5 per mille e finanziaria 2010: funambolismo al Senato (agg.to): tutti affossati

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Schermata 2009-10-29 a 12.37.26Ogni anno, cari lettori,l’autunno ci porta le castagne, il vino novello e la farsa della finanziaria.

Il 5 per mille è la farsa nella farsa, sia per i suoi effetti ad oggi un pò … timidi (chi ha visto il 2007, 2008, 2009? chi sa qualcosa delle cifre?) sia perchè è questa l’occasione – la finanziaria – nella quale certi senatori sbizzarriscono la propria fantasia.

Comunque sia, anche quest’anno non possiamo esimerci di riportare alcuni testi proposti con alcune nostri brevi commenti.

Poi si sa come andrà a finire. Arriverà Tremonti che con toni sbrigativi dirà “via tutta questa robaccia, ecco l’emendamento del Governo”.

Ma passiamo al Barnum

Aggiornamento: il PDL e la Lega ha affossato tutti gli emendamenti sul 5 per mille.

2.109

BARBOLINI, MERCATALI, AGOSTINI, BAIO, CRISAFULLI, D’UBALDO, FONTANA, LEDDI, MUSI, STRADIOTTO

Dopo il comma 8, aggiungere il seguente:

«8-bis. A decorrere dal 1º gennaio 2010, fermo restando quanto già dovuto dai contribuenti a titolo di imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) e delle imposte sostitutive di cui all’articolo 1, comma 105, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e all’articolo 13 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, una quota pari al 5 per mille dell’IRPEF calcolata al netto del credito d’imposta per i redditi prodotti all’estero e degli altri crediti d’imposta spettanti, e delle suddette imposte sostitutive è destinata in base alla scelta del contribuente, alle seguenti finalità:

a) sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale di cui all’articolo 10 del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460, e successive modificazioni, nonché delle associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionale, regionali e provinciali previsti dall’articolo 7 della legge 7 dicembre 2000, n. 383, delle associazioni riconosciute e fondazioni che operano nei settori di cui al citato articolo 10, comma 1, lettera a), del decreto legislativo, n. 460 del 1997, e delle associazioni sportive dilettantistiche riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano ai fini sportivi ai sensi dell’articolo 20, comma 2, del decreto-legge 10 ottobre 2007, n. 159, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 novembre 2007, n. 222;

b) finanziamento degli enti di ricerca scientifica e delle università;

c) finanziamento della ricerca sanitaria.

8-ter. Le somme corrispondenti alla quota di cui al comma 8-bis sono determinate in relazione agli incassi in conto competenza relativi all’IRPEF e alle imposte sostitutive individuate ai sensi del medesimo comma 1, sulla base delle scelte espresse dai contribuenti, risultanti dal rendiconto generale dello Stato.

8-quater. Con decreto di natura non regolamentare del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca e del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono stabilite le modalità di richiesta, le liste dei soggetti ammessi al riparto e le modalità del riparto delle somme di cui al comma 8-ter».

Conseguentemente, ai maggiori oneri, valutati in 800 milioni di euro, per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012, si provvede, fino a concorrenza degli oneri, mediante le seguenti risorse:

all’articolo 2, aggiungere, in fine, i seguenti commi:

«18-bis. All’articolo 82, comma 11, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, le parole: ”0,30 per cento” sono sostituite dalle seguenti: ”0,20 per cento”.

18-ter. A decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto legge le aliquote di base dell’imposta di consumo tabacchi lavorati prevista dal comma 1 dell’articolo 28 del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 ottobre 1993, n. 427 sono uniformemente incrementate al fine di assicurare maggiori entrate in misura non inferiore a 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012».

all’articolo 3, Tabella C, rubrica: Ministero dell’economia e delle finanze, ridurre proporzionalmente gli stanziamenti di parte corrente, per l’importo complessivo di 250 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012.

COMMENTO:

Provano a far diventare il 5 per mille perpetuo, persino rubando ai ricchi (banche, riconoscendo minor quota di deducibilità delle svalutazioni dei crediti) fin troppo, perché chiedono 800 milioni, quando ne basterebbero 600 al massimo.

Tra i soggetti beneficiari mancano i Comuni, che Tremonti nella prima e quarta edizione fortissimamente volle.

Giudizio: Ambizioso

—-

2.518

PETERLINI, PINZGER, THALER AUSSERHOFER

Dopo il comma 18 inserire il seguente:

«18-bis. All’articolo 100, comma 1 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917. le parole: ”non superiore al 5 per mille” sono sostituite dalle seguenti: ”non superiore all’8 per mille”».

