2 per mille: pubblicato in GU decreto fuori dalla realtà

0

Oggi le comiche, ragazzi.

Come previsto, hanno pubblicato (qui) il 23.4 us in Gazzetta Ufficiale il DPCM che regolamenta il 2 per mille culturale a partire dalla procedura di iscrizione che è terminata l’11 aprile, cioè 12 giorni prima della pubblicazione in Gazzetta.

E’ un evidente errore di sbaglio! E ci fosse solo quello!

Andiamo con ordine.

  1. chi è ammesso al 2 per mille? come anticipato dal tutorial del MIBACT solo le associazioni di cui al libro I del codice civile (no comitati, no fondazioni) che “abbiano secondo il rispettivo atto costitutivo o statuto, la
    finalita’ di svolgere e/o promuovere attivita’ culturali” da almeno 5 anni. Cosa sono “attività culturali”? Nessuno lo dice. Dato che Mibact vaglierà se la vostra attività è da definirsi culturale oppure no, prevedo pioggia di ricorsi con il vocabolario Treccani in mano che ammette qualsiasi espressione culturale come attività di cultura.
  2. Attività realizzata da 5 anni. Come dimostro che ho almeno 5 anni? Se non ho registrato lo statuto, come faccio? Bastano prove concrete (la pro-loco mi ha accettato come partner sei anni fa)?
  3. La domanda è da presentarsi entro il 10 di aprile (secondo la GU) entro le 14 dell’11 aprile, secondo il tutorial. Quindi l’estensore del DPCM non si era accorto che il 10.4 era domenica? Crowdfunding a manetta per regalare un calendario da tavolo al Mibact. Detto che non si capisce
    1. perché mai se era il 10 (alla mezzanotte) il giorno dopo debba valere solo fino alle 14
    2. perché mai quelli del MIBACT e i colleghi della Presidenza del Consiglio non sappiano prevedere che se l’ultima firma esce dalla Presidenza del Consiglio il 21 marzo il decreto non andrà subito in GU. Cosa gli costava andare al 30 aprile ed evitare una figuraccia?
    3. l’iscrizione è da farsi in via telematica su beniculturali.it, dice il DPCM. Non è preciso, il sito fa riferimento a beniculturali.it ma è un’altra piattaforma: procedimenti.beniculturali.gov.it/
  4. entro il 30.4 verrà pubblicato l’elenco sul sito (quale?) del Ministero con possibilità di correzione degli errori entro il 10 maggio.
  5. Per il resto, si è fatto un copia incolla delle istruzioni per il 5 per mille.

Come dire: il legislatore doveva (come deve sempre) identificare un requisito soggettivo, uno oggettivo, modalità e tempi di adempimenti comprensibili e fattibili.

Il DPCM, per quando è stato pubblicato, per quello che fumosamente o erroneamente riporta non risponde ad alcuno di questi requisiti.

A mio avviso è più che impugnabile da chi provi a iscriversi a partire da oggi. Se la burocrazia intendesse metterci una toppa basterebbe prorogare – con nuovo decreto – il termine di iscrizione e dare una limatina o precisazione in relaziona a cosa si intenda per “cultura”. Rammento che sull’affaire “date” il Mibact c’era caduto anche il primo anno del 5 per mille alla cultura, pubblicato pochi giorni dopo il termine ultimo e quindi seguito da successivo decreto (quattro mesi dopo) che riapriva i termini (2012 fino al 31 ottobre!!!).

Poi passerei per licenziare gli estensori della legge e del DPCM.

Sarebbe quella la vera rivoluzione, la #svoltabuona.

Tutto il resto è noia!

Carlo Mazzini

 

Related Posts with Thumbnails
Share.

About Author

Leave A Reply

Time limit is exhausted. Please reload CAPTCHA.

Questo sito utilizza cookie per funzioni proprie. Se continui nella navigazione o clicchi su un elemento della pagina accetti il loro utilizzo Per maggiori informazioni vai in fondo alla pagina e clicca su "Privacy Policy"

Vai in fondo alla pagina e clicca su "Privacy Policy" - Per contattarci su questioni "Privacy" scrivi a "studiouno (chiocciola) quinonprofit.it"

Chiudi