5 per mille anticipato dalla banca: qualcosa mi suona male

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La notizia è la seguente: Banca Prossima – che è una Banca dai celebri e fortunati natali (Intesa San Paolo) e che dedica la sua mission al non profit – ha ritenuto opportuno promuovere un prodotto che consente a chi deve incassare il 5 per mille di ottenerlo subito, al costo di un

“tasso annuo variabile, da 4,758% a 5,858% (Euribor 1 mese + spread da 0,50 p.p. a 1,60 p.p., definito in funzione del merito creditizio del richiedente)
il parametro di riferimento è l’Euribor 1 mese base 365 media ultimi 2 giorni lavorativi mese precedente. Il valore dell’Euribor 1 mese base 365 al 29/02/07 è pari a 4,258%”

(dal sito di Banca Prossima)

La banca fa il suo mestiere (qui la notizia da Vita per gli abbonati), non c’è che dire, ed è probabile che siano condizioni ragionevoli, o forse persino vantaggiose.

Ma rimane quella sensazione strana, di non capire fino in fondo non tanto il senso dell’operazione, ma l’opportunità della stessa, se essa si concludesse così, con un mero “anticipo”.

Parlando del 5 per mille, siamo di fronte a numerose situazioni imbarazzanti per lo Stato.
Alla rinfusa ricordiamo come una via dolorosa lo Stato, sul 5 per mille,
se ne è dimenticato, poi lo ha inserito di corsa nella legge finanziaria
ha posto un tettuccio, poi lo ha alzato
ha messo e tolto tipologie di organizzazioni spesso ex post e senza dire il perché
ha spostato in avanti limiti di iscrizione quando questi erano già passati
ha escluso senza timore (e vergogna) enti che si erano dimenticati di dire che presso l’amministrazione pubblica vi erano degli elenchi nei quali l’amministrazione pubblica confermava che loro (gli enti) erano proprio loro e che avevano una qualche qualifica
ha introdotto misure populiste (es. rendicontazione) che vacillano – come ogni populismo – tra l’inutilità e la pericolosità (avremo modo di parlarne)
e soprattutto non ha ancora pagato il becco di un quattrino da ben due anni e rotti dal loro incasso.

Rispetto a questa situazione, la Banca Prossima viene incontro alle organizzazioni e consente l’incasso anticipato – termine che sa di presa per i fondelli – delle somme dovute, sempre sperando che non salti fuori improvvisamente una contestazione ad un ente (ottenente l’anticipazione) di non aver redatto correttamente la seconda dichiarazione (quella del 30 giugno, per intendersi, che ha fatto saltare per il 2006 il 20% delle organizzazioni).
Sai che ridere! I soldi li ho ottenuti dalla Banca, li ho spesi e poi non mi arrivano!

Banca Prossima otterrà un utile dallo spread tra euribor e tasso praticato.

Una proposta da un suo non cliente.
Utilizzi almeno parte dell’utile incassato per promuovere una campagna stampa di indignazione costruttiva, di sereno inc..zo, contro uno Stato che non funziona e che non vuole ragionare ma solo prevaricare insopportabilmente il cittadino e urtare i suoi già provati sistemi nervosi.
Contro uno Stato che ruba – come i peggiori balordi delle cronache nere – nelle chiese, a chi confida nella benevolenza altrui.

Alle organizzazioni e al non profit italiano manca la possibilità anche finanziaria di gridare dall’ultima pagina di un quotidiano nazionale “Ora basta!” o qualcosa di più argomentato (e di argomenti ce ne sarebbero).

Banca Prossima aiuti in questo le organizzazioni.
Altrimenti, in un’occasione futura, busseranno ad una prossima banca.

Carlo Mazzini

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6 commenti

  1. Gentile Sig. Mazzini, seguo attentamente le sue osservazioni sul mancato versamento del 5 per mille 2006 che da tempo i vari assegnatari attendono di essere beneficiati concretamente.
    Visto il tempo trascorso credo che sarebbe opportuno protestare formalmente nei confronti dell’Ente o degli Enti preposti all’erogazione di quanto dovuto ai creditori.
    La pregherei se le fosse possibile predisporre un modello di protesta in tal senso richiedendo la sottoscrizione di tutti gli interessati.
    Concludo precisando che il credito del 5 per mille 2006 dovrebbe esere anche contabilizzato in bilancio 2007, ma come? certamente si tratta di un credito incerto in quanto l’importo presunto è stato comunicato solo tramite internet e non ufficializzato formalmente.
    Nel ringraziare per l’attenzione, Le porgo cordiali saluti.
    Carlo

  2. Gentile sig. Carlo
    per fortuna del paese non ho l’autorità di collettore di proteste, non rappresento nessun ente e ho persino difficoltà a rappresentare me stesso.
    In sintesi sono il soggetto sbagliato.
    Posso suggerire di inoltrare la richiesta a Vita o a altri siti che si occupano di non profit e al proprio interno hanno organizzazioni, enti ecc.
    Lei segnala – oltre al problema ben noto – implicitamente anche una difficoltà evidente di far massa, non perché non esista la massa, ma perché non vi è nessuno (ripeto per chi non avesse compreso) NESSUNO che la rappresenti con scienza e coscienza.
    In questo mio articolo ne accennai (andate in fondo) http://www.quinonprofit.it/?p=147
    La ringrazio per la fiducia, e scusi se non posso dar seguito alla sua richiesta.
    Se si farà una sottoscrizione a favore di questa causa, io ci sarò. Sempre e solo a titolo personale, e ne darò notizia.

    Cordiali saluti
    cm

  3. Le Associazioni beneficiarie del 5 x 1000 che non hanno un conto corrente ( e che dovranno per forza attivarsi in tal senso) sono molte…ergo…mi pare che Banca Prossima abbia colto un’ottima occasione per fare un po’ di marketing, nell’ottica di aumentare il proprio pacchetto clienti.

    A prescidere da quello che posso pensare di questa operazione (ovviamente perfettamente legittima) spero non si riveli un tentativo per sovrastare altri soggetti che da tempo e con fatica cercano di proporsi come intermediari specializzati degli enti del terzo settore (il riferimento a Banca Etica non è casuale)
    saluti e grazie
    FM

  4. Non è vero che nessuno fa niente, i centri di servizio per il volontariato fanno molto.Ma come sempre fatta la legge fatto il garbuglio! Si va per tentativi, non si sa come muoversi dal punto di vista legale e così si mettono in campo le soluzioni più svariate (istanze di revisione, ricorsi straordinari, ricorsi al tar, ricosi al giudice ordinario ecc.). Come sempre chi potrebbe fare chiarezza non si espone. Cordiali saluti.

  5. Chi dovrebbe fare chiarezza è l’amministrazione pubblica e il legislatore.
    Noi altri (io per ultimo) cerchiamo le strade legali e civili di mettere fine alle brutture di incompetenti.

    cm

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