5 per mille: la confusione regna sovrana … nelle loro teste

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Schermata 2009-10-01 a 18.01.14Come commentare la seduta di ieri, ultimo giorno di settembre, della commissione VI del Senato?

Mancano le parole, sono ancora in alto mare – stiamo parlando del 5 per mille ad libitum, quello continuativo. Parole in libertà, conclusioni alle quali noi – quindi non solo io – venimmo tempo fa.

E loro sarebbero la nostra classe dirigente?

Parbleu!

Leggete

Carlo Mazzini


(486) BARBOLINI e PEGORER. Destinazione della quota del cinque per mille dell’IRPEF a finalità scelte dai contribuenti

(1366) CHITI ed altri. Disposizioni per la destinazione di una quota del 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche a finalità scelte dai contribuenti

(Seguito dell’esame congiunto e rinvio)

Si riprende l’esame sospeso nella seduta del 23 settembre scorso.

Il relatore  BARBOLINI (PD) sottolinea l’esigenza che il Governo chiarisca il proprio orientamento in merito ai disegni di legge in titolo, soprattutto per quanto riguarda l’impegno politico a rendere permanente l’istituto del 5 per mille e, in secondo momento, nell’indicare le risorse finanziarie necessarie, ovvero ritenute sufficienti ad ottenere tale risultato.

A suo parere peraltro andrebbe svolta una riflessione anche in merito alla effettiva esigenza di predisporre una specifica disposizione di copertura; tuttavia, al di là di tale osservazione, ritiene essenziale che la Commissione, insieme al Governo, assuma un preventivo impegno di carattere politico anche in relazione al reperimento delle risorse.

COMMENTO: VUOL DIRE CHE FORSE NON C’E’ BISOGNO DI COPERTURA, MA CHE SE CE NE FOSSE BISOGNO, BISOGNA TROVARE LA COPERTURA. MONSIEUR DE LA PALICE

Interviene quindi il presidente BALDASSARRI, a giudizio del quale, in linea teorica la facoltà concessa ai cittadini di destinare una quota dell’imposta sul reddito a una finalità specifica potrebbe non richiedere una copertura finanziaria. Di converso, attesa la larga condivisione politica di una definizione a regime e quindi permanente di tale facoltà, la scelta di individuare le risorse necessarie, pur significative in valore assoluto, non può non tener conto del peso percentualmente molto modesto rispetto al totale delle spese correnti del bilancio dello Stato. Inoltre, prosegue l’oratore, in termini di valutazione complessiva e globale delle minori entrate, andrebbe certamente preso in considerazione il beneficio indiretto per le casse dello Stato derivante dall’attività degli operatori del terzo settore, in funzione sostanzialmente sostitutiva rispetto a servizi che gravano sul welfare state.

COMMENTO: FINALMENTE QUALCUNO CHE DICE CHE SE LO STATO PERDE IL 5 PER MILLE DI ENTRATE INCASSA (IN MAGGIORE BENESSERE) IL 10%!!! PURTROPPO DICE CIO’ CHE NON SI DOVREBBE DIRE: IL NON PROFIT SOSTITUISCE LO STATO.

Il senatore  MUSI (PD) esprime il convincimento che la disciplina della destinazione del 5 per mille non comporta l’obbligo di coprire le minori entrate, poiché tecnicamente non c’è alcuna erosione del gettito complessivo; la questione semmai va posta circa la diversa utilizzazione delle risorse incassate rispetto alle indicazioni dei singoli contribuenti. A suo parere, infatti, tale circostanza potrebbe costituire un’indebita appropriazione di risorse legittimamente destinate agli operatori del terzo settore.

COMMENTO: E’ DA TEMPO CHE LO DICIAMO … FINALMENTE SE NE SONO ACCORTI ANCHE LORO

Il senatore  LANNUTTI (IdV) ritiene essenziale affrontare la questione dell’utilizzazione delle risorse del 5 per mille per finalità diverse rispetto alle indicazioni dei contribuenti. Sottopone poi all’attenzione del Sottosegretario la esigenza di chiarire le finalità della richiesta di informazioni da parte dell’Agenzia delle entrate alle organizzazioni no profit destinatarie del 5 per mille.

COMMENTO: CONFONDE IL 5 PER MILLE CON L’ART 30: COMPLIMENTI!!!

Il sottosegretario MOLGORA prende atto delle sollecitazioni avanzate dal relatore, specificando inoltre che le disposizioni vigenti relative alla destinazione del 5 per mille sono state finora corredate di copertura finanziaria, almeno nei limiti di spesa ivi previsti. In merito alla richiesta del senatore Lannutti,  fa presente che l’Agenzia delle entrate, in spirito collaborativo e con l’assenso delle stesse organizzazioni no profit, ha avviato una campagna di acquisizione di informazioni volte a colpire singoli casi di evasione fiscale e di indebita percezione delle somme del 5 per mille.

COMMENTO: NON E’ NECESSARIO SEMPRE E COMUNQUE RACCONTARE BALLE, E QUI LUI LO FA! LEGGETELO BENE! INOLTRE ANCH’ESSO CONFONDE IL 5 PER MILLE CON L’ART 30!

Il seguito dell’esame congiunto è quindi rinviato.

COMMENTO: RINVIATE, RINVIATE!

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