Eravamo rimasti all’approvazione – avvenuta il 9 novembre – da parte del Consiglio dei Ministri dello schema di decreto legislativo sul servizio civile universale, primo parto della legge di riforma del Terzo Settore. Ne ho parlato qui.
La situazione dal punto di visto procedurale è la seguente.
Il 16 novembre il Governo ha inviato il testo dello schema di decreto e gli allegati (relazione illustrativa, relazione tecnica, analisi tecnico-normativa, analisi dell’impatto della regolamentazione) alla Conferenza Unificata, organo che riunisce le regioni, un pò di province (ma non erano state abolite da Delrio?), qualche Ministero e alcuni sindaci. La Conferenza Unificata esamina e dà parere al Governo e al Parlamento su una serie di norme attinenti anche lo specifico delle autonomie locali.
Il 24 novembre la Conferenza esprime parere favorevole. Nel frattempo, il 17 novembre il Ministro Boschi anticipa il malloppo al Presidente del Senato chiedendo di candelarizzare quanto prima la discussione (le Commissioni competenti dovranno esprimere parere entro 30 giorni) in quanto – in attesa del parere della Conferenza – ci sono da spendere i soldi del 2016. In realtà la prima pagina afferma che il testo è stato trasmesso alla Presidenza del Senato l’11 novembre, ma non si capisce come la Boschi potesse firmare un atto dell’11.11 il 17.11 !!!
Comunque, nella lettera al Presidente Grasso si legge:
Dai siti di Camera e Senato si legge che le Commissioni coinvolte hanno recepito il 23 novembre i testi e quindi hanno tempo per discuterne entro il 23 dicembre.
Scrivo il 4 dicembre (prime ore del 5) queste note e dalle mie ricerche sui siti di Camera e Senato ad oggi le commissioni competenti non hanno ancora esaminato nulla; c’è la legge di stabilità e hanno tanto da fare, di sicuro, anche in considerazione dell’impegno sul referendum e del fatto che i nostri parlamentari si riuniscono ben 3 giorni alla settimana!
Diciamo che la possibilità che questo schema di decreto possa diventare legge entro il 2016 sono al 50%. Infatti le Commissioni dovranno esprimere parere (rispetto al quale il Governo potrà o meno accogliere eventuali proposte migliorative) e successivamente il Governo si riunirà e delibererà di conseguenza. Dopo ci sono i tempi tecnici di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale che variano per ragioni a me del tutto sconosciute.
Nonostante il Governo Renzi abbia finito la sua esperienza bastonato dal voto referendario, in relazione all’esito di questo decreto legislativo nulla dovrebbe cambiare. O a fine anno – in extremis – o all’inizio del prossimo anno, il decreto sul servizio civile vedrà la luce.
Qui lo schema di decreto con allegati (3Mb).
Carlo Mazzini
