5 per mille 2011: cosa è successo e cosa succederà

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“Chi ha rubato la marmellata … chi sa-rà?”

La mia generazione è cresciuta – senza rincretinire più di tanto – con canzoncine come questa. Parafrasando …

“Chi ha rubato il 5 per mille … non-si-sa!”

Come ha giustamente fatto notare Riccardo Bonacina, è inutile che Tremonti scriva a destra e a manca che fosse per lui, signora mia! … che voterà per il 5 per mille full-optional, che, figurarsi, l’ha inventato lui.

Anche a me ha colpito, come ha colpito Bonacina, la sfacciataggine del Ministro, in quanto in Commissione (carta canta) dal Governo arrivò un’integrazione all’emendamento 1.500 che recava la divisione delle attribuzioni tra le spese tabellari, e alla riga 5 per mille c’era scritto “100”. La prova? la trovate in fondo a questo articolo dove è riportato parte del resoconto della seduta di venerdì 12 novembre 2010.

Che abbia franchi tiratori in Parlamento, si sa; ma che li abbia all’interno del Ministero, sembra poco credibile; il Ministro detta e il funzionario aggiunge o toglie? Boh!

Procedendo oltre, tutte verginelle questi politici, avete notato? Cavalcano tutti la protesta.

Vogliamo parlare dell’on. Lupi che si è interessato tanto del 5 per mille? Senza grossi timori di apparire incredibile (non credibile) l’onorevole afferma, tra un’urlata ad Annozero e una comparsata alla Maratona di New York doverosamente immortalato dai telegiornali, che si darà da fare per rilanciare il “suo” progetto di legge arenato in Senato. Piccolo inciso! Diciamolo subito che quel progetto non soddisfa le attese del non profit perché come al solito demanda alla burocrazia ministeriale la regolazione ad libitum del 5 per mille!

Ma cosa succederà ora?

Diamo i numeri anche noi. Prevediamo, con tutta l’alea dell’imprevedibile!

Reintegrazione dei 300 milioni nel corso del passaggio della Legge di stabilità (ex Finanziaria) al Senato: 30% di possibilità.

A mio avviso è poco probabile che al Senato intendano riaprire il discorso in quanto ciò comporterebbe un nuovo passaggio alla Camera, in date che andrebbero ad accavallarsi alla discussione sulla fiducia al Governo!

L’ipotesi è stata già paventata in sede istituzionale:

“24.11 V commissione Senato

Il senatore Massimo GARAVAGLIA (LNP) si sofferma sull’ iter di esame dei documenti di bilancio che ha subìto una evidente accelerazione presso il Senato, rilevando la complessità del quadro politico in cui la manovra si inserisce e sottolineando come l’approccio iniziale ad una legge di tipo meramente tabellare risultasse più conforme al quadro contabile. Rileva, tuttavia, come la contingenza del quadro politico abbia inciso anche sull’esame dei contenuti della manovra. Richiamando il tema del 5 per mille riconosce la necessità di adottare le opportune modifiche che potranno trovare sede nell’ambito del decreto correttivo di fine anno.”

Nella stessa sede non concorda un senatore del PD

“Il senatore MORANDO (PD) fa presente …

Infine, l’ultimo chiarimento riguarda il 5 per mille. Ritiene, infatti, che mentre nel disegno di legge di stabilità vi siano numerose norme estranee all’oggetto secondo quanto indicato dalla legge di contabilità e finanza pubblica, la modifica della normativa del 5 per mille rappresenta invece un tipico contenuto della legge di stabilità. Pertanto, l’affermazione del Governo di voler risolvere il problema con un decreto- legge successivo, si indica per lo scopo il cosiddetto “mille proroghe”, appare del tutto difforme dalle regole istituzionali che Parlamento e Governo si sono dati.”

Reintegrazione dei 300 milioni nel DL milleproroghe (da licenziarsi entro dicembre da parte del Governo): 60% di possibilità.

