ottenere le somme assegnate dai contribuenti inviando tra l’altro i riferimenti bancari (IBAN).

In quella comunicazione sono riportati login e password da inserire in questa pagina. Poi, presa visione della guida alla compilazione pubblicata qui, bisogna compilare i form e inviare il tutto con gli allegati richiesti tramite posta certificata.

Dato che bisogna firmare la documentazione, e allegare la carta d’identità del legale rappresentante, munitevi di scanner per poi, come detto, inviare i documenti per posta certificata.

Solo se sapete motivare il non utilizzo di posta elettronica certificata potete inviare la documentazione per raccomandata. Le istruzioni ricordano che è possibile aprire una casella di PEC attraverso le Poste.

Due considerazioni.

Prima: nei giorni scorsi ho letto che il Governo intende emanare disposizioni di semplificazione burocratica, e ha annunciato che mai più un’amministrazione pubblica chiederà dati dei quali è già in possesso … perché sorridete? Solo perché – a parte l’IBAN – tutti i dati che vi chiedono li hanno già? Sappiate, en passant, che non c’è neppure bisogno di una nuova legge per rendere effettivo questo sacro principio, dato che già due leggi (241/90 e 212/00) lo sanciscono solennemente e, altrettanto solennemente, la PA lo disattende.

Seconda considerazione: il link relativa all’informativa per l’ente (riferimenti artt 11 e 12 DPCM 3.4.09) a me apre un file pdf che dice

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Dato che i pdf li apro perfettamente, presumo che vi sia un qualche problema.

Comunque qui in calce trovate gli articoli 11 e 12 del DPCM citato che, detto incidentalmente, mi sembra non siano pertinentissimi con la procedura di richiesta dei soldi ma con quella di rendicontazione.

 

E il 5 per mille 2008?

Sul sito dell’Ufficio per lo sport si parla anche di questo. Lo trovate qui con anche i riferimenti cui telefonare per chiedere informazioni.

Ringrazio quanti tra di voi mi hanno dato il “la” dando testimonianza nello spazio riservato ai commenti di questo post. Grazie!

Carlo Mazzini

DPCM 4.3.09

Art. 11.

Obbligo di rendicontazione delle somme

1. I soggetti destinatari delle somme di cui al comma 4 dell’art. 10 entro un anno dalla ricezione degli importi, sono tenuti a redigere un apposito e separato rendiconto dal quale risulti, anche a mezzo di una relazione illustrativa, in modo chiaro e trasparente la destinazione delle somme ad essi attribuite, cosi’ come indicato dal comma 3, art. 63-bis del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, utilizzando il modulo reso disponibile sui siti istituzionali dei Ministeri competenti.

2. Le associazioni sportive dilettantistiche di cui all’art. 8 effettuano la rendicontazione secondo i criteri fissati dal decreto del Ministro dell’economia e delle finanze di cui all’art. 63-bis, comma 6, del decreto-legge n. 112 del 2008.

3. I rendiconti e le relative relazioni dovranno essere trasmesse, entro trenta giorni dalla data ultima prevista per la compilazione, all’amministrazione competente alla erogazione delle somme, per consentirne il controllo. A tal fine, la medesima amministrazione potra’ richiedere l’acquisizione di ulteriore documentazione integrativa.

4. Gli enti che hanno percepito contributi di importo inferiore a 20.000 euro non sono tenuti all’invio del rendiconto e della relazione, che dovranno comunque redigere entro un anno dalla ricezione degli importi e conservare per dieci anni.

5. Le amministrazioni competenti possono operare controlli amministrativo-contabili delle rendicontazioni anche presso le sedi degli enti beneficiari.

Art. 12.

Modalita’ e termini per il recupero delle somme

1. I contributi erogati sono soggetti a recupero nei seguenti casi:

a) qualora la erogazione delle somme sia stata determinata sulla base di dichiarazioni mendaci o basate su false attestazioni anche documentali;

b) qualora le somme erogate non siano state oggetto di rendicontazione;

c) qualora gli enti che hanno percepito contributi di importo pari o superiore a 20.000 euro non inviino il rendiconto e la relazione;

d) qualora, a seguito di controlli l’ente beneficiario sia risultato non in possesso dei requisiti che danno titolo all’ammissione al beneficio;

e) qualora gli enti che hanno percepito contributi di importo inferiore a 20.000 euro non ottemperino alla richiesta di trasmettere, ai fini del controllo, il rendiconto, la relazione illustrativa e la ulteriore documentazione eventualmente richiesta.

