Il PD risponde, ma continua pervicacemente a sbagliare

0

Il lettore Daniele Sivori ha postato un puntuto commento al mio post di ieri, relativo alle dichiarazioni dei senatori Ferrante e Della Seta; nel post rilevavo che bene avevano fatto i senatori a protestare contro il taglio delle detrazioni per le conseguenze nefaste sul non profit, ma male avevano fatto pronunciandosi in merito al mancato finanziamento del 5 per mille 2013, finanziamento che in realtà esiste.

Riporto il commento

daniele sivori
Posted ottobre 16, 2012 at 10:13 AM

“Stupisce che un sito che si chiama nonprofit si lamenti se la politica presta attenzione al terzo settore e lancia l’allarme sul rischio che migliaia di associazioni vadano gambe all’aria.
Basta una semplice ricerca in rete per vedere che Della Seta e Ferrante si occupano assiduamente di 5×1000 da anni, e anche un osservatore non molto attento avrebbe contestualizzato il problema: in questi giorni sta per iniziare l’iter parlamentare della legge di stabilità, dove si stabilisce la politica economica e finanziarie per il PROSSIMO TRIENNIO. E’ cosa nota che l’esercizio finanziario per il 2012 preveda 400 milioni a favore del 5×1000, ma sarebbe stato auspicabile prevedere lo stanziamento di risorse per il 5×1000 anche sull’ESERCIZIO FINANZIARIO del 2013 , ovvero il prossimo anno.
Il 5×1000 è un argomento importante, più attenzione quando se ne parla sarebbe auspicabile.”

E qui rispondo, più che per amor di polemica, per dare agli interessati – non profit e politici – un’informazione che spero puntuale.

Gentile sig Sivori,

credo abbia equivocato ciò che ritenevo di aver esposto in modo chiaro; ma se lei ha equivocato, forse tanto chiaro non lo sono stato.
La questione è semplice.
Bene hanno fatto i due senatori a protestare per il taglio delle detrazioni.
Male hanno fatto – e lei li segue a ruota – a dire che per l’anno prossimo non sarebbe previsto il 5 per mille 2013.
Qui trova http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legge:2012-07-06;95!vig= all’art 23 la disposizione votata anche dai due senatori il 31 luglio 2012 recante – al comma 2 – la previsione del 5 per mille 2013, il cui testo allego in calce alla presente.
Lei afferma – un po’ temerariamente – che “… anche un osservatore non molto attento avrebbe contestualizzato il problema: in questi giorni sta per iniziare l’iter parlamentare della legge di stabilità, dove si stabilisce la politica economica e finanziarie per il PROSSIMO TRIENNIO. E’ cosa nota che l’esercizio finanziario per il 2012 preveda 400 milioni a favore del 5×1000, ma sarebbe stato auspicabile prevedere lo stanziamento di risorse per il 5×1000 anche sull’ESERCIZIO FINANZIARIO del 2013 , ovvero il prossimo anno.”
In qualità di osservatore non molto attento, le faccio notare che la legge di stabilità nulla prevede sul 5 per mille (per il prossimo triennio) per due ragioni fondamentali
– Primo: come dimostrato dalla citazione della legge, il 5 per mille dell’anno prossimo (anno finanziario 2013) c’è e combatte con noi (seppur tagliato a 400 milioni quando ce ne sarebbero bisogno di almeno 460).
– Secondo: è approdato al Senato giusto ieri il disegno di legge delega relativo alla riforma fiscale che all’art 2, c 7 (come è uscito dall’assemblea della Camera) recita
“7. Il Governo è delegato ad introdurre, con i decreti legislativi di cui all’articolo 1, norme dirette … alla razionalizzazione e alla stabilizzazione dell’istituto della destinazione del 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche in base alle scelte espresse dai contribuenti”
Se come ci auguriamo il Governo farà buon uso della delega, il problema per gli anni futuri sul 5 per mille non ci sarà.
Quindi, alla luce di questi fatti, di cosa parlavano i così attenti senatori?
Ah, saperlo!
Riassumendo:
W i politici quando – anche per il non profit – rilevano fatti reali (ad es il pericolo che sottosta al taglio delle detrazioni)
Abbasso i politici (e chiunque altro) quando parlano di cose che – pur avendo l’obbligo di saperle, avendole votate – non conoscono.
Infine, sarebbe bene, quando si critica qualcuno, oltre ad essere competenti sull’argomento criticato, dichiarare il proprio ruolo. Perché mai difende la dichiarazione – al 50% maldestra – dei senatori Ferrante e Della Seta?
Non sarà lei lo stesso Daniele Sivori della Direzione nazionale del PD, nonché portavoce dei senatori Ferrante e Della Seta?
Oppure questo è un suo omonimo?
Al netto dei rottamatori, mi chiedo perché voi del PD abbiate questa pervicace vocazione al masochismo.
Cordiali saluti
Carlo Mazzini
Art 23, c 2, L 95/12, convertito da L 135/12

2. Le disposizioni di cui  all’articolo  2,  commi  da  4-novies  a

4-undecies, del decreto-legge 25 marzo 2010, n. 40,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 22 maggio 2010, n. 73, relative al riparto
della quota del cinque  per  mille  dell’imposta  sul  reddito  delle
persone fisiche in base alla scelta del  contribuente,  si  applicano
anche relativamente all’esercizio finanziario  2013  con  riferimento
alle dichiarazioni dei redditi 2012. Le  disposizioni  contenute  nel
decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data  23  aprile
2010, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 131 dell’8 giugno  2010,
si applicano anche all’esercizio finanziario 2013  e  i  termini  ivi
stabiliti  relativamente  al  predetto  esercizio  finanziario   sono
aggiornati per gli anni: da 2009 a 2012, da 2010 a 2013 e da  2011  a
2014. Le risorse complessive destinate alla liquidazione della  quota
del 5 per mille nell’anno 2013 sono quantificate nell’importo di euro
400 milioni. Le somme non utilizzate entro il 31 dicembre di  ciascun
anno possono esserlo nell’esercizio successivo. All’articolo 16 della
legge 6 luglio 2012, n. 96, dopo il comma 1, e’ inserito il seguente:
  “1-bis. Nel caso in cui si verifichi l’estinzione  di  movimenti  o
partiti politici, le residue risorse inerenti agli  eventuali  avanzi
registrati dai relativi rendiconti inerenti  ai  contributi  erariali
ricevuti,  come  certificati   all’esito   dei   controlli   previsti
dall’articolo 9, possono  essere  versati  all’entrata  del  bilancio
dello Stato per essere riassegnati alle finalita’ di cui all’articolo
1, comma 337, della legge 23 dicembre 2005, n. 266″.
Related Posts with Thumbnails
Share.

About Author

Leave A Reply

Time limit is exhausted. Please reload CAPTCHA.

Questo sito utilizza cookie per funzioni proprie. Se continui nella navigazione o clicchi su un elemento della pagina accetti il loro utilizzo Per maggiori informazioni vai in fondo alla pagina e clicca su "Privacy Policy"

Vai in fondo alla pagina e clicca su "Privacy Policy" - Per contattarci su questioni "Privacy" scrivi a "studiouno (chiocciola) quinonprofit.it"

Chiudi