Come riportato da Gabriella Meroni sul sito di Vita, è uscito finalmente l’emendamento del Governo con la quantificazione dei “parziali”, cioé delle somme che il Governo intende destinare ad una serie di misure contenute in un emendamento alla Finanziaria 2010, misure finanziate dallo Scudo Fiscale.
5 per mille 2010; leggiamo il testo:
“Proroga della devoluzione della quota del 5 per mille IRPEF, attraverso il rifinanziamento delle autorizzazioni di spesa di cui: all’articolo 1, comma 1237, della legge 27 dicembre 2006, n. 296; all’articolo 3, comma 8, della legge 24 dicembre 2007, n. 244; all’articolo 45, comma 1-bis, del decreto legge 31 dicembre 2007, n. 248, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 2008, n. 31; articolo 63-bis, commi da 1 a 4 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.” 400 milioni
Questo è il contenuto parziale di una tabella allegata alla finanziaria, tabella richiamata dall’art 3, c 7 che promuove una procedura nuova scavalcante il parlamento. Se Camera e Senato dicono di sì all’articolo e alla tabella sarà direttamente Tremonti che dirà chi è dentro e fuori il 5 per mille e come dovrà essere gestito (vedi il mio precedente post).
Ci va bene?
C’è qualcuno – tra i rappresentanti del non profit – che è consapevole di ciò e che, magari, ha qualcosa da dire sulla questione?
Seconda questione: detto che la misura deve essere data (di quanta parte le finanze dello Stato devono fare a meno?) va bene o no questa cifra? Non può dirsi che siano generosi, in quanto – come già scrissi qui – per il 5 per mille 2007, verranno distribuiti 373 milioni; in 3 anni non credete che possano essere cresciuti i redditi (e magari la propensione a firmare il 5 per mille) degli italiani?
Carlo Mazzini
