Lavoro e non profit: una circolare del Ministero chiarisce … poco

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rflaSe sul tema “lavoro” ho fatto scrivere una brava professionista – leggi qui – il motivo è che io non sono cultore della materia giuslavoristica.

Ma anch’io ho due occhi, un cervello mononeurone accessoriato, pollice opponibile di una qualche utilità; e così, se leggo che mercoledì 20 febbraio esce una circolare del Ministero Lavoro che cita ONG e Onlus nel titolo, la curiosità mi fa leggere il testo.

La prima parte della Circolare 7/13 parla di “lavoro svolto all’interno di organizzazioni non governative (ONG/ONLUS) e di organizzazioni aventi finalità socio/assistenziali e sanitarie.”

Il testo non dice nulla di nuovo, in merito alla applicabilità dei cocopro nel nostro ambito. Vi invito a leggerlo, e vi assicuro che a parte un lieve effetto narcolettico – in fondo è breve, meno di 40 righe dedicate al non profit – è vuoto come le tasche degli italiani dopo il salasso IMU, come le parole di certi candidati, e come le loro teste.

La vuotezza cui mi riferisco è il riferimento al settore. Se scrivi due leggerissime e quasi impalpabili pagine sul non profit, fai finta di saperne qualcosa. Segnalo all’estensore che proprio presso il Ministero del Lavoro c’è una struttura dedicata al non profit. Avrebbe potuto bussare alla porta di quella struttura e chiedere se avesse centrato il problema. Mi piace credere che gli esperti avrebbero sollevato perplessi gli occhi dal foglio e avrebbero detto all’estensore: lo sai che avresti potuto esprimere concetti così generici anche per il settore dei coltivatori di tulipani grigi o per quello dei disegnatori di strisce pedonali sulla sabbia?

Vi prego, leggete le prime due pagine e ditemi dov’è la specificità (sul tema non profit) della risposta. Non c’è! L’estensore non può accomunare ONG a attività di assistenza sociale e socio-sanitaria, e poi parlare anche di miglioramento dell’ambiente. Ma lo sa che le ONG lavorano soprattutto all’estero, e quindi per loro mi devi dire quale legge vale, far riferimento ai cd “volontari espatriati”, ai problemi di giurisdizione ecc? Caro estensore, avevi tonnellate di cose da dire, le hai ignorate tutte!!! E poi, appunto, mi confondi settori totalmente differenti, dando indicazioni di massima ripetute mille volte.

E’ questa l’attenzione che si ha per il non profit anche nel ministero che più di altri dovrebbe conoscerlo?

Carlo Mazzini

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