5 per mille 2007: due pesi due misure sul rispetto delle scadenze?

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Ieri era l’ultimo giorno per iscriversi telematicamente al 5 per mille 2008.
Trovate alcuni articoli proprio su Il Sole 24 Ore di ieri, relativi alle new entries (fondazioni nazionali di carattere culturale, e associazioni sportive dilettantistiche), e non fate caso al fatto che due siano a mia firma … è solo un caso.
🙂

Ma veniamo ad oggi.
Anzi ad ieri.
Come la impeccabile ed inesauribile Gabriella Meroni ci ricorda con un bell’articolo su Vita, ieri avrebbero dovuti essere pubblicati gli elenchi definitivi del 5 per mille 2007, quelli con
A. la divisione tra i buoni e i cattivi (validati / non validati)
B. l’assegnazione del numero di preferenze con gli importi oltre al resto derivante da chi firma senza indicare un ente

Ma degli elenchi nessuna traccia, seppur – come ci ricorda l’articolo di Vita – ci sia un comma nel DPCM dell’anno scorso che, aggiungo io, viene citato nella Circolare 57 del novembre 2007 a firma dell’Agenzia delle Entrate

“5. Calendarizzazione degli adempimenti
Si rammenta che ai sensi dell’art. 1, comma 8, del DPCM 16 marzo 2007, i controlli tesi ad appurare la veridicità delle dichiarazioni sostitutive devono essere completati entro il 31 dicembre 2007, tanto al fine di consentire la pubblicazione dell’elenco definitivo degli aventi diritto entro il 31 marzo 2008. “

Ora, se lo dice il sacro DPCM (che sacro non è come abbiamo più volte sottolineato), e se lo ribadisce la stessa Agenzia, come mai quest’ultima non è riuscita a rispettare la scadenza?
E cosa vi fa venire in mente il mancato rispetto di una scadenza?

Io metterei tra i NON VALIDATI l’Agenzia delle Entrate.
Se dovessi utilizzare lo stesso metro che le Direzioni utilizzano per le organizzazioni che “bucano” la scadenza (cancellazione dall’elenco del 5 per mille senza alcuna possibilità di recupero), dovremmo rendere palese l’inefficienza dell’Agenzia delle Entrate, aspettando le loro motivazioni (entro 10 gg) e poi rigettandole e dichiararle non influenti.

Se mai si mettessero nei panni delle organizzazioni!

Carlo Mazzini

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2 commenti

  1. Certamente 2 pesi e 2 misure… si chiede al non profit di organizzarsi meglio, in pratica professionalizzarsi incrementando puntualità, rispetto delle regole, trasparenza. Benissimo, in fondo anche il non profit è in grado di movimentare ingenti risorse.
    Ma se poi si disattendono le scadenze, non solo quelle non scritte ma dette nel corso di incontri pubblici – ricordo che un funzionario dell’AE in una conferenza stampa romana aveva detto che entro la fine del 2007 gli enti avrebbero ricevuto il 5 per mille 2006 – ma ancor peggio quelle scritte – il 31 marzo con il già citato DPCM – allora come potrà il nostro non profit fare fede agli impegni presi?
    Un esempio che credo si ripeta in moltissimi enti in questi giorni.
    Mettiamoci nei panni di un amministratore di una Onlus (ma anche di un’APS o altro)
    1. siamo in periodo di approvazione dei bilanci 2007 (per gli enti con anno solare generalmente entro 4 mesi dalla chiusura dell’esercizio, quindi entro il 30 aprile)
    2. ma non solo dei consuntivi, ma anche dei bilanci di previsione per l’anno in corso
    3. il DPCM ci dice che entro il 31 marzo avremmo avuto notizia certa delle risorse attribuite al nostro ente
    4. l’AE nel corso della conferenza stampa pre-pasquale ci informa che non solo il 5 per mille 2006 verrà liquidato dal mese di maggio, ma che anche il 5 per mille 2007 sarà liquidato entro la fine dell’anno corrente
    5. a questo punto un “puntuale, preciso, professionale e trasparente” amministratore si preoccupa, nel redigere il bilancio di previsione 2008 di inserire le risorse destinate dai contribuenti. Benissimo, è consapevole almeno della quota di competenza 2006 (a cui manca ancora il riparto delle voci non direttamente destinate) a cui aggiungere quella del 2007. Prepara i documenti, sa che entro il 31 marzo sarà pubblicata sul sito l’esito. Si chiede “Saremo dentro o meno? Avremo fatto degli errori? Quante risorse ci arriveranno? Quali progetti potremo sostenere e quanti altri fondi allocare o cercare per portarli a compimento?”
    6. Pensa anche: ci siamo con i tempi. 31 marzo sapremo il tutto. I primi giorni di aprile facciamo un consiglio di amministrazione (o direttivo) in cui approveremo il bilancio 2007 e il preventivo 2008. Poi mandiamo il tutto ai revisori per la verifica e la stesura della loro relazione. Nel frattempo convochiamo l’assemblea dei soci per fine mese. Giusto in tempo per rispettare gli obblighi statutari, quelli previsti per le raccolte pubbliche di fondi (art. 2 DLgs 460/97). Il tutto nella massima trasparenza e con professionalità.

    Immedesimatevi ancora di più nel nostro amministratore, che vorrebbe essere bravo e preciso come richiesto dall’AE.
    Il 31 marzo è passato… invano. Ora che fare? Si può solo aspettare sperando che l’Agenzia sia in ritardo solo di un giorno, magari due… ma il consiglio è a giorni. Come posso preparare con precisione, professionalità e trasparenza il tutto????
    Come?
    Perché esistono 2 pesi e 2 misure?

    Sandro Massi

  2. Giuseppe Rana on

    Di cosa dobbiamo più stupirci, l’A.E. non è altro che l’espressione di chi e come ci governa. Ricordiamocelo alle prossime elezioni. Siamo stanchi di essere presi in giro!!! Se non sono capaci di amministrare, governare, andassero a casa! avessero il pudore di non presentarsi per la seconda, terza, quarta, ecc. legislatura. BASTA, a tutto c’è un limite!!!

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