2. Il Ministero competente, previa contestazione, in esito a un procedimento in contraddittorio, provvede al recupero del contributo

e – nell’ipotesi di cui alla lettera a) del comma 1 – trasmette gli atti all’Autorita’ giudiziaria.

3. Il recupero del contributo comporta l’obbligo a carico del beneficiario di riversare all’erario, entro il termine di sessanta giorni dalla notifica del provvedimento contestativo, l’intero ammontare percepito, rivalutato secondo gli indici ufficiali Istat di inflazione in rapporto ai «prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati», e maggiorato degli interessi corrispettivi al tasso legale.

4. Ove l’obbligato non ottemperi al versamento entro il termine fissato, il recupero coattivo dei contributi e degli accessori al contributo stesso, rivalutazione ed interessi, viene disposto secondo le modalita’ previste dalla normativa vigente.

 

 

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11 commenti

  1. Ho contattato Ufficio Sport per sapere se per invio va bene la mia PEC personale (sono Presidente ASD) mi hanno detto di sì.Dalle istruzioni per la verità non si evince proprio. Voi che ne dite….Grazie

    • E’ lo stesso problema che hanno gli altri beneficiari del 5 per mille; nelle istruzioni del Welfare si parla di PEC del rappresentante legale. Almeno qui si fa riferimento di PEC riconducibile all’ente.
      cm

  2. Io ho provato ad inviare il materiale richiesto con la mia PEC (sono il rappresentante legale dell’ASD), ma ricevo sistematicamente il messaggio: “Destinatario (capoufficiosport@mailbox.governo.it) non ammesso”.
    E dire che utilizzo la PEC gratuita messa a disposizione dal Governo.

  3. Avevano un problema alla PEC. Li ho contattati telefonicamente si sono scusati per il problema e sono stati gentilissimi.
    Da oggi 1 febbraio è tutto ok. Io ho inviato stamane.
    Mi hanno detto che i tempi per l’erogazione dovrebbero essere abbastanza rapidi…..speriamo!!

  4. Ultime notizie del 5×1000 2009 alle associazioni sportive.
    Ho chiesto notizie all’Ufficio Sport e questa è la situazione, premesso che c’è soltanto un impiegato che si occupa di tutto, questo il lavoro fatto e quello da fare:
    1) ha atteso che si chiudesse il termine il termine ultimo del 31 marzo per l’invio dei documenti;
    2) sta controllando che tutta la documentazione è a posto;
    3) se c’è qualche irregolarità deve aspettare che la società si metta in regola
    4) quando la documentazione di TUTTE le società sarà a posto, inizierà a fare i mandati di pagamento.
    Alla mia domanda di quando prevedeva di fare i mandati la risposta è stata ” non penso di farcela entro il 2012 “.
    Considerazione: visto che tutto il controllo della documentazione consiste nel “ricontrollare ” per la terza volta il codice iban, che già gli ha inviato l’agenzia delle entrate, è chiara l’azione di ostruzionismo nei confronti delle associazioni sportive, o , come sospetto, del capo ufficio.

    • Della serie “a pensar male …” con quel che ne segue, vero?
      La mia esperienza – di fronte a queste situazioni – mi fa dire che più che di ostruzionismo dettato da non so quali “cattiverie” perpetrate da dirigenti pubblici, vi è una vera e propria mancata presa di coscienza delle conseguenze del proprio “non lavoro”.
      Non so se sia questo il caso, ma spesso mi sono trovato di fronte a soggetti che allargavano le braccia dicendo “è la procedura, non si può fare diversamente”.
      Anch’io allargo le braccia e mi chiedo quando mai potremo cambiare, quando il senso di responsabilità avrà il sopravvento sulla mediocrità.

      Cordiali saluti e grazie moltissimo per l’informazione.

      Carlo Mazzini

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