Conseguentemente, alla Tabella C tutte le spese di parte corrente sono ridotte fino al 10 per cento per ciascuno degli anni 2010-2011-2012.

COMMENTO:

Qui il 5 per mille non c’entra, ma aumentano una vecchia norma relativa alle spese che le aziende possono portare in deduzione relative ad opere o servizi utilizzabili dai dipendenti per finalità di educazione, istruzione ecc.

Giudizio: Inoffensivo

2.0.19

GASPARRI

Dopo l’articolo, aggiungere il seguente:

«Art. 2-bis.

1. Fermo restando quanto già dovuto dai contribuenti a titolo di imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) e delle imposte sostitutive di cui all’articolo 1, comma 105, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e all’articolo 13 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, una quota pari al 5 per mille dell’IRPEF calcolata al netto del credito d’imposta per i redditi prodotti all’estero e degli altri crediti d’imposta spettanti, e delle suddette imposte sostitutive è destinata in base alla scelta del contribuente, alle seguenti finalità:

a) sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale di cui all’articolo 10 del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460, e successive modificazioni, nonché delle associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionale, regionali e provinciali previsti dall’articolo 7 della legge 7 dicembre 2000, n.383, delle associazioni riconosciute e fondazioni che operano nei settori di cui al citato articolo 10, comma 1, lettera a), del decreto legislativo, n. 460 del 1997, e delle associazioni sportive dilettantistiche riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano ai fini sportivi ai sensi dell’articolo 20, comma 2, del decreto-legge 10 ottobre 2007, n. 159, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 novembre 2007, n. 222;

b) finanziamento degli enti di ricerca scientifica e delle università;

c) finanziamento della ricerca sanitaria.

2. Resta fermo il meccanismo dell’otto per mille di cui alla legge 20 maggio 1985, n. 222.

3. Le somme corrispondenti alla quota di cui al comma 1 sono determinate in relazione agli incassi in conto competenza relativi all ‘IRPEF e alle imposte sostitutive individuate ai sensi del medesimo comma 1, sulla base delle scelte espresse dai contribuenti, risultanti dal rendiconto generale dello Stato, e comunque nell’importo massimo di 450 milioni di euro.

4. Con decreto di natura non regolamentare del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca e del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono stabilite le modalità di richiesta, le liste dei soggetti ammessi al riparto e le modalità del riparto dell’importo di cui al comma 3».

Conseguentemente, al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione lineare degli stanziamenti di parte corrente iscritti in tabella C.

COMMENTO: L’ex ministro delle telecomunicazioni (è lui, non è Marcorè) fa due errori: propone un tetto che rischia di essere basso.

Inoltre non dice se è il 5 per mille 2010 o quello “ad libitum” (qualcuno glielo traduca, grazie).

Giudizio: Ha copiato dal vicino di banco; e male.

2.0.20

GIAI

INAMMISSIBILE

Dopo l’articolo 2, inserire il seguente:

«Art.2-bis.

(Destinazione della quota del 5 per mille dell’IRPEF a finalità scelte
dai contribuenti)

1. A decorrere dall’anno finanziario 2010, fermo restando quanto dovuto dai contribuenti a titolo di imposta sul reddito delle persone fisiche, una quota pari al 5 per mille dell’imposta stessa è destinata, in base alla scelta del contribuente, alle seguenti finalità:

a) sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale di cui all’articolo 10 del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460, e successive modificazioni, nonché delle associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionali, regionali e provinciali, previsti dall’articolo 7 della legge 7 dicembre 2000, n.383, e delle associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori di cui alla lettera a) del comma 1 del citato articolo 10 del decreto legislativo n. 460 del 1997;

b) sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale che operano nell’ambito delle politiche migratorie con particolare riguardo alla promozione della cultura e della lingua italiana e nel mondo;

c) finanziamento degli enti della ricerca scientifica e dell’università;

d) finanziamento degli enti della ricerca sanitaria.

2. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro del lavoro, salute, politiche sociali, e del Ministro degli affari esteri, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono stabiliti i criteri per l’individuazione dei soggetti di cui al comma 1 e le modalità di riparto delle somme».

COMMENTO:

La senatrice è stata eletta nella circoscrizione dell’America Meridionale.

Fenomenale la sua idea di aprire il 5 per mille ad Onlus che NON possono esistere, quelle che “operano nell’ambito delle politiche migratorie con particolare riguardo alla promozione della cultura e della lingua italiana e nel mondo”. E’ grazie a certi parlamentari che l’Agenzia delle Entrate poi deve fare i salti mortali per creare le liste dei beneficiari!

Giudizio: Cose dell’altro mondo.


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