Quell’idea malsana di farsi passare per Robin Hood

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Anni fa, la “fu” Agenzia del Terzo Settore presieduta dal Prof Zamagni se ne uscì con alcune ipotesi di riforma del 5 per mille.
Tra una banalità e l’altra, l’Agenzia riuscì a dire che l’alta concentrazione delle preferenze verso le grosse organizzazioni era in sostanza una “distorsione” che poteva essere corretta facendo perdere il diritto alle “inoptate” (le somme di chi appone la firma senza inserire il codice fiscale del destinatario) a quegli enti che raccolgono un 5 per mille sostanzioso grazie – a detta dell’Agenzia – a ingenti investimenti in “campagne mediatiche”.
Alla fu Agenzia non venne in mente che chi ha tanti soci o tanti sostenitori già investe ingenti somme nella sensibilizzazione e che aggiungere una comunicazione in più per il 5 per mille non è un costo supplementare così alto. Infatti, per quel che conosco, le somme dedicate dalle grandi organizzazioni alle campagne 5 per mille sono percentualmente molto più basse rispetto allo sforzo che giustamente profonde una piccola organizzazione per ottenere di più dal 5 per mille. Se la mia grande organizzazione aggiunge nelle TOT milioni di spedizioni una specifica campagna per il 5 per mille, l’incidenza della stessa è chiaramente molto bassa.
Scollegati dalla realtà, quelli dell’Agenzia si pensarono quindi un sistema per mezzo del quale si toglieva alle ricche organizzazioni per dare a quelle povere.
Giusto: togliamo alla ricerca sul cancro (non solo AIRC, ma anche alla Fondazione Piemontese, ad ANT, alle LILT, a chi combatte le leucemie e altre forme oncopatie), togliamo a chi cura i sordo ciechi o la sclerosi multipla o la SLA, a chi si sbatte per i migranti e le popolazioni nel sud del mondo, a chi si ostina a reggere le sorti e i fondi di ospedali specializzati nella cura dei bambini!
Togliamo a loro e diamo a chi salvaguarda gli acari che popolano i cuscini della provincia di Vibo Valentia! Ottima idea, davvero.
E poi, a parte l’opportunità di farlo, servirebbe davvero farlo? E a partire da quale soglia (verso l’alto) sarebbe utile togliere l’inoptato per darlo a pioggia a chi sta sotto la soglia?
Io ho fatto alcuni calcoli sul 2014 e vedete cosa ne viene fuori. Ho calcolato in sostanza quanti euro andrebbero agli enti sotto soglia (in media) togliendo a quelli sopra soglia. Ipotesi di soglia, 1 milione, 500mila, 250mila, 100mila, 50mila, 20mila.


Dal punto di vista metodologico, ho eliminato chi prende meno di 12 euro e i Comuni. I dati sono del 5 per mille 2014 (ma non pensate che sia cambiato qualcosa con quelli recenti del 2015).
Nella sostanza ci troviamo con un incremento medio che oscilla tra i 900 (se si toglie a chi prende più di 1 milione) e i 1300 euro per ente (se si toglie l’inoptato a chi prende più di 20.000 euro). Davvero un magro bottino, se ci pensate, a fronte di un depauperamento di grosse organizzazioni che perderebbero dalle decine di migliaia di euro fino a milioni di euro per … salvaguardare gli acari!!!
Già anni fa avevo fatto questo tipo di calcolo; la ragione per la quale ho rinverdito la questione è che pubblicamente il Sotto Segretario Bobba ha fatto sua questa ipotesi (pagina 53 di Vita di Aprile) senza tenere conto, a mio avviso, sia delle vere ragioni del successo delle grandi organizzazioni sia dei numeri.
Dato che l’onorevole Bobba è persona non digiuna di numeri legati alle trasformazioni sociali, confidiamo nel suo buon senso che gli suggerirà che aggiungere circa 1.000 euro ad organizzazione cambia poco, mentre togliere decine o centinaia di migliaia di euro a grosse cause, qualcosa cambia. Vi sento già dire: “ma chissà come li usano!” E lì mi inquieto, perché non so cosa si debba fare d’altro se non farsi certificare i bilanci e rendicontare fino all’ultimo centesimo sotto il controllo dei diversi Ministeri. Oppure lo dite solo perché a. siete invidiosi, b. non credete che i ministeri sappiano controllare?
Nel caso a. fatti vostri.
Nel caso b. fatti loro.
Non è che posso farmi fregare i soldi per un problema degli invidiosi o per una mancanza dei poteri preposti. O no?
Altro che Robin Hood, Qui stiamo dando diritto di cittadinanza allo Sceriffo di Nottingham.

Carlo Mazzini

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