CUD 2010: non c’è il 5 per 1000, come ovvio

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Schermata 2009-10-09 a 19.19.23La certificazione unica dei redditi di lavoro dipendente, equiparati ed assimilati. Qualcuno mi ha chiamato, altri scrivono direttamente sul sito dell’Agenzia.

Ma come, è uscito il CUD 2010 – in bozze – e non c’è il 5 per mille?

Ahimè, bene ha fatto l’Agenzia delle Entrate a non inserire il 5 per mille nella bozza di modello. Ha tragicamente ragione, vediamo perché.

La certificazione unica dei redditi di lavoro dipendente, equiparati ed assimilati deve infatti rispondere al diritto tributario vigente al momento dell’emanazione del modello. Ad oggi, del 5 per mille 2010 (relativo all’anno d’imposta 2009) non vi è traccia, nè nella finanziaria, nè in altro provvedimento (omnibus, milleproroghe …).

Per non parlare del disegno di legge che piaceva a tanti se non a tutti. Gran parte del mondo non profit (non facendo tesoro delle esperienze passate) ha detto: bellissimo questo disegno di legge (proposta Lupi, per intenderci). La Commissione Finanze ha ribadito: bellissimo questo disegno di legge, per poi impantanarsi prima nella richiesta di sede deliberante, poi nella mancata quantificazione del quantum sofferto dalle casse dello Stato.

Comunque sia, al netto delle incapacità di società civile e politici di dotarci di una legge sul 5 per mille, ad oggi siamo senza 5 per mille.

Facciamocene una ragione, qualcuno si sveglierà dal torpore, il tempo sta correndo contro di noi (prepariamoci ad un bel frontale).

L’unica certezza è che giustamente l’Agenzia d’imperio non poteva inventarsi una legge che non c’è.

Direte: ma c’è l’8 per 1000. Bella forza, lì la legge c’è ed è sine die.

Qui è sine spe.

Carlo Mazzini

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3 commenti

  1. Caro Mazzini,
    ogni anno è la stessa storia:viene promessa la legge, si muovono i perlamentari bipartisan e le commissioni, poi si viene al dunque della mancata quantificazione dell’esborso per l’erario (ma l’on. Baldassarri non aveva fissato il quantum in 524 Mln. di €?)e tutto si impantana; la scorsa estate al Meeting di Rimini il Senatore Barbolini,uno dei sottoscrittori insieme a Lupi della proposta di legge, in sede di partecipazione a una tavola rotonda, invocava un “pressing” sul Ministro Tremonti da parte del (numeroso) pubblico in occasione della sua partecipazione a un ulteriore convegno presso lo stesso Meeting nel fine settimana (chissà che la forza dirompente della piazza…).Vogliamo scherzare? E’o non è una autonoma decisione del contribuente quella di devolvere una quota del proprio imponibile finchè la normativa lo consente? O dobbiamo invocare la benevolenza del Sire? E se proprio la Commissione finanziaria non vuole considerare il gettito di 806 Mln. di € come tetto possibile, almeno riconosca quello dei 500 Mln.devoluti nelle ultime tornate da quel 60% di contribuenti che ha già sottoscritto l’adesione al beneficio fiscale: non sembrano calcoli poi così macchinosi! Ma forse i nostri parlamentari sono troppo presi dalle fibrillazioni delle prossime elezioni regionali per dedicare tempo a chiudere una proposta di legge che ci ha illuso per troppi mesi di poter arrivare in porto…prepariamoci alla solita volatona in Finanziaria e che lo scudo fiscale, come auspica il Ministro Tremonti, ci sia foriero di un gettito adeguato ( una volta almeno c’era il “tesoretto”!).
    Con stima.
    Andrea Vuano

  2. Caro Vuano,
    sperare nello scudo fiscale è far quasi “peccato”, dato che la misura dello scudo risponde a logiche assolutamente contrarie alla moralità pubblica. Soprattutto per la percentuale irrisoria della sanzione che gli evasori dovranno ritornare allo Stato (solo il 5%).
    Il fatto che i politici promettano fatti che non sono capaci (nella migliore delle ipotesi) o non vogliono realizzare, mi sembra confermi la frase di Woody Allen: “I politici hanno una loro etica. Tutta loro. Ed è una tacca più sotto di quella di un maniaco sessuale.”
    Le chiedo – da attento lettore delle cose non profit – cosa ne pensa della mia proposta che trova nell’altro articolo. Ha voglia di commentarla? Farebbe piacere a tutti leggere una sua opinione. http://www.quinonprofit.it/?p=783

    Carlo Mazzini

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