5 per mille alla cultura: ma con che faccia …

2

Ve la ricordate la farsa del 5 per mille alla cultura, intesa come tutela dei beni architettonici ecc, vero?

Ottima idea di Galan del luglio scorso, diventa subito legge. Poi c’è bisogno del solito DPCM, un decreto che indichi l’ambito soggettivo ed oggettivo della norma. E qui il Ministero dei beni e attività culturali si impantana. Riesce a non decidere, ma, si sa, il mondo e la vita con testardaggine decidono di andare avanti. Con insistenza l’Agenzia delle Entrate chiede cosa debba essere messo negli schemi di dichiarazione dei redditi e anche lì il Ministero nicchia. Alla fine viene sì inserita la singola casella, ma vi si potrà apporre soltanto una firma e non anche il codice fiscale dell’ente (pubblico o privato) beneficiario del nostro “contributo”.

Ciò vuol dire che a 10 mesi dalla norma, il Ministero più lento d’Italia non ha ancora scelto a chi dare i soldi che verranno destinati dagli ignari cittadini, ignari del poco virtuoso temporeggiamento del Ministero.

Ma, dato che tra le pieghe del bilancio qualche soldo lo si trova sempre per finanziare una pubblicità istituzionale, ecco che pochi giorni fa il Ministero se ne esce con una pubblicità sul 5 per mille alla cultura, nella quale riesce a dire tutto, tranne A CHI VANNO I FONDI! Perché non lo può dire, perché non c’è ancora il decreto.

Questa la pagina “pubblicitaria” (con filmato annesso) del Ministero.

Il massimo dell’ipocrisia sta nella chiusa di questa frase che trovate nella pagina indicata:

“La scelta, da parte del contribuente, di tale destinazione della quota del 5 per mille dell’imposta sui redditi, può essere effettuata mediante la semplice sottoscrizione (firma) e senza la necessità di ulteriori specificazioni (in ordine al codice fiscale del contribuente o alla denominazione del Ministero), e ciò al fine di facilitare al massimo la compilazione

Prima annotazione

Senza vergogna! Dicono: metti solo la firma, che ci pensiamo noi a scegliere gli enti destinatari dei contributi.

Come diceva Govi nei Maneggi pe’ marità ‘na figgia“Gigia, c’hai una faccia … ma una faccia … che se cadi ‘e lastre fan sangue!”

Seconda annotazione

Non hanno capito nulla del 5 per mille (e credo di molto altro)! Rileggete: … senza la necessità di ulteriori specificazioni (in ordine al codice fiscale del contribuente …) Ma nelle caselle del 5 per mille va inserito il CF del contribuente, mai solo quello del beneficiario. Ma da dove vengono questi? Ma lo sanno che la cultura è anche essere consapevoli del significato di ciò che si scrive?

Ma cosa abbiamo fatto di male …

Carlo Mazzini

Related Posts with Thumbnails
Share.

About Author

2 commenti

  1. Caro Carlo, non so come esprimere il mio cordoglio…per questa ennesima dimostrazione di capacità e perizia dei “nostri amministratori” sulle tematiche del non profit
    comunque sei davvero un grande…

Leave A Reply

Time limit is exhausted. Please reload CAPTCHA.

Questo sito utilizza cookie per funzioni proprie. Se continui nella navigazione o clicchi su un elemento della pagina accetti il loro utilizzo Per maggiori informazioni vai in fondo alla pagina e clicca su "Privacy Policy"

Vai in fondo alla pagina e clicca su "Privacy Policy" - Per contattarci su questioni "Privacy" scrivi a "studiouno (chiocciola) quinonprofit.it"

Chiudi