Per le ragioni che ho detto prima – evitare un prolungamento dell’agonia della finanziaria e un accavallamento con la crisi – mi sembra più probabile che l’aumento dello stanziamento sarà riportato sul milleproroghe.
Reintegrazione dei 300 milioni in DL da emanare nel corso del 2011: 10% di possibilità.
Il rischio c’è, non possiamo nascondercelo. Il che vuol dire che si andrebbe alla formulazione dei modelli delle dichiarazioni dei redditi con un falso ideologico grosso come una casa – e vabbé, abituati come siamo alle porcherie legislative! – ma soprattutto con il rischio che in assenza di una maggioranza degna di questo nome, il problema 5 per mille sia sotterrato dal teatrino della politica infuocato dalle elezioni ormai prossime, e diverrebbe oggetto solo di “possibili” interventi; possibili ma non probabili.
Carlo Mazzini

AGG.to ore 13
Il Relatore Tancredi PDL afferma che non ci saranno aggiustamenti della legge di stabilità al Senato (fonte Reuters)
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Resoconto

SEDE REFERENTE

Venerdì 12 novembre 2010. – Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. – Interviene il Vice Ministro dell’economia e delle finanze Giuseppe Vegas.

La seduta comincia alle 10.50.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2011).
C. 3778 Governo.

Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013.
C. 3779 Governo.
(Seguito dell’esame congiunto e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame congiunto dei provvedimenti, rinviato, da ultimo, nella seduta dell’11 novembre 2010.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, annuncia che il Governo ha depositato una nuova formulazione del comma 47 dell’articolo 1 dell’emendamento 1.500 del seguente tenore:
«47. La dotazione del Fondo di cui all’articolo 7-quinquies, comma 1, del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, è incrementata di 800 milioni di euro per l’anno 2011. Una quota delle risorse di cui al primo periodo, pari a 750 milioni di euro per l’anno 2011, è ripartita, con decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, tra le finalità indicate nell’Elenco 1 allegato alla presente legge. Le risorse, pari 375 milioni di euro, di cui all’ultima voce del suddetto Elenco 1 sono contestualmente ripartite con un unico decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale, previo conforme parere delle Commissioni parlamentari competenti per i profili di finanziari, da rendere entro trenta giorni dalla trasmissione della richiesta. Al fine di assicurare il finanziamento di interventi urgenti finalizzati al riequilibrio socioeconomico e allo sviluppo dei territori, alle attività di ricerca, assistenza e cura dei malati oncologici, e alla promozione di attività sportive, culturali e sociali, è destinata una quota del Fondo di cui al primo periodo, pari a 50 milioni di euro

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per l’anno 2011. Alla ripartizione della predetta quota si provvede con un unico decreto del Presidente del Consiglio dei ministri adottato con le modalità di cui al terzo periodo. Entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono stabiliti i criteri per l’effettuazione di interventi in favore del settore dell’autotrasporto merci.»

Elenco 1

(articolo 1, comma 47) – (importi in milioni di euro)

Finalità 2011 (milioni di euro)
Sostegno alle scuole non statali attraverso il rifinanziamento del programma di interventi di cui all’articolo 2, comma 47, della legge 22 dicembre 2008, n. 203 245
Proroga della liquidazione della quota del cinque per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, ai sensi dell’articolo 63-bis, commi da 1 a 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 100
Interventi straordinari a sostegno del settore editoriale, nel quadro di compatibilità comunitaria, a fronte dell’andamento dei costi delle materie prime utilizzate di cui all’articolo 4, commi da 181 a 186 della legge 24 dicembre 2003, n. 350. 30
Interventi di carattere sociale:

adempimento degli impegni dello Stato italiano derivanti dalla partecipazione a banche e fondi internazionali attraverso il rifinanziamento delle autorizzazioni di spesa di cui all’articolo 25 del decreto-legge 1o luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102;

interventi per assicurare la gratuità parziale dei libri di testo scolastici di cui alla legge 23 dicembre 1998, n. 448, articolo 27, comma 1;

stipula di convenzioni con i comuni interessati per l’attuazione di misure di politiche attive del lavoro finalizzate alla stabilizzazione occupazionale dei lavoratori impiegati in attività socialmente utili di cui alle seguenti disposizioni: articolo 78, comma 31, della legge 23 dicembre 2000, n. 388; articolo 3 del decreto legge 25 marzo 1997, n. 67, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 maggio 1997, n. 135, articolo 2, comma 552, della legge n. 244 del 24 dicembre 2007.

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