Siamo a metà febbraio e del 5 per mille non si vede traccia; o meglio, qualche indizio c’è, ma solo dalla parte del contribuente. Le bozze dell’Unico 2007 per persone fisiche riportano (sia nel modello che nelle istruzioni) ampi dettagli su come destinare il proprio 0,5% a favore di un qualche ente.Purtroppo quel “qualche ente” ad oggi è ignaro di come possa figurare tra i beneficiari, in quanto – per ragioni a noi non note – non è ancora uscito alcun provvedimento che chiarisca le modalità di iscrizione alle liste omonime.
Cosa volete che sia; ci sono circa 30mila organizzazioni che pongono di continuo due semplici domande:
– quando mi verrà comunicato il dato di quanto ho incassato con il 5 per mille dell’anno scorso?
– quando potrò iscrivermi al 5 per mille di quest’anno?
A queste due semplici domande, ad oggi nessuno sembra poter rispondere.
C’è chi urla allo scandalo; chi dice che è il solito modo di fare politica (promettere, promettere). Di certo è che i governanti trattano gli enti non profit come sudditi e di ciò non dovremmo più di tanto stupircene.
Carlo Mazzini
