Tutti concentrati a seguire quello che succede al 5 per mille (dichiarati ammissibili gran parte degli emendamenti, ma falcidiati nel corso delle successive sedute – agg.to 25.11), ci siamo quasi dimenticati di un’altra tegola che sta cadendo sul non profit con effetti retroattivi che si faranno sentire persino a migliaia di chilometri da qui.
Prima di tutto parliamo però di quello che è successo nelle Filippine, dove un tifone / uragano ha mietuto vittime a dismisura, nel senso che non sanno ancora misurarne il numero.
Le principali organizzazioni si sono già iniziate a muovere, ma sulla detraibilità delle erogazioni versate per aiutare le popolazioni locali pende una spada di Damocle.
Come già scrissi, il Governo delle larghe pretese (pretendono che li plaudiamo ad ogni decreto) ha inserito all’art 17 (cc 2 e 3) una formidabile previsione che in sintesi dice che entro il 31 gennaio 2014 devono trovare il modo di risparmiare più di 400 milioni nel corso del 2014 attraverso la razionalizzazione delle detrazioni di cui all’art 15, c 1 del TUIR (Testo unico delle imposte sui redditi).
Questo al comma 2; al comma 3, sapendo di non doversi illudere sulle proprie capacità di produrre provvedimenti di tagli così ampi in tempi così ristretti (si danno l’insufficienza da soli!), fanno uscire dal cilindro la “genialata”, una valvola di salvaguardia nella quale dicono che se al 31 gennaio 2014 non sono uscite quelle norme,
– tutte le detrazioni di cui all’articolo 15, comma 1 passano al 18% di detraibilità a partire dall’anno in corso al 31 dicembre 2013 che è … il 2013
– si abbassano (sempre per tutto il 2013) al 18% anche le altre disposizioni che sono riferibili all’art 15, comma 1
– a partire dal 2014 la percentuale si abbassa al 17% sia per quelle espresse al 15 comma 1 che per quelle riferibili al comma 1.
Il rischio concreto che il non profit corre è che le detrazioni a associazioni di promozione sociale, associazioni sportive dilettantistiche, e altre misure di carattere sociale – le riporto in questo link – contenuti nel comma 1, oltre a quelle “riferibili” (non so cosa si intenda) al comma 1 si abbassino al 18% – per il 2013 cioè ora – e al 17% – a partire dal 2014.
Altro e più grave esempio – e torniamo alle Filippine; cosa succede alle erogazioni effettuate per ragioni umanitarie di cui al comma 1.1 (si legge unopuntouno, non chiedetemi perché l’abbiano scritto così, se dopo c’è l’1-bis!) che sono assimilate a quelle delle Onlus contenute nello stesso comma unopuntouno? Il comma dice
1.1 Dall’imposta lorda si detrae un importo pari al 24 per cento, per l’anno 2013, e al 26 per cento, a decorrere dall’anno 2014, per le erogazioni liberali in denaro, per importo non superiore a 2.065 euro annui, a favore delle organizzazioni non lucrative di utilita’ sociale (ONLUS), delle iniziative umanitarie, religiose o laiche, gestite da fondazioni, associazioni, comitati ed enti individuati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, nei Paesi non appartenenti all’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE). La detrazione e’ consentita a condizione che il versamento di tali erogazioni sia eseguito tramite banca o ufficio postale ovvero mediante gli altri sistemi di pagamento previsti dall’articolo 23 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, e secondo ulteriori modalita’ idonee a consentire all’Amministrazione finanziaria lo svolgimento di efficaci controlli, che possono essere stabilite con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze da emanare ai sensi dell’articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400.
Cosa succede se passa il testo del Primo Ministro “Palle d’Acciaio” Onorevole Letta?
Succede che le erogazioni che il contribuente versa e ha versato nel corso del 2013 (comprese quelle per aiutare le popolazioni filippine) passano dal 24% al 18% (riduzione del 25% del risparmio fiscale) GIA’ A PARTIRE DAL 1 GENNAIO 2013 (non è un errore di battitura!).
Nelle Filippine si muore per un evento climatico e il governo riduce la detraibilità per le donazioni che possono aiutare le popolazioni colpite. Mi ricorda tanto l’effetto “farfalla”, quello che per descrivere la “teoria del caos” afferma che se una farfalla sbatte le ali in un angolo del mondo, a decine di migliaia di chilometri di distanza si verificano inondazioni.
Ecco, “teoria del caos”; quale migliore modo per descrivere la situazione italiana e l’irresponsabilità di chi ci governa?
AGGIORNAMENTO 21.11.13
Stesso ragionamento possiamo fare per la Sardegna colpita come noto da un’alluvione: le organizzazioni che promuovono l’intervento di protezione civile in Sardegna, chiedono ai cittadini di donare fondi. E’ chiaro che in questi frangenti uno non pensa neppure lontanamente a dedursi gli euro donati. Ma ciò è vero per l’SMS solidale, per le micro-donazioni ecc.
Se io decidessi di dare 1.000 euro, ad una Onlus o ad una APS ad esempio di protezione civile mi aspetterei di vedermi applicata l’anno prossimo la detraibilità prevista dalla legge nel momento in cui sto donando.
E invece no!
Se io dono ad una Onlus oggi, mi aspetto di vedermi scontare dalle tasse 240 euro, ed invece rischio che possa scontarmene solo 180!!!
Se io dono ad una APS oggi, mi aspetto di vedermi scontare dalle tasse 190 euro, ed invece ne potrò scontare 180.
E’ il principio quello che conta! Mi chiedi di aiutare le popolazioni. Io dico “ci sono”. Ad oggi la legge vigente dice una cosa, domani una legge dagli effetti retroattivi mi dice “sei un fesso, ci hai creduto davvero!”
E poi dicono che la gente non si fida più dei politici!
Carlo Mazzini