ESCLUSIVO – 5 per mille 2009: ecco le vere ragioni del ritardo :-)

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Fonti ministeriali ci hanno comunicato le ragioni del ritardo sulla pubblicazione delle istruzioni del 5 per mille 2009.
Venendo da Ministeri diversi, inevitabilmente danno interpretazioni diverse del fenomeno.
Vediamole.

Prima fonte
La scrittura a più mani del Decreto (DPCM) porta inevitabilmente a problemi logistici inimmaginabili al semplice cittadino.
Riuniti i 15 tecnici dei Ministeri attorno al tavolo di concertazione, si sono dovuti superare due grossi inconvenienti.
A. mancavano le sedie
B. le fotocopiatrici – necessarie per la formazione del dossier legislativo – sono rotte da alcuni mesi, e la copisteria sotto il Ministero non fa più credito all’Amministrazione Pubblica.

Seconda fonte
Il problema – secondo questa gola profonda – è di natura prettamente tecnica.
Le scorse edizioni sono state funestate da interpretazioni non omogenee del testo del Decreto.
E’ stata quindi coinvolta l’Accademia della Crusca per avere le analisi grammaticale, logica e del periodo dei passati testi.
I linguisti si sono accapigliati attorno all’analisi dell’espressione “per mille”, e si sono subito formate due correnti di pensiero:
– fazione del complemento di mezzo o strumento;
– partito del complemento di fine o scopo.
L’interessante disputa ha prodotto due interessanti dossier che prenderebbero la strada della Presidenza del Consiglio dei Ministri se solo si trovasse una copisteria disposta a far credito agli enti pubblici.

Terza fonte.
Verrebbero confermate le voci da noi raccolte. Ma il vero problema consisterebbe nella presenza dei tornelli nella sede del Ministero.
Il più grosso esperto sulla legislazione del 5 per mille – del quale non possiamo svelare il nome, comunque viene chiamato familiarmente “Ciccio” – è appunto un “grosso” esperto, e pare non riuscire a superare i tornelli imposti dal Ministro Brunetta, neppure con l’aiuto del personale addetto all’accoglienza.
Le riunioni con il grosso esperto si fanno pertanto a distanza tramite cellulare; il grosso esperto nelle prime settimane ha preso dimora presso il bar sotto il Ministero, consumando tutta la pasticceria e lasciando da pagare sul conto del Ministero. Per pura disdetta, il proprietario del bar è fratello del gestore della copisteria e, informato sulla penuria dei mezzi del Ministero, ha prontamente sbarrato le porte al “grosso” esperto.
In crisi ipoglicemica, il “grosso” esperto ha iniziato a elencare ai tecnici del Ministero alcune destinazioni fantasiose del 5 per mille: una sezione dedicata all’associazione baristi italiani, un’altra ai riempitori di croissant, e poi sarebbe concesso destinare il 5 per mille anche ai produttori del celebre film “la fabbrica di cioccolato”.
Prima che si rendessero conto da cosa erano dettate le corbellerie suggerite dal “grosso” esperto, i tecnici – nel tentativo di formare la nuova edizione del dossier – hanno inceppato la fotocopiatrice della scuola statale di zona. La Direttrice del plesso scolastico non ha fatto più entrare i funzionari ministeriali e ha chiamato il Ministro Gelmini per chiedere di ripristinarle il fondo “manutenzione fotocopiatrici”.
Il Ministro ha risposto che è possibile se si inseriscono tra i destinatari del 5 per mille anche le scuole pubbliche. Il Ministro si è quindi presentata al tavolo tecnico sul 5 per mille e ha detto che gli ostacoli burocratici non sarebbero più stati un problema, in quanto quel tavolo tecnico avrebbe lavorato sotto l’egìda del suo ministero.
Appena udito l’accento sulla “i”, i linguisti dell’Accademia della Crusca se ne sono usciti singhiozzando …
La riunione è stata aggiornata a data da destinarsi.

Giusto per gioco

Carlo Mazzini

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