5 per mille “ad libitum”: pronto un testo di legge

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Vita ci informa che l'”intergruppo parlamentare per la sussidiarietà” ha predisposto un progetto di legge per rendere stabile il 5 per mille dal 2010 in poi.
Dalla breve cronaca di Gabriella Meroni, capisco questo: hanno preso le proposte della Compagnia delle Opere (ne ho parlato qui il 18 luglio scorso), hanno aggiunto le indicazioni dell’Agenzia per le Onlus (ne ho riferito qui il 29 settembre), hanno “agitato, non shakerato” (cit. da James Bond) e hanno prodotto un testo che per ora non è ancora disponibile (almeno sul sito delle camere).

Aspettiamo di leggere l’articolato e poi parliamone. Anche qui se credete.

Carlo Mazzini

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3 commenti

  1. Caro Mazzini,
    ho letto l’articolo della Meroni, e in attesa di prendere visione dell’articolato della pdl mi sorgono due dubbi:
    a) la Ass. sport.dilett. iscritte al CONI continueranno ad essere iscritte in blocco d’ufficio come lo scorso anno o dovranno sottostare all’iscrizione individuale come tutte le altre ONLUS? mi sono capitate A.S.D. lo scorso anno che non sapevano nemmeno di essere state iscritte perchè il CONI non glielo aveva segnalato, e solo dopo essersi rivolte al ns. CSV si sono poi date da fare per ritrovarsi negli elenchi pubblicati dall’Agenzia delle Entrate e raccogliere adesioni;
    b)riparto delle somme: la soglia minima per avere diritto al contributo, fissata a 200 €, si riferisce alla quota attribuita direttamente con la sottoscrizione del C.F. delle Ass., o a quella del riparto nazionale derivante dalle sottoscrizioni generiche ( che per le Onlus mi pare si attestava sul 10-15% delle sottoscrizioni)? perchè in ogni caso scoraggiare le piccole/issime Associazioni che magari tirano su con fatica le 10 adesioni di parenti e amici?
    Per il resto bene per il riconoscimento degli interessi legali in caso di mancato rispetto del termine di pagamento ( il termine del 31 marzo dell’anno successivo mi sembra francamente ottimista),meglio ancora per il rialzo del tetto che rende obbligatoria la rendicontazione per i destinatari di somme superiori a 50.000 € (invece degli attuali 15.000), ottimo il provvedimento di sanatoria per la riammissione degli esclusi per motivi formali dal 5 per mille 2006 ( e quelli del 2007?)
    Speriamo in un celere deposito del testo della pdl in Parlamento, salvo poi verificare se la Commissione per i lavori parlamentari deciderà di darle la corsia preferenziale che meriterebbe: il Natale si avvicina, chissà…
    Con stima
    Andrea Vuano

  2. Caro Vuano
    la questione degli interessi legali che verrebbero riconosciuti alle organizzazioni nel caso in cui l’amministrazione finanziaria ritardasse – per qualsiasi ragione – i pagamenti mi fa dire che non passerà perché non siamo un paese civile. Il ritardo (dello stato ma anche dei cittadini, dei fornitori, dei clienti) è la regola, e non ne trovi uno che almeno dica “scusate il ritardo”.
    Siamo un paese in perenne e irresponsabile ritardo, che annaspa e che non prevede ciò che è facilmente prevedibile.
    Incrocio le dita, ma so già quale sarà (o sarebbe) il motivo per eliminare la previsione sugli interessi: chi paga? Se ne facciamo una questione di responsabilità, non si può scaricare sulla parte di 5 per mille non utilizzato un costo per lo Stato che dovrebbe essere caricato su chi ha ritardato il pagamento. E chi ha causato il ritardo non accetterà mai di essere additato e responsabilizzato fino al punto di pagare col proprio budget.
    La questione dei 200 euro mi sembra invece ragionevole. E’ una questione anche di costo della misura. Peraltro quei soldi andrebbero ad essere redistribuiti da chi raccoglie meno di 10.000 euro. I 200 euro – per quel che ne so – consisterebbero nella contribuzione diretta e non contabilizzerebbe anche il “resto”
    Io la metterei direttamente nel testo di legge, certo non nel DPCM, dato che va ad escludere dalla erogazione una parte di coloro (che si saranno) iscritti validamente.
    Temo invece che si voglia caricare troppo il DPCM di regolamentazioni che il DPCM non ha il potere di regolamentare.

    Carlo Mazzini

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