5 per mille: beneficiari del “volontariato” solo privati e casi di cessazione attività

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Non c’è pace tra gli ulivi.

Confusione 5 per mille 2011, dove tutti promettono ma i 300 milioni che mancano … ad oggi sono solo promessi.

Rendicontazione semplificata, ma comunque nuove regole e nuovo adempimento che l’ente deve digerire, comprendere, fare proprio.

E ora ci si mette – di nuovo – l’Agenzia delle Entrate, con una Circolare (56/2010) che ha pubblicato oggi pomeriggio, circolare che ha per tema – guarda caso – il 5 per mille … di sempre, dal 2006 a quello futuro.

Vi rimando alla lettura integrale delle 12 pagine di pura poesia, ma vi anticipo che qui si dice:

– quando si parla di associazioni e fondazioni riconosciute, si intende … le associazioni e fondazioni riconosciute ex DPR 361/00

– chi si iscrive al 5 per mille gruppo “enti di volontariato” (che sappiamo raggruppare anche le altre onlus, oltre alle ODV, le APS ecc) deve essere ente di diritto privato

– per 4 anni (2006, 2007, 2009, 2010) le attività di associazioni e fondazioni iscrivibili dovevano essere quelle delle onlus anche se non esclusivamente; esclusività che invece riguarda il 5 per mille 2008

– l’ente deve essere non lucrativo e quindi non deve esserci distribuzione neppure indiretta di utili e la devoluzione deve essere operata a favore di altri enti non lucrativi

– c’è poi una lunga disamina su chi è in fase di liquidazione / chiusura al momento della erogazione del 5 per mille e su chi pur continuando a esistere non realizza più l’attività che gli consentiva di rientrare nel 5 per mille; in entrambi i casi le somme devono essere restituite.

Di questo e di altro parla l’Agenzia delle Entrate.

Un primo leggiadro pensiero mi fa dire: se stiamo ancora parlando su a chi dare (o farsi ridare indietro) il 5 per mille 2006, come possiamo pensare che la certezza del diritto sia non dico qualcosa di acquisito, ma almeno un traguardo cui tendere, se il legislatore ci mette circa 10 leggi per regolare il 5 per mille, e l’Agenzia delle Entrate implementa le interpretazioni anche sul passato?

Carlo Mazzini

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8 commenti

  1. Gentile dott. Mazzini, ho letto la circolare stanotte, forse sarà l’ora tarda ma mi ha creato molta confusione. La mia associazione è una APS, regolarmente iscritta alla sezione provinciale del registro regionale delle APS (è anche ONLUS) ma non abbiamo personalità giuridica…adesso occorre avere personalità giuridica per accedere al 5 per mille o la circolare si riferisce ad associazioni e fondazioni particolari…cosa s’intende per riconosciute?
    Grazie per la risposta

    • La confusione è semantica.
      Quando si dice associazione “riconosciuta”, si parla di riconoscimento giuridico ex DPR 361/00.
      Le APS – indipendentemente se abbiano acquisito o meno la personalità giuridica (cioé il riconoscimento) – sono iscritte al registro APS; le riconosciute sono tali in quanto iscritte al registro delle persone giuridiche (Prefettura o Regione).
      Le APS acquisiscono una serie di agevolazioni di natura amministrativa e fiscale e devono sottostare a certi obblighi.
      Le associazioni riconosciute acquisiscono la personalità giuridica, cioé la perfetta distinzione (divisione) tra patrimonio dell’ente e patrimonio di chi agisce in nome e per conto dell’ente.
      Se l’APS NON è ANCHE riconosciuta – ma solo iscritta a registro APS – essa è soggetto giuridico ma non persona giuridica; tanto è vero che lei, come amministratore, potrebbe essere chiamato anche col suo patrimonio (allegria!) a rispondere delle obbligazioni dell’associazione.
      Tanto per capirci; il rapporto tra associazioni riconosciute e non riconosciute è 1 a 5.

      Cordiali saluti

      cm

  2. Quindi se ho ben capito la suddetta circolare non riguarda noi ma ci riguarderebbe nel caso l’APS assumesse persona giuridica….?(cosa del resto a cui stiamo pensando proprio per i motivi a cui Lei ha accennato….)
    Grazie di nuovo

  3. Le associazioni di volontariato l.266/91 se non hanno personalità giuridica , ma iscritte nei registri regionali delle o.d.v, hanno diritto al 5 per mille?

    Grazie

    Monica

      • la circolare 56/E dell’agenzia delle entrate del 10/12/2010 parla di riconoscimento della personalità giuridica ai sensi del DPR 10/2/2000 n 361
        la maggior parte di associazioni di volontariato non hanno riconoscimento della personalità giuridica

  4. Premesso che è pura follia emettere oggi una circolare che interpreta a fine 2010 i requisiti di fondi già ricevuti anni fa…e già spesi.

    Leggendo la circolare mi sembra di capire che si applichi solo e solamente a quegli enti che in fase di iscrizione al 5×1000 compilando il modello (Allegato 1) hanno siglato nella “Sezione I” una “X” vicino alle seguenti voci “Associazione Riconosciuta” oppure “Fondazione Riconosciuta”.

    A mio parere trattando la circolare di queste due specifiche figure, non si applica a quegli enti della grande famiglia del “Volontariato e Onlus” , che hanno siglato l’iscrizione come:
    – Onlus (e sottocategorie come: Coop sociale, organizzazione di volontariato, ong, ente ecclesiastico….)
    – o come Associazione di Promozione Sociale.

    Visto il dubbio attendo lumi.

    • Riassumiamo.
      Monica:
      Nei 5 per mille passati (e anche in quelli futuri, verosimilmente) un ambito di “firma” (un settore) è stato chiamato grossolanamente “enti di volontariato”.
      Al suo interno sono ricomprese una serie di tipologie diverse di enti.
      Tra queste cito:
      – organizzazioni di volontariato ODV iscritte ai registri locali omonimi (quindi di volontariato)
      – associazioni riconosciute AR (che vuol dire che hanno seguito una procedura particolare amministrativa che ha consentito loro di essere iscritte al registro delle persone giuridiche, con le conseguenze che sappiamo: separazione perfetta di patrimoni di ente e soggetti che operano in nome dell’ente).

      Sono due insiemi (ricordate i diagrammi di Eulero Venn?) che possono presentare
      – un incrocio (esistono ODV che sono AR)
      – la maggior parte di ODV non sono AR
      – le AR non sono ODV

      Pertanto:
      – il fatto che la maggior parte delle ODV non siano AR non cambia nulla, in quanto basta la soggettività “ODV (iscritta, inteso)” a farmi accedere al 5 per mille
      – se sono ODV non iscritta devo capire se sono AR (e realizzo attività nei settori Onlus)
      – se sono ODV iscritta e AR, è solo grasso che cola, detto che comunque mi basta essere ODV (sempre iscritta).

      Paolo:
      Right!

      Carlo Mazzini

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