Rendicontazione 5 per mille ricerca scientifica e università: ecco la versione definitiva

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Che delusione! Poche ore fa avevo pubblicato la pagina nascosta del sito del MIUR, e ora me la ritrovo (identica) pubblicata in chiaro!

La delusione no sta nel fatto che finalmente anche la ricerca scientifica e l’Università hanno il loro modello di rendicontazione; anzi, era ora!

La delusione è che meno di quanto hanno fatto non era possibile fare!!!

Qui il link, e vi prego non ridete, restate seri.

Riscontro un errore e una omissione (quindi due errori!)

Errore: si legge “Entro un anno dal ricevimento dei contributi del 5 per mille, ciascun ente dovrà inviare una scheda di rendicontazione delle spese (allegato A) corredata da una relazione che illustri in modo chiaro e trasparente la destinazione delle somme percepite per le finalità cui sono destinate.”

Il DPCM non dice questo: afferma che chi ha incassato (5 per mille 2008, terza edizione) più di 15.000 deve inviare la scheda di rendicontazione, mentre chi ne ha incassato di meno non è obbligato all’invio ma è obbligato alla rendicontazione.

Dicendo che “ciascun ente dovrà inviare una scheda di rendicontazione delle spese”, dicono una castroneria.

Qui stiamo parlando di 333 enti validamente iscritti di cui solo 117 hanno superato la soglia dei 15.000 euro.

Gli altri 214 (escludendo 2 che hanno incassato zero euro, che tristezza!!!) non devono inviare la rendicontazione.

L’omissione è tutto il resto; non danno una spiegazione che sia una. Qui si parla di quasi 64 milioni erogati e non si dà uno straccio di istruzione; dove inviare, come inviare, il significato – e gli esempi – delle voci del rendiconto; se si devono considerare progetti già avviati prima dell’incasso delle solle (e quindi in parte già finanziati con mezzi propri) oppure solo quelli finanziati con l’incasso del 5 per mille ecc.

MIUR: tornare sui banchi di scuola, grazie!

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7 commenti

  1. Buongiorno Signor Mazzini e mi perdoni per la sezione inappropriata, ma non sapevo dove poterLe scrivere. Questo è il mio quesito.
    Ho un’associazione e vogliamo aprire partita IVA. In Agenzia delle Entrate mi hanno spiegato ma senza chiarire i miei dubbi. Mi hanno parlato di 398 del 1991 e di registro iva. Ho capito come compilare la parte riguardante imponibile ed IVA, ma non ho capito se nei proventi non costituenti reddito imponibile bisogna inserire solo quelli in riferimento all’art.25 comma 1 della 133del 1999 (mi sono appuntato l’articolo in Agenzia) o anche quote sociali, quote corsi, interessi bancari, accrediti delle bollette, prestiti da parte dei fondatori, ecc…? In pratica totale entrate mensili – attività commerciale. Grazie di tutto. Paolo

    • Buongiorno.
      Due questioni: la sua è una associazione sportiva dilettantistica oppure no?
      Nel secondo caso la norma che le hanno riferito (133/99 art 25, è di poco interesse – se non per la parte che modifica la L 398/91)
      Seconda questione. Tutto ciò che non è commerciale non va riportato nel registro IVA (chiamiamolo così, in realtà si chiama “IVA – MINORI Prospetto Riepilogativo Corrispettivi / Acquisti)

      Le suggerisco, infine, come suggerisco a chiunque vada alla ricerca di leggi (e desideri saggiamente quelle vigenti) che esiste un bellissimo sito che – horribile dictu – è stato realizzato dal Ministero della Semplificazione guidato da … non ce la faccio a pronunciare il suo nome, scusate. Prendetemi per fazioso …
      Il sito è
      normattiva.it

      cm

      • Grazie per la celerità.
        Si tratta di una asd. Ma quindi sul prospetto riepilogativo nella colonna proventi non costituenti reddito imponibile non devo inserire nulla? e come mai hanno messo quella colonna? C’è un riferimento normativo che spiega questo?
        Prometto che non Le farò perdere altro tempo.
        Grazie, Paolo

        • Le segnalo una interessante guida che trova in formato .zip in questo sito del comitato di Trapani del CONI
          Ad un certo punto (non ci sono le pagine!!!) diciamo a metà del documento, trova una interessante tabella riassuntiva degli obblighi contabili delle ASD.

          Il riferimento in merito alla compilazione del libro IVA è il DM 11.2.1997, dove ovviamente non c’è scritto nulla.

          Tenga conto comunque che il riferimento di legge corretto cui fare affidamento è il novellato comma 2 dell’art 25 della L 133/99 che dice:
          2. Per le associazioni sportive dilettantistiche, comprese quelle
          non riconosciute dal CONI o dalle Federazioni sportive nazionali
          purche’ riconosciute da enti di promozione sportiva, che si avvalgono
          dell’opzione di cui all’articolo 1 della legge 16 dicembre 1991, n.
          398, e successive modificazioni, non concorrono a formare il reddito
          imponibile, per un numero di eventi complessivamente non superiore a
          due per anno e per un importo non superiore al limite annuo
          complessivo fissato con decreto del Ministro delle finanze, di
          concerto con il Ministro del tesoro, del bilancio e della
          programmazione economica e con il Ministro per i beni e le attivita’
          culturali:
          a) i proventi realizzati dalle associazioni nello svolgimento
          di attivita’ commerciali connesse agli scopi istituzionali;
          b) i proventi realizzati per il tramite della raccolta pubblica
          di fondi effettuata in conformita’ all’articolo 108, comma 2-bis,
          lettera a), del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con
          decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e
          successive modificazioni, in materia di formazione del reddito
          complessivo.

          Cordiali saluti

          cm

  2. Fabio Tommei on

    In merito alla Colonna 9 del Registro IVA Minori, dove vanno inseriti i dati relativi alla liquidazione IVA (da effettuarsi con periodicità trimestrale)?In corrispondenza del mese di chiusura di ciascun trimestre o di quelli dell’effettivo versamento (ovvero il secondo successivo entro il giorno 16)?
    Ringrazio anticipatamente chi avrà la disponibilità di rispondermi.

  3. Gent.mo Dott. Mazzini, è possibile chiedere una breve proroga di tre-sei mesi per l’utilizzo dei Fondi 5 per mille MIUR 2009 al fine di utilizzare al meglio i fondi per un progetto scientifico? In caso affermativo, occorre inviare una raccomandata al MIUR motivandone la richiesta?
    Mi risulta che alcune associazioni abbiano chiesto proroghe al Ministero del Lavoro e Politiche Sociali, ma non sono riuscito a trovare nulla riguardo ai Fondi MIUR per la ricerca scientifica.
    Grazie e Cordiali Saluti

    • Gentile Fulvio
      Nella pagina del MIUR – qui – non si fa riferimento a questa possibilità, e trovo che questa chiusura sia grave. La proroga è ammessa sia dal Min Lavoro sia dal Ministero della Salute. Ha provato a contattare il MIUR? Credo che sia la soluzione migliore.
      cm

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