5 per mille 2010: il DPCM ipertecnico che comunque dice qualcosa di interessante

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Martedì 16 marzo è stato espresso parere favorevole dalla V Commissione della Camera al DPCM che sblocca un bel pò di soldi utili anche per rifinanziare gli ultimi 5 per mille.

Quindi non siamo ancora alla scrittura delle regole, alla definizione del “quando incomincia, quali i termini, cosa bisogna presentare per iscriversi al 5 per mille 2010”.

Tutto ciò è troppo banale, sono domande che ogni giorno rimbalzano via SMS e nella mia casella postale; ma cari lettori, cari amministratori di enti non profit, … come siete “terra-terra”. I nostri politici non si sporcano le mani con questi dettagli; se ci pensate bene una scadenza … cosa è una scadenza? In questi giorni se ne è parlato molto mi sembra. Quindi, nessuna preoccupazione, se non se ne preoccupano i politici, perché dovremmo farci assalire dall’ansia?

Che dite? Che i pensionati hanno già cominciato a consegnare i CUD? E che voi non avete ancora iniziato la campagna del 5 per mille perché come al solito siamo nella terra di mezzo, anzi di nessuno, legislativamente parlando? Vedete quanto siete attaccati al soldo!!!

A parte gli scherzi, il contenuto del DPCM – che già commentai qui – e delle risposte del governo oltre che della relazione di approvazione della Commissione, mi sembrano molto interessanti.

Riporto qui di seguito un brano.

Intanto stiamo parlando dello Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri relativo all’utilizzo delle disponibilità del Fondo di cui all’articolo 7-quinquies, comma 1, del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33. Atto n. 195.

Il sottosegretario A. Giorgetti riferisce

In ordine alle osservazioni formulate dalla Commissione bilancio con riferimento alle risorse di cui all’articolo 1, comma 2, destinate alla devoluzione della quota del 5 per mille, fa presente che le disposizioni ivi richiamate afferiscono a diverse autorizzazioni di spesa iscritte in bilancio per gli esercizi finanziari 2008, 2009 e 2010. In proposito, osserva che il richiamo alle autorizzazioni di spesa relative a diversi esercizi finanziari (che tanto mi mise in guardia, perchè non lo capivo – leggi qui NdR) è giustificato da un lato dalle diverse disposizioni di proroga intervenute nel passato e dall’altro, dalla circostanza che il decreto-legge n. 194 del 2009 all’articolo 1, comma 23-quaterdecies ha ulteriormente riaperto i termini per gli esercizi finanziari 2006, 2007 e 2008 per gli enti che non hanno adempiuto alle previsioni dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri di attuazione relativi a tali anni.

Segnala, pertanto, che nel corso del 2010 l’Agenzia delle entrate liquiderà gli importi riferiti alle scelte afferenti ai redditi relativi al 2007 (NOTIZIONA: 5 per mille 2008, terza edizione, ndr), stimati in 414 milioni di euro, e quelli relativi all’anno d’imposta redditi 2008, stimati in 422 milioni di euro (NOTIZIONA BIS: 5 per mille 2009, quarta edizione, ndr). Rileva che a tali erogazioni si provvederà, rispettivamente, con le somme conservate ai sensi dell’articolo 1, comma 15, del decreto-legge n. 194 del 2009 e con somme disponibili in conto residui, mentre per i restanti 422 milioni di euro, si provvederà con risorse relative all’esercizio 2010. Con riferimento a tali ultime risorse, fa presente che 20 milioni di euro sono già iscritti in bilancio ai sensi dell’articolo 63-bis, comma 5, del decreto-legge n. 112 del 2008, 400 milioni saranno resi disponibili con lo schema in esame, mentre alla restante quota di 2 milioni di euro si provvederà a valere su residui conservati in bilancio ai sensi dell’articolo 1, comma 15, del citato decreto-legge n. 194 del 2009.

Avete capito?

Secondo questo sottosegretario – chiamato “l’ottimista” dagli amici – l’Agenzia erogherà nel corso del 2010 sia la terza che la quarta edizione del 5 per mille. Spero di tutto cuore che l’ottimismo della volontà prevalga sul (mio) pessimismo della ragione (o forse dell’esperienza).

Al Senato è all’esame lo stesso DPCM e il 16 marzo il Presidente della V Commissione evidenzia una incongruenza:

In particolare, con riferimento all’articolo 1, comma 2, relativo alla devoluzione della quota del 5 per mille IRPEF sono richiamate autorizzazioni di spesa relative a diversi esercizi finanziari 2007, 2008 e 2009. Al riguardo, qualora si intendesse garantire l’allineamento temporale tra le risorse stanziate nell’anno 2010 e l’effettivo verificarsi degli oneri, l’autorizzazione di spesa rifinanziata sembrerebbe dover essere solo quella prevista dall’articolo 63-bis, commi da 1 a 4 del decreto-legge 112 del 2008. Qualora la disposizione fosse invece volta a prorogare all’esercizio finanziario 2010 la disciplina del 5 per mille, come sembrerebbe desumersi dal tenore letterale della disposizione, le relative risorse dovrebbero essere stanziate nell’anno 2011 e non nell’anno 2010.

Capito? Giustamente dice (era il mio timore che espressi qualche tempo fa in un post di più di un mese fa) che se si parla dei soldi del 5 per mille 2010, questi vanno stanziati non per competenza ma per cassa, quindi almeno nel 2011! Bisognerebbe quindi che il Governo chiarisse di cosa stiamo parlando.

Continua comunque a latitare il DPCM con le regole del 5 per mille 2010.

Carlo Mazzini

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