“Stupisce che un sito che si chiama nonprofit si lamenti se la politica presta attenzione al terzo settore e lancia l’allarme sul rischio che migliaia di associazioni vadano gambe all’aria.
Basta una semplice ricerca in rete per vedere che Della Seta e Ferrante si occupano assiduamente di 5×1000 da anni, e anche un osservatore non molto attento avrebbe contestualizzato il problema: in questi giorni sta per iniziare l’iter parlamentare della legge di stabilità, dove si stabilisce la politica economica e finanziarie per il PROSSIMO TRIENNIO. E’ cosa nota che l’esercizio finanziario per il 2012 preveda 400 milioni a favore del 5×1000, ma sarebbe stato auspicabile prevedere lo stanziamento di risorse per il 5×1000 anche sull’ESERCIZIO FINANZIARIO del 2013 , ovvero il prossimo anno.
Il 5×1000 è un argomento importante, più attenzione quando se ne parla sarebbe auspicabile.”
E qui rispondo, più che per amor di polemica, per dare agli interessati – non profit e politici – un’informazione che spero puntuale.
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Gentile sig Sivori,
credo abbia equivocato ciò che ritenevo di aver esposto in modo chiaro; ma se lei ha equivocato, forse tanto chiaro non lo sono stato.
La questione è semplice.
Bene hanno fatto i due senatori a protestare per il taglio delle detrazioni.
Male hanno fatto – e lei li segue a ruota – a dire che per l’anno prossimo non sarebbe previsto il 5 per mille 2013.
Lei afferma – un po’ temerariamente – che “… anche un osservatore non molto attento avrebbe contestualizzato il problema: in questi giorni sta per iniziare l’iter parlamentare della legge di stabilità, dove si stabilisce la politica economica e finanziarie per il PROSSIMO TRIENNIO. E’ cosa nota che l’esercizio finanziario per il 2012 preveda 400 milioni a favore del 5×1000, ma sarebbe stato auspicabile prevedere lo stanziamento di risorse per il 5×1000 anche sull’ESERCIZIO FINANZIARIO del 2013 , ovvero il prossimo anno.”
In qualità di osservatore non molto attento, le faccio notare che la legge di stabilità nulla prevede sul 5 per mille (per il prossimo triennio) per due ragioni fondamentali
– Primo: come dimostrato dalla citazione della legge, il 5 per mille dell’anno prossimo (anno finanziario 2013) c’è e combatte con noi (seppur tagliato a 400 milioni quando ce ne sarebbero bisogno di almeno 460).
– Secondo: è approdato al Senato giusto ieri il disegno di legge delega relativo alla riforma fiscale che all’art 2, c 7 (come è uscito dall’assemblea della Camera) recita
“7. Il Governo è delegato ad introdurre, con i decreti legislativi di cui all’articolo 1, norme dirette … alla razionalizzazione e alla stabilizzazione dell’istituto della destinazione del 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche in base alle scelte espresse dai contribuenti”
Se come ci auguriamo il Governo farà buon uso della delega, il problema per gli anni futuri sul 5 per mille non ci sarà.
Quindi, alla luce di questi fatti, di cosa parlavano i così attenti senatori?
Ah, saperlo!
Riassumendo:
W i politici quando – anche per il non profit – rilevano fatti reali (ad es il pericolo che sottosta al taglio delle detrazioni)
Abbasso i politici (e chiunque altro) quando parlano di cose che – pur avendo l’obbligo di saperle, avendole votate – non conoscono.
Infine, sarebbe bene, quando si critica qualcuno, oltre ad essere competenti sull’argomento criticato, dichiarare il proprio ruolo. Perché mai difende la dichiarazione – al 50% maldestra – dei senatori Ferrante e Della Seta?
Non sarà lei lo stesso Daniele Sivori della Direzione nazionale del PD, nonché portavoce dei senatori Ferrante e Della Seta?
Oppure
questo è un suo omonimo?
Al netto dei rottamatori, mi chiedo perché voi del PD abbiate questa pervicace vocazione al masochismo.
Cordiali saluti
Carlo Mazzini
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Art 23, c 2, L 95/12, convertito da L 135/12
2. Le disposizioni di cui all’articolo 2, commi da 4-novies a
4-undecies, del decreto-legge 25 marzo 2010, n. 40, convertito, con
modificazioni, dalla legge 22 maggio 2010, n. 73, relative al riparto
della quota del cinque per mille dell’imposta sul reddito delle
persone fisiche in base alla scelta del contribuente, si applicano
anche relativamente all’esercizio finanziario 2013 con riferimento
alle dichiarazioni dei redditi 2012. Le disposizioni contenute nel
decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 23 aprile
2010, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 131 dell’8 giugno 2010,
si applicano anche all’esercizio finanziario 2013 e i termini ivi
stabiliti relativamente al predetto esercizio finanziario sono
aggiornati per gli anni: da 2009 a 2012, da 2010 a 2013 e da 2011 a
2014. Le risorse complessive destinate alla liquidazione della quota
del 5 per mille nell’anno 2013 sono quantificate nell’importo di euro
400 milioni. Le somme non utilizzate entro il 31 dicembre di ciascun
anno possono esserlo nell’esercizio successivo. All’articolo 16 della
legge 6 luglio 2012, n. 96, dopo il comma 1, e’ inserito il seguente:
“1-bis. Nel caso in cui si verifichi l’estinzione di movimenti o
partiti politici, le residue risorse inerenti agli eventuali avanzi
registrati dai relativi rendiconti inerenti ai contributi erariali
ricevuti, come certificati all’esito dei controlli previsti
dall’articolo 9, possono essere versati all’entrata del bilancio
dello Stato per essere riassegnati alle finalita’ di cui all’articolo
1, comma 337, della legge 23 dicembre 2005, n. 266″.