5 per mille 2009: prime deboli avvisaglie

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Il Sole 24 ore di ieri ci ha resi edotti di un emendamento del Governo alla finanziaria 2009 – che sta iniziando il suo cammino alla Camera – che introdurrebbe il 5 per mille 2009 (fourth edition) nuovamente nella legge monstre per eccellenza. La notizia è stata ripresa ed approfondita da Vita.

Questo il testo

Art. 63-bis.
(5 per mille).
1. Per l’anno finanziario 2009 sulla base dei criteri e delle modalità di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 20 gennaio 2006, fermo quanto già dovuto dai contribuenti a titolo di imposta sul reddito delle persone fisiche, una quota pari al 5 per mille dell’imposta stessa è destinata in base alla scelta del contribuente alle seguenti finalità:
a) sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale di cui all’articolo 10 del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460, e successive modificazioni, nonché delle associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionale, regionali e provinciali previsti dall’articolo 7, commi 1, 2, 3 e 4, della legge 7 dicembre 2000, n. 383, e delle associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori di cui all’articolo 10, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460;
b) finanziamento della ricerca scientifica e dell’università;
c) finanziamento della ricerca sanitaria;
d) attività sociali svolte dal comune di residenza del contribuente.

2. Resta fermo il meccanismo dell’8 per mille di cui alla legge 20 maggio 1985, n. 222.
3. I soggetti di cui al comma 1 ammessi al riparto devono redigere, entro un anno dalla ricezione delle somme ad essi destinate, un apposito e separato rendiconto dal quale risulti, anche a mezzo di una relazione illustrativa, in modo chiaro e trasparente la destinazione delle somme ad essi attribuite.
4. Con decreto di natura non regolamentare del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della solidarietà sociale, del Ministro dell’università e della ricerca e del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono stabilite le modalità di richiesta, le liste dei soggetti ammessi al riparto e le modalità del riparto delle somme stesse nonché le modalità e i termini del recupero delle somme non rendicontate ai sensi dei comma 3.
5. L’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 1; comma 337, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 è integrata di 20 milioni di euro per l’anno 2009.

Conseguentemente:
All’articolo 84, dopo il comma 1, inserire il seguente:
1-bis. All’onere derivante dall’articolo 63, comma 13-bis, pari a euro 20 milioni per l’anno 2009, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2008-2010, nell’ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2008, allo scopo utilizzando, quanto a euro 20 milioni, l’accantonamento relativo al Ministero della solidarietà sociale.
63. 06. Il Governo.

Come lo giudichiamo? Comuni che arrivano, Sportive che se ne vanno! E’ troppo presto e facile per stroncarla (è come sparare sulla Croce Rossa).
testa.jpgCerto che la frase

sulla base dei criteri e delle modalità di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 20 gennaio 2006

è prova di testardaggine. Abbiamo detto che quei DPCM non vanno bene, sono fuori da qualsiasi concetto di legalità oltre che di “non profit oriented”.

Ieri su Vita qualcuno (Auser) ha già iniziato a criticare il fatto che venisse reintrodotto nella finanziaria e che non si volesse proprio promulgare una legge ad hoc.

Piena ragione.

Poi ci hanno pensato gli stessi politici.

Ecco il perché:
“L’articolo aggiuntivo 63.06, che prevede per l’anno finanziario 2009 la destinazione del 5 per mille sulla base delle scelte del contribuente, in quanto carente di compensazione”

Paradossalmente siamo pertanto soddisfatti del fatto che sia stato cancellato – per ora – dalla finanziaria.

Carlo Mazzini

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4 commenti

  1. Caro Mazzini, resto sempre dell’idea che “è meglio un uovo oggi che una gallina domani”; comunque sono pienamente d’accordo sul fatto che per il 5 per mille ci vuole una legge ad hoc: chi vivrà vedrà.
    P.S. Fuori le A.S.D.(bene anzi benissimo), dentro i Comuni: non è un contentino per la perdita dell’ICI sulla prima casa?
    A pensar male si fa peccato ma come diceva Giulio di solito ci si azzecca.
    Andrea Vuano

  2. Caro Vuano, finiamola di accontentarci.
    I diritti – perché così ce l’hanno propagandata – devono essere riconosciuti.
    Inoltre c’è una grossa novità che trovate sul sito di Vita che ci informa che l’emendamento è stato riproposto con la copertura adeguata. http://beta.vita.it/news/view/83634

    A parte Giulio, anche io ho subito pensato all’ICI maltolta ai Comuni e alla compensazione – ridicola – del 5 per mille.

    Grazie
    cm

  3. Caro Mazzini, leggo sul sito di Vita che l’emendamento che re-introduce nella Finanaziaria 2009 il 5 per mille, precedentemente espulso per mancanza di copertura, rientra in extremis e -udite udite- con una copertura di 400 M di €: tutto bene, sennonchè nel 2006 a parità di soggetti abilitati al beneficio fiscale ( fuori A.S.D., dentro i Comuni) il gettito complessivo del 5 per mille toccò i 468 M di €. con il 59.1% delle risorse alle Onlus, il 14.7% alla Ricerca sanitaria, il 13.3% a quella scientifica e all’Università, il 12.65% alle attvità sociali svolte dai Comuni(dati dell’Ag. delle Entrate): se il risultato dovesse ripetersi o, come tutti speriamo, incrementare, evidentemente ci sarebbe qualcosa che non torna, a dimostrazione che la battaglia di Vita per l’abolizione del “tettuccio” di 250 M. di € imposto nel 2007, e poi del tetto”tout court”, era quanto mai attuale.
    Ciò senza alcuna vis polemica nei confronti dell’Intergruppo per la Sussidiarietà che come ricorda oggi il Sole 24 Ore la sua parte la sta facendo.
    Con stima.
    Andrea Vuano

  4. Io ho altre cifre a disposizione, e le confronto con lei, che è tanto gentile da scriverci in questo blog, e con chiunque intenda prendere parte al confronto, dato che c’è bisogno di confrontarsi.
    Vediamo.
    Io parto dalla conferenza stampa del 12 ottobre 2007, durante la quale sono state rese note alcune cifre anche per mezzo di un documento (tipo powerpoint) che vi trovate qui.
    A pag 11 si trovano i totali che al lordo dei non validati parlano di complessivi 345.292.419 euro.
    Pertanto, a cifre 2006 (le uniche delle quali ad oggi disponiamo), a parer mio i 400 milioni potrebbero bastare.

    Un ragionamento sul limite (tettuccio) del 5 per mille però bisognerà farlo.

    cm

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