5 per mille: il Governo ammette la fregatura, senza vergogna e con amnesie

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bgovLa risposta del vice-ministro Fassina all’interrogazione dell’on Bobba in merito ai tagli operati sugli ultimi due 5 per mille presenta alcuni spunti interessanti:
1. per la prima volta, sul tema 5 per mille, un politico con responsabilità di Governo risponde ad una domanda sui tagli operati e li ammette.
2. dalla risposta all’interrogazione non traspare alcun imbarazzo; come dire: embè? abbiamo trattenuto valigiate di milioni dal 5 per mille; e allora?
3. il vice-ministro Fassina è stato male consigliato, nel senso che cita le leggi sul 5 per mille e afferma “le risorse complessive destinate alla liquidazione della quota del 5 per mille per l’anno 2011 sono quantificate nell’importo di 400 milioni di euro”. In realtà la legge parla di stanziamento “nel 2011” e non “per l’anno 2011”. Le preposizioni articolate hanno un senso e una cosa è dire che lo stanziamento è “per il 5 per mille 2011” altro è dire che nel 2011 sono disponibili 400 milioni. La sostanza delle cose è la seguente: lo Stato mette a disposizione un tot di soldi in un certo anno e prevede di spenderli in quell’anno. Così è stato per i 100 milioni scippati al 5 per mille 2011 e erogati effettivamente (alle regioni) nello stesso 2011 per le attività a favore dei servizi socio-sanitari per i malati di SLA. Ciò vuol dire che vi è un capitolo di bilancio dello Stato (il 3094) dove ogni anno il Parlamento stanzia un tot di soldi per il 5 per mille che in quell’anno erogherà. E’ successo in passato che grazie ad avanzi vari degli anni precedenti sia stato erogato persino quanto più di quanto stabilito dalla legge (nel 2009 420milioni). O anche il caso del 5 per mille 2010 quando – e qui c’è da perdere la testa – c’erano 400 milioni cui sono stati sottratti 100 milioni (finanziaria 2011) e alcuni resti degli anni precedenti hanno reso possibile l’erogazione – nel 2012 – di 383 milioni. La morale è che i dati di un capitolo di bilancio dello Stato sono comunque un mistero poco gaudioso e non si capisce quali criteri di competenza e di cassa (o di impegno) seguano.
4. Ma quanti soldi ci hanno fregato (riprendendo il termine utilizzato da Bonacina su Vita online in un bell’articolo che vi segnalo)?
Riassumiamo
2009
Erogati 420 milioni (scesi a 412 e passa per un bel po’ di esclusi). L’ho detto e scritto più volte.
Nel 2009 secondo l’Agenzia delle Entrate oltre 15 milioni di contribuenti hanno complessivamente erogato 420.000.000,00. Non un cent in più, non un cent in meno. Non ci vuole il cervello di Dante per capire che anche per il 5 per mille 2009 hanno tagliato le erogazioni del 5 per mille e non sappiamo di quanto. Stando stretti diciamo che erano stati corrisposti dai contribuenti 440 milioni.
2010
Erogati 383 milioni a fronte di 463 milioni destinati dai contribuenti (fonte Agenzia delle Entrate, mentre Fassina parla di 461 milioni, ma in fondo cosa sono 2 milioni? Un apostrofo rosa tra le parole “t’ho fregato”).
2011
Erogati (anzi li erogheranno nei prossimi mesi) 395 milioni a fronte di (ammissione di Fassina) 488 milioni di effettivamente destinati dai contribuenti.
Tradotto
2009 = – 20 milioni (stima)
2010 = – 80 milioni
2011 = – 93 milioni
Quindi in tre anni lo Stato – senza dire nulla – ha fregato 193 milioni.
Detto diversamente
2009: è stato erogato il 4,7 per mille (stima)
2010: è stato erogato il 4,1 per mille
2011: è stato erogato il 4 per mille
L’onorevole Zanin – l’altro che con Bobba ha presentato l’interrogazione – ipotizza che il 5 per mille sia diventato un 4,6 o 4,7 per mille. Ma gli onorevoli non hanno in dotazione neppure una calcolatrice?
Ultima questione: ricalcoliamo quanto avremmo dovuto prendere partendo dai dati sopra riportati
L’associazione ALFA ha preso ogni anno 100 euro
2009: incasso 100 euro; avrebbe dovuto prendere 106,4 (aggiungete quindi a quanto incassato il 6,4%)
2010: incasso 100 euro; avrebbe dovuto prendere 121,9 (aggiungete quindi a quanto incassato il 21,9%)
2011: incasso 100 euro; avrebbe dovuto prendere 125 (aggiungete quindi a quanto incassato il 25%)
La morale?
Non c’è nessuna morale in questa storia di soldi rubati al non profit, c’è solo la conferma di quanto affermava Harry Truman, 33° presidente degli Stati Uniti:
“Da piccolo volevo fare o il suonatore di piano in un bordello, oppure il politico.
Ed ora posso dirvi la verità: non c’è una gran differenza.”
Carlo Mazzini

 

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  1. Pingback: 5 per mille: schiaffi in faccia al No Profit - Corretta Informazione

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