Rendicontazione 5 per mille: tracce sul sito del Ministero del Lavoro

Cosa potrei fare senza l’intervento di chi legge questo blog? Poco. Non è una sviolinata, ma un pensiero sincero.

Giulio ci ha appena scritto avvertendoci che ci sono le prime tracce di rendicontazione sul sito del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali. Grazie Giulio!

Andiamo a leggere (copio e incollo da qui)

“25 novembre 2010

Contributo 5 per mille
Informazioni sull’obbligo di rendicontazione

Si fa presente che l’obbligo di rendicontazione sul 5 per mille, previsto per legge (Finanziaria 2008) entro un  anno dall’accreditamento del contributo, deve essere assolto dal beneficiario solo per le somme percepite sulla base della dichiarazione dei redditi dell’anno 2008 e seguenti.

A breve saranno disponibili un apposito modello e le linee-guida per la compilazione del rendiconto, obbligatorio a pena della restituzione delle somme percepite. Entro la fine dell’anno 2010 sarà pubblicato un riepilogo complessivo delle somme già liquidate, pari ad oltre 730 milioni di euro per le dichiarazioni dei redditi del 2006, 2007 e 2008.

Per ulteriori informazioni vai alla Sezione dedicata”

Che al Ministero abbiano un deficit comunicazionale, è chiaro.

A suo tempo avevo segnalato l’incongruenza (l’obbligo parte dal 2008 e il sito del Ministero faceva partire l’obbligo dal 2007) proprio qui, e – da bastardo quale a volte mi scopro essere – avevo fotografato il sito nella versione 1 e 2, dove l’errore veniva ripetuto.

Nella nuova pagina – datata ieri 25.11.10 – cosa dicono?

Ricopio:

“Si fa presente che l’obbligo di rendicontazione sul 5 per mille, previsto per legge (Finanziaria 2008) entro un  anno dall’accreditamento del contributo, deve essere assolto dal beneficiario solo per le somme percepite sulla base della dichiarazione dei redditi dell’anno 2008 e seguenti.”

Formalmente è giusto, ma la frase si presta al famoso “ibis redibis …”

“Dichiarazione dei redditi dell’anno 2008”: per fortuna hanno premesso “finanziaria 2008”, altrimenti avrei potuto capire che il complemento di specificazione “dell’anno 2008” si riferisse ai “redditi” e non alla “dichiarazione”.

Per capirci; per l’anno in corso la Dichiarazione che abbiamo presentato si chiamava “Unico 2010” per poi specificare (redditi 2009).

La frase riportata dal Ministero deve essere invece interpretata perché il secondo complemento di specificazione sembra reggere il primo, ed invece si riferisce a Dichiarazione.

Riassumendo, possiamo essere tranquilli nell’interpretare l’obbligo in relazione alla Terza edizione (5 per mille 2008), forti anche della prescrizione di legge.

Nel frattempo ASPETTIAMO che pubblichino il modello e le linee guida.

Poi il Ministero continua con una notizia interessante: “Entro la fine dell’anno 2010 sarà pubblicato un riepilogo complessivo delle somme già liquidate, pari ad oltre 730 milioni di euro per le dichiarazioni dei redditi del 2006, 2007 e 2008”.

Ritengo sia un’ottima idea fare il punto della situazione.

Chiariscano anche quando ritengono di finire di devolvere il 2008, in quanto – come segnalato dall’ottimo Giulio e da altri su questo sito – non a tutti è arrivato.

E se non ritengono troppo gravoso il compito, diano i numeri del 2009, quarta edizione.

Non facciano i timidi: sappiamo benissimo che sanno dare i numeri!

Carlo Mazzini